FRANCESCO CASILLI, L’ECCELLENZA DEL BIOLOGICO
Di Laura Caico
In nome della sostenibilità ambientale. Francesco Casilli CEO dell’accorsata azienda di trasporti Casilli Enterprise che dirige insieme al padre Cosimo Corrado Casilli e al fratello Raffaele, oltre ad occupare un posto di rilievo nazionale e internazionale nel mondo dei trasporti, ad essere socio fondatore di Alis Associazione della Logistica e Intermodalità Sostenibile, ha anche un “cuore verde” che pone estrema attenzione alle coltivazioni, agli allevamenti, alla qualità degli alimenti.
Dottor Casilli, da tempo avete dato il via a una selezionata produzione di alimenti per una gastronomia di nicchia: quali sono gli ultimi percorsi Bío della sua azienda?
“In primis, sicuramente l’olio che, nella Guida internazionale Lodo della Michelin sui migliori oli extravergine d’oliva del mondo, ha ottenuto grandi riconoscimenti come Olio EVO Monocultivar Bio: a questo proposito, un ringraziamento speciale va all’Azienda Agricola Anna Burali d’Arezzo che ha prodotto per noi “Burali d’Arezzo casa Casilli”, un Olio Extravergine di. Oliva di qualità e al 100% italiano.”
Ne producete grandi quantitativi?
“Assolutamente no, il quantitativo si aggira sugli 800 litri annui poiché lo produciamo per consumo personale e per regalarlo gli amici: stiamo recentemente sperimentando possibili varianti per aromatizzarlo con il tartufo d’Alba o il peperoncino piccante.”
Com’è nata questa passione per il biologico?
“Tutto parte da mio padre Cosimo Corrado Casilli che ha insegnato a tutta la famiglia l’attenzione particolare per la qualità dei prodotti alimentari consumati in casa: il passo successivo non poteva essere che cominciare a produrre in proprio qualcuno dei cibi che arrivano sulla nostra tavola”.
Su cosa siete orientati attualmente?
“Abbiamo dei frutteti per la produzione di mele annurche I.G.P. e di pere Mastantuono: le prime sono un’eccellenza del nostro territorio e le seconde, dalle dimensioni molto piccole e dalla polpa soffice e profumatissima, sono un prodotto di rara reperibilità. Amiamo molto vedere gli alberi “arredati” con la frutta che dà un connotato cromatico e ben visibile alle piantagioni: ci stiamo avvicinando al settore delle confetture dove impiegheremo gran parte dei nostri raccolti”.
E a proposito degli allevamenti?
“Anche qui abbiamo scelto di occuparci di un’eccellenza territoriale, il maiale nero casertano: le carni vengono confezionate sottovuoto e riscuotono un grande successo fra gli amici che, come noi, amano i prodotti della nostra terra e prediligono il gusto di queste carni.”
Cosa pensate di aggiungere a queste produzioni?
“ In futuro pensiamo di creare una piccola azienda agricola per commercializzare i prodotti e per riservarli a un circuito privilegiato, quello dei negozi gourmand e dei ristoranti o delle strutture alberghiere che ci rivolgono spesso richieste di acquisto.”