visionnaire24
Narrazioni tra cinema documentario, musica e teatro
Edizione IV
Tema: la Perdizione
presso il Museo FRaC di Baronissi (SA)
Terrazza degli aranci
dal 3 luglio al 14 settembre 2024
PROGRAMMA
Anteprima
Mercoledì 3 luglio, ore 20.30| DOC CULTURA
Rossellini – Minà: Racconti sentimentali andata e ritorno
Il racconto sentimentale della vita di due uomini che hanno viaggiato nelle storie degli
uomini con la discrezione ed eleganza giornalistica e spietata irruenza
cinematografica.
GIANNI MINA’, UNA VITA DA GIORNALISTA
Regia di Loredana Macchietti,
Modera Gino Aveta
La serata prevede estratti dal docufilm e si basa su “una chiacchierata” con Minà
mentre percorre su una Fiat Cinquecento bianca le strade di città che hanno segnato la
sua professione e intrecciato la sua vita: Torino, Roma, Napoli. L’automobile diventa
così un espediente, un mezzo spazio-temporale che ci permetterà di andare nella città
natale del giornalista negli anni ’50 dove Minà adolescente viveva a New York, dove
Isabella Rossellini racconterà la sua esperienza di assistente del giornalista e di giovane
traduttrice per la Rai Corporation quando lavorava per “La storia della boxe”. Il racconto
si dipanerà in capitoli divisi in decenni, dagli anni Cinquanta ai giorni nostri e si
andranno a riscoprire tutti i posti dove si è svolta la sua storia di giornalista, dagli
esordi, alla sua affermazione
IL METODO ROSSELLINI
di Ilaria Delaurentiis, Andrea Massara e Raffaele Brunetti
In anteprima per Visionnaire24
con Alessandro Rossellini
In omaggio a Roberto Rossellini visionnaire24 offre in anteprima un estratto del
documentario ancora in lavorazione dedicato al più dibattuto regista cinematografico.
Osannato e poi duramente criticato, Roberto Rossellini a 50 anni fa testamento e parte
per l’india, con 100 chili di spaghetti nel bagaglio. Inizia così la nuova appassionante
stagione, ossessionato dalla conoscenza e affascinato dal nuovo mezzo, che i suoi
colleghi cineasti snobbano. La Televisione.
Venerdì 12 luglio ore 20.30 |100 ANNI DI WALTER CHIARI
Chiari di Luna
Simone Annicchiarico, Gino Aveta, Giulio Baffi
Presentazione del libro 100%Walter Chiari – Baldini+Castoldi
Nel centenario dell’attore e autore, esce la prima completa biografia di Walter Chiari,
firmata da Michele Sancisi con la collaborazione del figlio di Chiari, Simone
Annicchiarico. Questo libro, ricchissimo di testimonianze e documenti inediti, raccoglie
aneddoti sorprendenti e spassosi, facendo al contempo luce su alcuni passaggi
controversi della sua vita. Nato a Verona da un’umile famiglia pugliese e diventato
milanese negli anni Trenta, si è affermato come re della rivista, per poi esordire nel
cinema, dove ha interpretato più di cento film. Dagli anni Cinquanta è stato un popolare
volto della Tv in storiche trasmissioni come Canzonissima e Studio Uno. Ha battuto per
decenni record d’incassi del teatro brillante e riempito le pagine della stampa patinata
con innumerevoli avventure sentimentali. Campione di stile ed eleganza italiani, Chiari
ha vissuto 67 anni a cento all’ora. Tra queste pagine, che accostano il calore e l’intimità
dello sguardo familiare al profondo rigore documentaristico, scopriamo anche un uomo
timido e romantico, segnato da lati oscuri e dipendenze, al centro di clamorosi episodi
giudiziari che ne hanno minato la fama. Un uomo che nonostante tutto ha saputo
risollevarsi e tornare sulla cresta dell’onda, grazie all’amore del suo pubblico e a un
talento destinato a giungere intatto fino a noi.
Venerdì 2 AGOSTO ore 20.30| UNA LEZIONE IN MUSICA
Note dalla Perdizione
Evento in esclusiva per Visionnaire24
Lorenzo Hengeller – Pianoforte
Simona Boo – voce guest
Conduce Gino Aveta
Torna la consueta lezione in musica, Note dalla Perdizione: Lorenzo Hengeller insieme
alla complicità di Gino Aveta e alla fantastica voce dei 99 Posse Simona Boo, ci
condurranno attraverso i vizi di Napoli e le macchiette, così come le canzoni a doppio
senso di Carosone, passando per Trieste con Luttazzi, fino a Roma con Aldo Fabrizi, le
musiche dei film di Sordi, la Bologna disperata e erotica di Dalla, o la Milano proibita di
Jannacci, Carpi e Fortini, fino alla “perdizione” che si sviluppa sul “pianerottolo”, titolo
dell’ ultimo disco del pianista napoletano di cui si ascolteranno alcune canzoni.
Mercoledì 7 AGOSTO ore 20.30| SERATA CANTAUTORI
Bentrovata Perdizione
Incontro – concerto con Andrea Tartaglia
conduce Gino Aveta
Tartaglia Aneuro, il gruppo capitanato da Andrea Tartaglia, nascono nel 2012 per
affermarsi poi rapidamente nella scena musicale napoletana. Andrea riunisce attorno a
sé una band dando vita a una creatura estremamente eclettica che ha saputo
distinguersi nella fervida scena partenopea e a conquistare il pubblico grazie all’intensa
attività live in ambito nazionale e internazionale. Molteplici le collaborazioni artistiche e
open act: 99 Posse, Manu Chao, Vinicio Capossela, Daniele Silvestri, Le Luci della
centrale elettrica, Calcutta, Iosonouncane, Salmo, Clementino. Di recente hanno
pubblicato il terzo album dal titolo “Dove Voglio Stare”, un lavoro che si distingue per le
sue atmosfere e ritmi world music che permeano l’intero album. Partendo dalla musica
popolare napoletana, inizia un viaggio che attraversa i mondi del cantautorato, reggae,
ska, patchanka, conferendo a ogni brano un’identità unica e coinvolgente. L’album è
una fusione di generi musicali, un viaggio attraverso i suoni del mondo.
Venerdì 23 agosto ore 20.30 | DOC CINEMA DEL REALE
ROMA, SANTA E DANNATA
Regia Daniele Ciprì
Premio Speciale Nastri d’Argento 2024 “Cinema del Reale”
Daniele Ciprì, Marco Giusti, Cristiano Trovaglioli
Modera Rino Sciarretta
Un viaggio nella notte romana dove Roberto D’Agostino racconterà all’amico Marco
Giusti, ripresi da Daniele Ciprì, perché Roma è una città, come la sedia elettrica è una
sedia. Città unica e infernale, capace di tutto. D’accordo con Vincent van Gogh (“La
notte è la cosa migliore che possa accadere al giorno. La notte è più colorata”), Dago &
Giusti intraprendono il viaggio al calar delle tenebre perché è di notte che si percepisce
meglio il frastuono del mondo. È di notte che il cambiamento dei costumi sociali
s’impone. È la notte che racconta al meglio quello che sta succedendo alla nostra vita,
più di qualsiasi saggio sociologico.
Venerdì 30 agosto ore 20.30 | TEATRO E LETTERATURA
OMAGGIO A GIANNI CELATI
La Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto
Con Elena Bucci e Claudio Morganti
Una lapide posta sopra il portone del municipio di Rio Saliceto riporta queste parole:
“RIO SALICETO – che cacciò il mostro nazifascista – da queste terre da queste case –
da questo pane da questo sangue – GIURA – ai sette figli annientati nei lager – ai
ventuno caduti combattendo – per la certezza dello splendido aprile – di lottare unito
come ieri come sempre – perché il mostro non torni”. Invece nel teatro comunale
“Montanari” le balaustre dei loggiati contengono pannelli lignei del pittore Luigi Pillitu e
non raffigurano mostri ma musicisti e commedianti. È proprio sul palcoscenico di questo
teatro che, nel 1988, il grande attore Vecchiatto e sua moglie Carlotta salgono per
l’unica (ed ultima!) recita italiana. Ma le cronache riportano che nel 1988 il teatro
Montanari era chiuso al pubblico! Chiuse infatti nel 1970 e riaprì completamente
restaurato nel 1993, anno della morte di Attilio Vecchiatto. (Beffardo destino!). Dunque
Vecchiatto, nell’ormai lontano ’88 sbagliò davvero luogo, come spesso lui ripete a sua
moglie nel testo di Celati?
La mia ipotesi è che forse, l’impresario Normanno Gobbi organizzò la recita all’interno
dei locali del centro culturale intitolato all’industriale Wildmer Biagini e non nel teatro
comunale!
Ecco spiegata l’assenza totale di pubblico, il vuoto siderale di fronte al quale si
ritrovarono i due attori in quella sera del 1988. Ma in quel teatro vuoto Vecchiatto capì e
a modo suo dichiarò che la fine dell’arte drammatica apriva la strada al ritorno del
mostro. (Claudio Morganti)
Sabato 14 settembre ore 20.30| DOC ARTE
LUCIO AMELIO
Regia Nicolangelo Gelormini
Premio Speciale Cultura Nastri d’Argento 2024
Tomas Arana, Gino Aveta, Lino Vairetti, Giorgio Verdelli
Lucio Amelio ha rappresentato una figura fondamentale per la scena artistica
internazionale: è stato lui che nel 1980 ha messo Andy Warhol – il maggior esponente
della pop art americana a quei tempi – in contatto con l’artista tedesco Joseph Beuys;
ed è stato lui che, solo pochi mesi dopo questo memorabile incontro, ha riunito i più
famosi artisti visivi del mondo nella sua città natale: Napoli, colpita dalle conseguenze
di un terribile terremoto. In quell’occasione, i più grandi nomi dell’arte mondiale hanno
rappresentato la tragedia e dato il loro apporto alla ricostruzione, creando il documento
di un’epoca: la mostra “Terrae Motus”. Amelio è stato il deus-ex-machina e il genio: il
mago o che ha reso possibile l’impossibile. Questo documentario lo racconta.
Ogni anno il manifesto del Festival è tratto da un’opera di un Artista, per tanto
quest’anno si ringrazia l’Artista Arturo Pagano per aver concesso l’autorizzazione alla
pubblicazione dell’immagine simbolo di questa quarta edizione.
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