Nel foyer del Teatro Mercadante in Piazza Municipio , lunedì 10 marzo ha avuto luogo la
presentazione del nuovo spettacolo Casanova dell’ infinita fuga scritto e diretto da Ruggero
Cappuccio . Lo spettacolo debutterà in prima nazionale oggi 12 marzo e ci saranno date fino al 23.
Protagonista della storia sarà appunto Casanova , interpretato dall’ attore Claudio di Palma che
darà la voce e corpo ad uno dei più grandi seduttori del panorama italiano di fine 18 esimo secolo.
Ad accompagnarlo sarà “la voce delle donne” offerta da “Sonia Bergamasco” (La straniera ) e con
altri numerosi attori/attrici quali Emanuele Zappariello e Francesca Cercola, Viviana Curcio,
Eleonora Fardella, Claudia Moroni, Gaia Piatti che rappresentano le voci delle altre donne . Estelle
Maria Presciutti che rappresenta il Casanova bambino , Maria Anzivino, Sara Lupoli, Marianna
Moccia, Viola Russo (coreografie aeree FUNA).
La notte tra il 3 e il 4 giugno 1798 , Giacomo Casanova che si è ritirato dalla sua vita dedita alla
seduzione delle donne e vive ora invece nel Castello di Waldestein nel ruolo di bibliotecario,
sospetta che deve morire .
Una serie di indizi gli faranno rendere ancora più forte questo presentimento : dall’ annunciazione
da parte del maggiordomo di una festa da celebrare per il giorno seguente senza fornire alcuna
spiegazione per cui Casanova che non può incontrare gli ospiti che verranno deve cedere il suo
appartamento per una dimora più modesta , al bicchiere di acqua ghiacciata che ha bevuto due
mesi prima per brindare al suo settantatreesimo compleanno da cui da quel giorno si è ammalato
, ai servitori insolenti che lo prendono in giro e gli danno chiavi che non aprono nessuna porta.
Ha la febbre alta e gli viene assegnata una stanza buia la quale non si apre più e dove nella quale
lui sentirà egli stesso il peso dei ricordi e soprattutto sentirà strane presenze , in un momento
appunto “ senza tempo” che la mente costruisce per lui come una elaborazione di visioni e di sogni
che sono il corpo della scrittura appunto del suo autore: Cappuccio.
“Un testo- conclude Cappuccio – che mette insomma in scena un Casanova nell’ultimo giorno della
sua vita, il 4 Giugno 1798, per cui mostra un lato soggettivo dell’ agonia di un uomo , cui
Casanova, nell’ ultimo giorno della sua vita appunto nel momento in cui sta morendo quel 4
Giugno 1798 .” “Ed egli- Casanova -mentre sta morendo ripercorre il suo paesaggio sentimentale,
in un racconto delle registrazioni emotive che la vita ha impresso nella sua mente come una sfida
ai luoghi comuni ed un passaggio verso la luce , finalmente libero dalla materia.”
Lo spettacolo è stato prodotto dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale , le musiche sono di Ivo
Parlati, costumi di Carlo Poggioli, il progetto scenico ovviamente di Ruggero Cappuccio e l ‘ aiuto
regia di Nadia Baldi.
Paola Barra



