Una conferenza stile napoleonica quella del nuovo mister del Napoli Rudy Garcia Il mister francese andaluso d’origine è stato accolto nel bellissima sala del bellissimo museo di Capodimonte da un bagno di folla tra mass media e tifosi che l’hanno accolto come un vero re Nel suo primo intervento ha parlato del suo sogno da allenatore azzurro
Per Garcia, qual è il sogno?
“Io qualsiasi competizione la gioco per vincere. Ovviamente il presidente ha messo l’asticella molto alta (ride, ndr), ma ci sono club che hanno atteso 15 anni e speso molti soldi… anche uno dei migliori allenatori ci ha messo 7 anni (Guardiola, ndr). Ma non è che io non sogno, anche io sogno. Il sogno è vincere trofei, sono qui per questo. Complimenti per lo Scudetto dopo 33 anni e dopo Maradona, ma il Napoli ogni anno deve giocare la Champions ed essere importante in Italia
Successivamente da francese orgoglioso ha fatto intendere di non aver paura di niente
Cosa la spaventa? E cosa invece le piace?
“Non ho paura di niente, a parte i problemi di salute. Ho già fatto i complimenti per la stagione scorsa. A me interessano i giocatori. Questa vittoria in campionato deve dare tanta fiducia a ognuno di loro, però quando si comincerà la nuova stagione, la preparazione, si riparte da zero. E’ molto difficile dire che senza fare sforzi, senza sudore, senza il collettivo si può arrivare a grandi traguardi. I calciatori da un lato devono dimenticare quello che hanno fatto. Questa fiducia, anzi, deve servire a rimanere umili. Ci sarà tanto lavoro. La cosa che mi è piaciuta invece è che ho visto una squadra. Non solo singoli, ma una squadra che difendeva tutti insieme. Poi la rosa è ampia, c’è anche la panchina per risolvere le partite. La cosa che mi ha rassicurato è che il presidente è ambizioso. Vuol dire che se è ambizioso mi darà una squadra di qualità (ride, ndr). E con una squadra di qualità possiamo divertire i tifosi. Le mie squadre attaccano, fanno dei gol, fanno di tutto per gestire la gara, avere il possesso palla e fare gol. Lasciatemi il tempo di lavorare con i giocatori, poi quando si parte si parte a bomba“.
E’ stato scherzoso quando volendo visitare Napoli e le sue bellezze ha detto testuali parole
Io voglio vedere la città di Napoli al più presto Sicuramente conoscendo la passione dei napoletani dovrò camuffarmi magari con baffi ed un cappello in testa Comunque Napoli veramente è bella
Poi inizia a parlare dei singoli
A Napoli ritroverà Anguissa che aveva avuto a Marsiglia.
“L’ho fatto esordire io a Marsiglia, era un po’ il mio piccolo, anche se è una montagna fisicamente. Sono contento di ritrovarlo, ha fatto un gran salto di qualità da quando ha lasciato Marsiglia. E’ andato in Inghilterra e in Spagna, ora in questa stagione ha dimostrato di essere un giocatore importante in campo e nello spogliatoio. Trovo un altro Frank, ma sono contento di ritrovarlo. Lui sa che con lui sarò ancora più esigente e che può ancora migliorare, è un piacere ritrovarlo“.
Ha già visto se in questo Napoli c’è un Gervinho dei suoi tempi alla Roma?
“Sono stato sostituito da Luciano Spalletti a Roma e qui arrivo io dopo di lui. Giocatori coem Gervinho ci sono già in rosa. Datemi tempo di scoprire gli uomini dietro ai calciatori, perché i calciatori li vedi in tv, ma quando li alleni conosci anche l’uomo. Devo sapere su che tasto bisogna spingere per motivare ognuno di loro, ogni calciatore è differente. Ma il talento c’è. Stiamo già lavorando sulla squadra, vediamo chi rimanere al 100%, chi potrebbe andarsene. E vediamo come migliorare la squadra, che è sempre migliorabile. Ma ora l’importante è stare qua e lavorare“.
Lobotka sarà importante come il De Rossi della sua Roma?
“Il cuore del mio gioco è sempre stato il centrocampo. Anche la forza della squadra che ha vinto lo Scudetto è stata anche questa. La rosa consta di giocatori forti, mi dà la possibilità con i cinque cambi di avere soluzioni importanti in panchina. Lobotka è un giocatore fantastico. Mi auguro di trovare ancora in questo reparto giocatori che giocano, che fanno possesso palla, ma anche che difendono subito quando l’avversario la recupera. E l’anno scorso, nelle partite del Napoli che ho visto, era così, tutti correvano. Ci sono tante squadre in cui ci sono le superstar che lavorano solo con la palla, poi hai problemi in fase difensiva. Il bello del Napoli invece è che tutti corrono, sia con la palla che senza“.
Durante la conferenza mister Garcia ha avuto parole d’elogio per un suo ex giocatore che ha parlato bene di un suo ex giocatore Ecco le parole del mister andaluso
l suo ex calciatore Balzaretti dice che il Napoli è perfetto per lei, è d’accordo?
“Nessuno meglio dei miei calciatori può parlare di me. Federico ha un uomo di qualità e ha una bella anima. Non solo il gioco, la strategia, ma anche lo spirito di squadra è importante. Spero di trovare un bel gruppo, ma ne sono sicuro. Per vincere lo Scudetto può essere solo un gruppo unito, con grande fede. Io devo tenere sul fuoco e far vivere questa storia, così si scalano le montagne“.
Non dà uno slogan vero e proprio mister Garcia ma dice :
Pensa anche lei di dare uno personale slogan di incitamento alla squadra come fece Spalletti?
Io ho dei valori e questa squadra deve metterli in campo: l’umiltà, l’ambizione, il sudore. Ci sarà il talento che può fare la differenza, ma si gioca in undici e la rosa è di venticinque, ogni calciatore è molto importante. Anche il calciatore più giovane, che deve crescere e avere voglia di essere della squadra del Napoli. In Italia si dice ‘senso di appartenenza’ e questa è una cosa molto importante. Nel calcio attuale non ce n’è tanto, ma per me è sempre importante la maglia che vesti e lo stemma che si ha sul cuore. La maglia va rispettata, dobbiamo dare il meglio per questo“.
Poi il mister risponde sullo scudetto del Napoli e dice
Aver vinto lo Scudetto in una piazza così calorosa può essere pressione o benzina per far bene?
“Più benzina, più carica. E per i calciatori sarà lo stesso. Ora il mio compito è far sì che i calciatori e lo staff siano all’altezza di tutto ciò“.
E sui striscioni dice
Secondo lei bisogna togliere gli striscioni di cui ha parlato?
“Il cuore dei tifosi del Napoli è orgoglioso e può esserlo, questo è importante. Bisogna mantenere questo senso d’appartenenza. Quando il presidente ha preso la squadra, il Napoli era in Serie C. Lo Scudetto è del presidente, dei calciatori, ma anche dei tifosi. Io ho giocato qui con la Roma e devo dire che giocare a Napoli è tosta, il tifo è importante, la gente spinge la squadra e incide anche sul risultato. Faremo di tutto per avere i tifosi dietro di noi e farli divertire“.
Poi parla dello staff che lo seguirà nell ‘avventura napoletana
secondo lei bisogna togliere gli striscioni di cui ha parlato?
“Il cuore dei tifosi del Napoli è orgoglioso e può esserlo, questo è importante. Bisogna mantenere questo senso d’appartenenza. Quando il presidente ha preso la squadra, il Napoli era in Serie C. Lo Scudetto è del presidente, dei calciatori, ma anche dei tifosi. Io ho giocato qui con la Roma e devo dire che giocare a Napoli è tosta, il tifo è importante, la gente spinge la squadra e incide anche sul risultato. Faremo di tutto per avere i tifosi dietro di noi e farli divertire“
Alla fine prima la foto rituale con il presidente Aurelio de Laurentiis e il direttore del Museo di Capodimonte Bellenger poi il regalo del presidente , una spilla del Napoli calcio appuntata dal presidente sul coletto della camicia del mister azzurro e poi il bagno di folla dei tifosi all’uscita della sala della conferenza E’ iniziata l’avventura del primo erede degli angioini che avrà lavoro ma molto lavoro da fare per fare dimenticare il re toscano Luciano Spalletti
Pasquale Spera