Natruly, la rivoluzione del frollino a Tutto Food
Il solito frollino? Natruly ne immette uno nuovo sul mercato. Che è poi il suo primo frollino.
Per lanciarlo sceglie la vetrina di Tutto Food, a Milano dall’8 all’11 maggio, dove l’azienda spagnola dell’healthy food partecipa per la prima volta. Il frollino è una referenza nuova nel carnet di prodotti di Natruly ed è un “biscotto fuori dal coro”: senza zucchero o dolcificanti, senza glutine, senza lattosio, ricco di fibre, biologico.
Nelle due varianti, cacao e cannella, delicato e friabile, il frollino firmato Natruly sorprende il palato con il suo gusto ghiotto, frutto di un mix di ingredienti sani e naturali come la farina di avena senza glutine, fonte di carboidrati a lenta digestione, ricca di fibre, l’olio extra vergine di oliva -ricco di grassi monoinsaturi- e la farina di cocco, onte di potassio e ferro. Tutto da agricoltura biologica.
Una miscela straordinaria che Natruly ha impiegato due anni a perfezionare. Ricerca e sviluppo sono infatti le colonne portanti dell’azienda, che attraverso un attento processo di analisi e sperimentazione riesce a proporre alimenti che si differenziano, trovando sempre il favore dei consumatori.
A Tutto Food, punto di incontro dell’ecosistema agro-alimentare, Natruly si farà notare con il frollino, la sua novità del momento, e lo farà proprio nel padiglione dedicato ai dolci: Tutto Sweet. Ma all’appuntamento di Milano Natruly proporrà anche le sue oltre 40 referenze, tutte composte da ingredienti sani e preparate in modo salutare, in packaging divertenti, moderni e riciclabili, ideate per la colazione, spuntini veloci o per diventare ingredienti di ricette sane. Primeggia il burro di arachidi, ritenuto in assoluto il migliore in circolazione, ma anche le creme spalmabili, le proteine e l’avena, gli snack al formaggio. In questo scenario il frollino è una scelta sfidante. In tutto il mondo, infatti, ne esistono infinite versioni. Nel nostro Paese in media ci sono addirittura più tipologie tipiche in ogni regione e l’offerta sugli scaffali è vastissima, complice l’abitudine di mangiarli soprattutto a colazione, ma anche a merenda o come dessert dopo cena.
“La decisione di introdurre il nuovo biscotto nasce dalla mission che ci siamo dati: vogliamo incidere sul benessere delle persone con proposte alimentari sane e il biscotto, proprio perché tanto diffuso, è una linea su cui è fondamentale intervenire”, spiegaNiklas Gustafson, fondatore di Natruly insieme a Octavio Laguía. “Nel panorama di biscotti oggi sul mercato il nostro è completamente diverso: è buono, ma è composto di ingredienti sani e il consumatore lo sa perché lo informiamo attraverso etichette chiare e dettagliate. Anche questa è una scelta strategica: il consumatore consapevole contribuisce alla crescita della qualità del mondo produttivo, dal momento in cui “sa” non si accontenta e non accetta più prodotti di bassa qualità”.
Natruly si posiziona così nell’evoluzione di un prodotto che ha radici profonde. Il nome “biscotto” deriva dal latino medievale “panis biscoctus” che letteralmente significa “pane cotto due volte”. Le prime testimonianze della sua preparazione risalgono agli antichi romani. Come ogni alimento, nel tempo si è trasformato con l’aggiunta di diversi ingredienti. Natruly prosegue il percorso e da veroinnovatore sceglie un cambio di passo: toglie gli ingredienti più tradizionali e meno sani per dare vita a un frollino nuovo, che fa bene.
Eduardo Cagnazzi