Nuovo look per il Giardino Romantico di Palazzo Reale di Napoli

24 settembre 2024

Con una conferenza stampa è stato presentato il progetto di recupero del Giardino Romantico di Palazzo Reale di Napoli.

Sono intervenuti il Direttore del Palazzo Reale Mario Epifani, l’ Architetto responsabile del progetto Almerinda Padricelli e l’ Architetto paesaggista che ha progettato i lavori e che li dirigerà Marco Ferrari.

Il Direttore Epifani, che sta dirigendo egregiamente il Palazzo mostrandosi attento anche ai più piccoli dettagli e che ha riportato nuova luce sul complesso museale, ha illustrato i motivi che hanno indotto a intervenire con dei lavori sul Giardino Romantico. I motivi sono sia di carattere estetico che conservativo.

“Una temporanea rinuncia per i visitatori del giardino storico, aperto gratuitamente tutti i giorni della settimana, che rappresenta un prezioso polmone verde nel centro storico della città – ricorda il direttore Mario Epifani – Per il grande impatto antropico da parte di un pubblico numeroso ed eterogeneo è necessario un alto livello di manutenzione sul patrimonio vegetale, nonché di un servizio di sorveglianza che lo preservi nel prossimo futuro. Un analogo restauro filologico del verde, basato su uno studio approfondito dei documenti d’archivio otto e novecenteschi, interesserà in parallelo il Giardino Pensile e il Giardino Italia”.

Infatti per consentire i lavori, il Giardino Romantico sarà chiuso ai visitatori dal 24 settembre 2024 e si presume verrà riaperto in primavera 2025 (i tempi di consegna potrebbero subire qualche slittamento a causa delle condizioni meteorologiche trattandosi di un cantiere all’aperto).

La fruizione della Biblioteca Internazionale rimarrà invariata come pure quella del Museo del Tempo ai quali si potrà accedere, in sicurezza, attraverso un apposito percorso transennato. Non si esclude che in futuro, ultimati i lavori, si potrà accedere direttamente alla Biblioteca ed al Museo del Tempo direttamente dallo scalone con apertura dei cancelli di via San Carlo previo accordo con tutti gli Enti afferenti al Giardino Romantico con un servizio di sorveglianza preposto.

I lavori di restauro, infatti non interesseranno soltanto il Giardino Romantico, ma anche la cancellata che circonda il giardino e lo delimita dalla strada.

Per mettere a frutto questi lavori ci è voluto un accurato studio di ben due anni, attraverso ricerche ed indagini per recuperare il collezionismo botanico di metà Ottocento, periodo in cui il giardino fu progettato da Friedrich Dehnhardt, a testimonianza del quale sopravvivono gli imponenti esemplari di Ficus magnolioides e Pinus canariensis.

Già due anni fa è stato effettuato un intervento per salvare il prezioso pino delle Canarie, in sofferenza per l’occlusione delle radici creata dalla pavimentazione in asfalto. Infatti un intervento decisivo sarà la pavimentazione, che verrà rifatta eliminando l’asfalto con la posa di cocciopesto di tufo secondo un disegno documentato e attento al corretto drenaggio delle acque meteoriche.

Il Giardino Romantico ha una estensione di 1440 mq e quello che verrà restituito ai visitatori sarà uno spazio rispettoso delle necessità degli alberi, prima ancora che dei suoi fruitori, arricchito da bordure fiorite che ne esalteranno l’aspetto cromatico.

Verranno effettuate potature finalizzate a riequilibrare portamento e dimensione delle piante e, purtroppo, abbattimenti necessari per la messa in sicurezza dei luoghi a seguito di indagini diagnostiche e fitostatiche.

“Non solo verde ma anche infrastrutture impiantistiche e servizi per offrire ai visitatori una fruizione in sicurezza, consapevole e gradevole – ha detto l’Architetto Almerinda Padricelli, responsabile del progetto, durante il suo intervento – Il giardino rappresenta un luogo di connessione e di cerniera del complesso monumentale, snodo dei vari istituiti, dalla Biblioteca Nazionale al Teatro di San Carlo. A fine lavori sarà estesa anche a tutti i giardini del Palazzo la connessione wi-fi già presente nel museo, dando ai visitatori la possibilità di accedere a contenuti digitali che illustreranno (grazie all’inquadratura di un QR code) le varie specie arboree, tra cui spiccano veri e propri monumenti del verde”.

Infatti il Giardino Romantico, come gli altri giardini presenti nel Palazzo, sono anch’essi patrimonio museale a tutti gli effetti per rarità e antichità delle specie.

Poi è intervenuto l’ Architetto paesaggista Marco Ferrari, esperto del settore, che ha già curato lavori analoghi nelle residenze sabaude piemontesi che ha dichiarato:<< Parallelamente si lavorerà per la ricomposizione della collezione botanica con la messa a dimora di nuovi alberi, arbusti e piante erbacee, la cui selezione attinge dagli elenchi redatti da Friedrich Dehnhardt, “giardiniere botanico” di re Ferdinando II di Borbone e valutati nel rispetto dei mutati scenari ambientali. L’inserimento del piano arbustivo ed erbaceo permetterà di restaurare la composizione spaziale del giardino, valorizzando nel tempo le visuali prospettiche sulla città e mitigando l’impatto acustico legato al traffico veicolare di via San Carlo>>.

Una volta completati i lavori, si spera, hanno dichiarato i relatori, che anche i fruitori, turisti e residenti facciano la loro parte preservando il Giardino Romantico ed a tal proposito si sta pensando di partire dai più piccoli, cioè i bambini, che rappresentano buona parte dell’utenza, a sensibilizzarli a rispettare il verde attraverso guide sia fisiche che virtuali come filmati ecc.

Sara Buccaro

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