DONNE ICONICHE NELLA MAGISTRATURA
DI Laura Caico
Donne armate di codice. Nella biblioteca Alfredo de Marsico a Castel Capuano si è svolta la stimolante presentazione del libro “Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia” di Eliana di Caro, evento patrocinato dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli, dalla Fondazione Castel Capuano e dall’ente biblioteca di Castel Capuano Alfredo de Marsico, Ente storico di interesse culturale.
L’incontro è stato moderato da Floretta Rolleri presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Castel Capuano, mentre gli indirizzi di saluto sono stati affidati a Eugenio Forgillo presidente reggente della Corte d’Appello di Napoli, a Luigi Riello Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, ad Aldo De Chiara presidente della Fondazione Castelcapuano, all’avvocato Immacolata Troianello presidente del consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, a Patrizia Intonti Presidente Biblioteca di Castel Capuano Alfredo De Marsico. Le prime donne magistrate, protagoniste del libro, sono Graziana Calcagno, Emilia Capelli, Raffaella D’antonio, Giulia de Marco, Letizia de Martino, Annunziata Izzo, Ada Lepore, Gabriella Luccioli , otto “temerarie vincitrici del primo concorso del 1963 che apri le porte della magistratura alle donne: figure di eccellenza, sconosciute ai più, che si misero in gioco, sfidando il pregiudizio maschilista fortemente radicato in ambito giudiziario. Nel seguirne il percorso biografico e professionale, ricostruito attraverso documenti e testimonianze dei discendenti e colleghi, ci si addentra in un’Italia caratterizzata da profondi mutamenti sociali e culturali, in una storia che è corale e individuale”.
Tra gli interventi più illustri, quelli di Elisabetta Garzo presidente del tribunale di Napoli, Antonio Buonajuto Presidente Emerito della Corte d’Appello di Napoli e già presidente della Fondazione Castel Capuano, Rosa Volpe procuratore reggente della Procura della Repubblica di Napoli Antonella Ciriello vicepresidente della S.S.M, Maria Rosaria Cultrera componente del comitato scientifico della Fondazione Castel Capuano, Ida Teresi Sostituto procuratore della Repubblica di Napoli-componente della giunta Napoli ANM. Nel corso della presentazione sono stati citati passi del libro in cui si racconta di verbali di consigli giudiziari in cui si ripercorrono le attività delle magistrate, di cui vengono esaminate attitudini, caratteristiche e modus operandi; se ne segnalano anche doti caratteriali, inclinazioni, profondità di cultura ed equilibrio di vita e di giudizi, al fine di valutarne l’idoneità a nuove nomine e il passaggio a cariche impegnative.
Molto interessanti alcune dichiarazioni riportate nel libro, rilasciate da protagonisti del mondo politico e giuridico dell’epoca, come quella del socialista Ferdinando Targetti “non si può da una parte ammettere la presenza, graditissima e utilissima nella Costituente di tante egregie colleghe; ammettere che una donna possa salire anche su una cattedra universitaria e, dall’altra, negare che la donna abbia le attitudini necessarie per diventare anche consigliere di cassazione.” risultanti minoritarie nella commissione dei 75 deputati all’elaborazione della Carta all’interno dell’Assemblea Costituente: “il dibattito in corso riguarda la regolamentazione dell’accesso alla magistratura che, alla fine, rispetto alla presenza femminile nella Costituzione segna una battuta d’arresto, nonostante il forte impegno delle 21 donne elette nello storico voto del giugno ‘46… ma si dovrà aspettare la legge numero 66 del 9 febbraio 1963 perché siano assicurate condizioni di uguaglianza proprio nell’ambito della giustizia.”
Le conclusioni affidate alla giornalista Eliana Di Caro autrice del pregevole testo, hanno chiuso l’avvincente incontro: mentre l’avvocato Patrizia Intonti anticipa il tema del prossimo incontro del 19 maggio “Con lo sguardo dei figli”, che vedrà riuniti nella biblioteca Alfredo de Marsico magistrati, psicologi e assistenti sociali, il dinamico presidente della Fondazione Castel Capuano Aldo De Chiara annuncia imminenti comunicazioni su nuove e importanti attività culturali della prestigiosa Fondazione, luogo di studi e di dibattiti giuridici che persegue l’obiettivo specifico di creare un polo di alta formazione giuridico forense.

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