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Dopo un 2022 passato in buona parte a girovagare per il mondo (Messico, Canada, Nord America e Sud America) in questo nuovo anno i Maneskin tornano in Europa e approdano anche in Italia. Dopo le tappe di Pesaro e Torino, eccoli a Napoli e, precisamente al Palapartenope.
All’annuncio delle due date ,38 e 39 marzo 2023, all’apertura della vendita dei biglietti, vi fu il sold-out in poche ore.
Il pubblico dunque è stato quello delle grandi occasioni anche perché ciò che sta succedendo intorno alla band è tanto. Il popolo dei Maneskin era impaziente, magari dopo ore di fila, per l’inizio dello show. Alle 21 e un minuto iniziano i primi fischi di richiamo sul palco che nell’attesa è coperto da un grande telo rosso.
Quando le luci si spengono il boato è fortissimo e la band inizia ad esibirsi dietro il telo, semplici ombre che si muovono e che suonano. È un tripudio di telefonini che immortalano la scena.
Tutti e quattro sono vestiti di nero (firmati Gucci), Damiano una canottiera con le spalline sottili e gli scaldabraccia pelosi (finirà poi a torso nudo). Victoria, anche lei con le braccia coperte come il cantante, è stranamente interamente vestita, fasciata in una tuta con buchi sulle gambe e ampia scollatura posteriore.
È un inizio potente, energico, una vera fucilata. I primi brani entrano uno nell’altro senza soluzione di continuità. La scena è tutto sommato essenziale, quasi spoglia se non fosse per il potente, imperioso e altamente tecnologico impianto luci che pare un’astronave che si muove sopra il palco, sulle teste dei musicisti. La reazione del pubblico è stupefacente e ogni assolo è un tripudio di follia come se gli assolo fossero una novità o una loro invenzione. Il primo delirio collettivo arriva con “Zitti e buoni”. Tutti ballano e la struttura trema.
le foto di Salvatore Canzanella