l Napoli è campione d’Italia 2022/23 Scusate il ritardo e ricominci da tre Questa è la notizia più bela della giornata 4 maggio 2023 A differenza di Napoleone che il 5 maggio fu sconfitto a Waterloo Sik Sik l’artefice magico Spalletti porta il punto che basta per conquistare il terzo tricolore. Scusate il ritardo Lo avrebbe così definito Massimo Troisi questo ritardo dello scudetto   La storia ha voluto finalmente essere buona verso il popolo napoletano Dopo trentatré anni il cielo azzurro s’illumina del tricolore simbolo di colui che ha vinto il massimo campionato di serie A Non è stato vinto proprio il 29 aprile come trentatré anni quando il Napoli del più forte giocatore di tutti i tempi conquistò il suo ultimo scudetto  ma comunque o si è vinto un poco in ritardo omaggiando così l’ultimo grande genio della comicità partenopea Massimo Troisi per tutti noi solo Massimo Scusate il ritardo ricomincio da tre Questo il messaggio che arriva nella notte più bella della storia azzurra dell’era DeLa In quel 29 aprile il Napoli di re Diego vinse il tricolore beffando  con sfizio l’arroganza del Milan del Cavaliere Berlusconi e dell’antipatico ma bravo allenatore Arrigo Sacchi Fu un testa  a testa pieno di veleni , polemiche ed insinuazioni da parte del diavolo rosso nero che non poté  digerire la giusta vittoria a tavolino del Napoli contro l’Atalanta del compianto Mondonico. Una vittoria causata dall’inciviltà di un tifoso bergamasco che colpì il forte centrocampista anzi tutto campista Alemao. In quella stessa giornata di campionato a Bologna si consumò invece una clamorosa ingiustizia arbitrale Il solito Mi Lanese arbitro messinese ma dal cuore nordico annullò un goal regolarissimo di Marronaro Un goal annullato che fece scalpore perché il pallone aveva oltrepassato di gran lungo la linea bianca che delimita la gioia per un goal alla disperazione del non goal Oggi quel goal sarebbe stato super convalidato con la goal line , con quell’orologio che se vibra regala gioia alla tifoseria della squadra che ha segnato In quella stagione però lo sfizio fu doppio Perché mentre il Napoli del DIOS del calcio stravinceva senza aiuti arbitrali e grazie alla maestosità di re Diego supportato da una grande squadra a Verona per il diavolo rosso nero si consumava la beffa più grande Dopo essere passato in vantaggio fu raggiunto dall’unico goal di Sotomayor che solo per questa rete resterà nella storia del massimo campionato di serie A . Poi al diavolo saltarono i nervi Il prima ad indiavolarsi fu Rjajkard che fu espulso dal bravo Lo Bello di Siracusa, poi tocco a Van Basten e successivamente ad Arrigo Sacchi. Alla fine della contesa Pellegrini terzo con un beffardo pallonetto mando all’inferno il diavolo e in paradiso gli azzurri di DIOS La domenica dopo il Napoli affrontò la Lazio, altro ricorso storico, e fu festa piena Un calcio di punizione sempre magistrale di re Diego fu trasformato da uno stopper che innalzandosi nel paradiso azzurro e colpendo di testa regalò la seconda gioia tricolore alla torcida azzurra Il nome di quel giocatore che resterà scolpito nella storia del Napoli è Marco Baroni Dopo trentatré anni il Napoli giovedì  alle 23.00 ha festeggiato la vittoria del onestà e, della professionalità e della programmazione   come quel lo fu in quel dì del  29 aprile è pronto a riscrivere una storia anche l’anno prossimo . Una storia caratterizzata da dopo l’addio di notte del povero re Diego , da sconfitte , pianti e lutti Come non ricordare la morte dei poveri Sergio Ercolano e Ciro Esposito morti per la loro fede azzurra Una storia che ha portato al fallimento nel 2004 e poi alla rinascita grazie ad un imprenditore di origini irpine e torresi che rilevò il nulla Alla prima sfida contro il Cittadella la squadra azzurra vide l’allora chiamato San Paolo strapieno Si è passati con Della dal fallimento alle vittorie  . Grazie alla bravura e alla costanza del mister friulano Eddy Regia iniziò la risalita azzurra.  Ci furono le due promozioni dalla serie C alla B in due anni e dalla serie B alla serie A al primo colpo Poi arrivò Mazzarri che con la sua grinta riportò una vittoria a Napoli E che vittoria. Battendo per due a zero l’odiata corazzata juventina si conquistò la coppa Italia 2011-12 Successivamente ci fu però lo scippo di Pechino.  Si vinse una coppa Italia insanguinata dal gesto di un killer travestito da tifoso che sparò vigliaccamente alle spalle del povero Ciro Esposito Successivamente a quella tragica serata a Doha si vinse l’una super coppa bellissima ed intensissima sempre contro l’odiata Juventus.  L’iberico Don Rafè Benitez signore madrileno a Napoli iniziò a regalare non il sapore bello della vittoria ma anche il senso d’internalizzazione che mancava da sempre nella nostra squadra ma non nella città conosciuta tra le più belle e passionali del Mondo. Poi arrivò la grande bellezza di Sarri che a causa della disonestà arbitrale e di poca maturità e personalità del Napoli vide lo scudetto del 2018 sfumare Ma quella grande bellezza rimarrà indelebile negli occhi dei tifosi azzurri come lo fu il Napoli di Vinicio nei primi anni 70 ‘ Si è avuto il rimpianto Ancellotti poi è arrivato il lugubre Gattuso che vedeva veleni da tutte le parti e che tuttavia ha portato una coppa Italia contro l’odiata Juve Ora dopo un campionato dominato per gioco risultati , solo tre sconfitte  due tre pareggi , proprio con l’odiata Juve al 93 un goal da Raspa d’ori ci ha avuto la certezza avere la certezza matematica della conquista del tricolore pareggiando ala Dacia Arena di Udine dopo aver saputo della vittoria della Lazio ecco il ricorso storico dell’ex comandante Sarri .contro il Sassuolo Trentatré  e quattro giorni in più ,lunghi anni in cui solo  solo una cosa non è mai variata, la passione di questo popolo che ha la maglia azzurra del cielo, Cielo azzurro che ora si vuole si à abbellito  di  un arcobaleno tricolore bianco rosso e verde Come avrebbe detto il grande Massimo Troisi: “Scusate il ritardo ……Ricomincio da tre!”

Udinese Napoli è la partita della partita Dopo la vittoria della Lazio dell’ex comandante Sarri La squadra azzurra riesce a pareggiare Il punto importantissimo permette agli azzurri di conquistare per la terza volta il tricolore Vittoria dell’onestà , della programmazione e di quella dose di buona sorte che non guasta mai Tre i protagonisti DeLa che ha avuto il coraggio di eliminare le mele marce dalla squadra Giuntoli che è stato bravo a cercare giocatori funzionale nonché ragazzi eccezionali dal punto di vista dell’umiltà e della professionalità . La partita si è svolta praticamente in due fasi La prima frazione ha visto l’Udinese scendere in campo con il coltello tra i denti la seconda ha visto il Napoli prendere coscienza della sfida e dell’importanza del punto da conquistare La cronaca vede il Napoli partire bene Parte forte il Napoli, che guadagna subito un angolo. Sugli sviluppi fallo in attacco che ridà palla all’Udinese Ancora Napoli su Elmas al 10’ Conclusione dal limite dopo una palla recuperata da Osimhen, ma la difesa ribatte. Prime avvisaglie di attacchi bianconeri Tiro di Walace respinto da Rrahmani dopo aver recuperato palla. Goal di Lovric solo in area riceve e piazza il destro nell’angolo alla destra di Meret. Quinto centro stagionale per il centrocampista dei friulani.  Bella palla tagliata da Kvara ma troppo su Silvestri che respinge di pugno. Al 21’ netto fallo su Kvara sulla linea di rigore L’arbitro lascia correre il check del Var conferma la decisione di Abisso. Kvara era entrato in contatto con Bijol Al 24’ ci vuole provare Osimhen Respinta di Silvestri ma Abisso aveva già fischiato l’offside del nigeriano. Contropiede Udinese e gran chiusura del camerunese Anguissa su un cross basso. Avrebbe chiuso la sfida ma fortunosamente ci ha pensato il leone camerunense che ha giocato discretamente Al 31’ Bella conclusione dal limite di Lovric che costringe Meret alla respinta in tuffo rasoterra. Risponde Osimhen Bello stacco del nigeriano e palla che finisce non lontana dal palo alla sinistra di Silvestri. Forcing del Napoli alla ricerca del pari. Angolo Udinese, ma il colpo di testa di Bijol schiacciato a terra rimbalza sopra la traversa senza spaventare Meret. Il Napoli entra con un altro atteggiamento in campo Gli occhi di paura diventano occhi di tigre e il pareggio arriva al 52’ Anguissa mette in mezzo, Kvara tira, respinge Silvestri, arriva Osimhen che fa centro! È il 46° gol in Serie A del nigeriano, eguagliando il primato di Weah per un calciatore africano. Gran tiro al volo di Zielinski su passaggio favoloso di Elmas e gran risposta in tuffo di Silvestri. Ci prova Di Lorenzo alla fine Punizione di Kvara, Di Lorenzo prova ad arrivarci in spaccata volante ma non trova l’impatto con la palla! Finisce il match. Il gol di Osimhen al 52′ vale il pareggio e lo scudetto numero 3 per la squadra di Spalletti. NAPOLI CAMPIONE D’ITALIA e ricomincio da tre!

Meret voto 6,5 Niente può sul goal Buona parata su un bel tiro di Jovicv Il resto guarda lo spettacolo della festa scudetto
Di Lorenzo 6 È stanco e si vede ma intelligentemente affonda solo un tempo Deve tenere a bada Udoge ed è difficile Capitano mio capitano per sempre grande
Olivera 6 È poco coraggioso e come sempre non offre nessuna sovrapposizione a Kvara Almeno si tiene basso a difesa della squadra.
Anguissa 6 Parecchi palloni persi ma uno recuperato che vale la partita Da centrocampista incontrista il migliore Mette muscoli e tenacia nel secondo tempo.
Lobotka 6 Si sta spegnendo il faro azzurro ma è normale dopo una stagione esaltante. grande piccolo Lobo e c’è stato qualcuno che lo stava rovinando.
Rrhanani 6 Qualche passaggio sballato ma anche tanta legna Bravo

Kim 7 Can e pres o pechinese non ne fa passare mezza Un intervento in chiusura salva il Napoli Esce palla a piedi per dare man forte ad un centrocampo nullo Il migliore per rendimento in questo’ anno magico
Ndombele voto 4,5 Evanescente ,inconcludente ,unico neo della gestione Spalletti mortificare Demme per fare giocare questo vecchio inutile giocatore.
 Elmas 6 Dà una piccola mano a capitan Di Lorenzo Non incide in attacco e difende poco.
Osimhen voto 10  È l’ anima del Napoli Se qualcuno doveva segnare era lui Lui non si è fatto attendere ed ha timbrato piazzando un pallone d’ oro che regala al Napoli il suo terzo scudetto Sarà sempre ricordato dai tifosi azzurri Il Napoli è Osimhen ed Osimhen è il Napoli .
Kvara 7  S’impegna e si dà da fare Si di lui un rigore netto e grande come una casa Non è aiutato da Olivera e viene sostituito ma il suo apporto lo dà Zielinski 6 Cerca di dare un poco di classe agli azzurri. Lozano SV
Juan Jesus SV
Simeone SV
Spalletti 10 Sik Sik l’artefice magico ha compiuto un miracolo sportivo vero e proprio. Al di là di qualche Spallettata ha vinto contro tutto e contro tutti La sua grinta ed il suo modo di coagulare il gruppo è il risultato di anni d”esperienza e per il prossimo anno Cane vecchio sa cosa fare. Complimenti Spallettone The normal One

Ecco di seguito il tabellino della gara:

Udinese (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue (37′ st Erosele), Samardzic (37′ st Thauvin), Walace, Lovric (33′ st Arslan), Udogie (29′ st Zebellar); Pereyra; Nestorovski. Allenatore: Sottil

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa, Lobotka, Ndombele (19′ st Zielinski); Elmas, Osimhen, Kvaratskhelia (41′ st Lozano). Allenatore: Spalletti

Arbitro: Abisso

Marcatori: 13′ Lovric (U), 7′ st Osimhen (N)

Ammoniti: Ehizibue (U)

Pasquale Spera 

 NAPOLI AD UDINE.PNG

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *