A Energymed di Napoli Federcostruzioni difende
temi digitalizzazione e chiarezza
Paola Marone: servono più bandi per avere trasparenza e concorrenza
Asia lancia la transizione ecologica con l’acquisto di 27 automezzi full electric
Hitachi Rail cerca a Napoli nuovi talenti nel green da assumere
Secondo giornata di Energymed piena di visitatori, tra tecnici, innovatori, installatori e cittadini, tutti pronti a scoprire le nuove frontiere dell’energia industriale e domestica in un’Italia sempre più in lotta con i cambiamenti climatici. Circa 5.000 persone hanno dialogato all’interno dei due padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli, negli oltre 100 stand tra le grandi imprese nazionali e le pmi innovative, ma anche nelle sale dei tanti convegni di oggi a partire dalla forte attualità di “Digitalizzazione dell’ambiente costruito: prospettive e criticità”, organizzato da Federcostruttori a Energymed. “Oggi – spiega Paola Marone, presidente nazionale di Federcostruzioni – stiamo discutendo dell’implementazione dei processi di digitalizzazione nelle costruzioni, un comparto molto significativo che ha una produzione che nel 2021 era 475 miliardi e un punto di vista occupazionale di 2,8 milioni di occupati di tutto il comparto e degli aggregati. Abbiamo realtà molto piccole, poco strutturate ed è difficile che all’interno di queste aziende si riescano a implementare i processi di digitalizzazione. Dall’altra parte lo stesso problema lo abbiamo per le stazioni appaltanti: abbiamo 100mila centri di spesa in Italia e 33mila stazioni appaltanti. C’è quindi un avvio di processi di riqualificazione anche delle stazioni appaltanti per poter poi raggiungere l’obiettivo di poter realmente applicare i processi di digitalizzazione. E’ un tema che poniamo per evidenziare le criticità, l’opportunità è aumentare la produttività del settore ma la criticità nel superare questi scogli”. Marone sottolinea anche la posizione di Federcostruttori sul nuovo codice per gli appalti: “Abbiamo chiesto – ha detto parlando dell’interlocuzione con il Governo – che ci fossero sempre più bandi in maniera tale da avere la trasparenza e la concorrenza. Questo è il nostro obiettivo. Siccome la legge può avere sempre degli emendamenti non è detto che poi durante la corsa non si facciano degli emendamenti e si mettano in campo dei correttivi. Noi vogliamo trasparenza, vogliamo la maggior partecipazione possibile di imprese”.
Tra gli stand di Energymed spicca quello di Asia che lancia proprio nell’edizione 2023 della fiera i propri progetti per l’immediato futuro: “Siamo al nastro di partenza – spiega Domenico Ruggiero, amministratore unico di Asia – per il futuro, dopo le assunzioni per il ringiovanimento del nostro capitale umano. Ora iniziamo la transizione ecologica con l’acquisto di 27 automezzi full electric con basso impatto di Co2. Ma guardiamo anche ai cittadini, avviando una raccolta differenziata che sposa il piano di riconversione green: nel prossimo futuro ai cittadini che raccolgono in maniera corretta e differenziata i loro rifiuti daremo dei buoni di ricarica presso le nostre colonnine per auto, monopattini, bici elettriche che installeremo nei centri di raccolta e nella città”. Asia intanto è pronta a lanciare il bando per la costruzione del primo impianto di compostaggio a Napoli, che ci sarà nel 2026: “E’ un impianto pulito – spiega Ruggiero – che non darà fastidio a cittadini e trarrà energia da quello che gettiamo nella raccolta differenziata. Questa è economia circolare che ci allontana dallo sforzo che facciamo oggi per portare l’umido fuori dalla Campania in un percorso che costa tanto. Per questo lavoriamo per gli impianti che sono un asset strategico, perché il mondo viene spesso sconvolto da guerre e problemi economici e se una città ha impianti propri riesci ad attutire gli effetti, uscendo dalle montagne russe del mercato”.
Molti, nelle giornate di Energymed, i visitatori al grande stand di Hitachi Rail, che ha lanciato la campagna di selezione e assunzioni di neolaureati: “Il recruiting di nuovi talenti – spiega l’ad di Hitachi Rail Luca D’Aquila – testimonia la nostra attività nell’attirare nuovi talenti per le nostre tecnologie che hanno vocazione green. Hitachi Rail usa energie nobili e pulite come l’elettricità e stiamo anche riducendone in maniera estrema il consumo. Lavoriamo non solo sui treni ma anche sugli impianti di segnalamento, la gestione delle flotte e la capacità di percorrere linee a misure tangibili di riduzione del Co2 generato. Il gruppo Hitachi frutta 70 miliardi euro e il 20% è nel settore green e mobility di cu il Hitachi Rail fa parte, questo vuol dire che vogliamo nuovi talenti per migliorare ancora il nostro contributo a Napoli, dove abbiamo quasi 1900 dipendenti in una città che dimostra il nostro entusiasmo e orgoglio”.