AL VIA IL PROGETTO “SAN NICOLA A NILO”, IL PRIMO ESPERIMENTO DI COHOUSING PROMOSSO DAL COMUNE DI NAPOLI

Consegnati i primi appartamenti per il Condominio Sociale

Tutelare la residenza nel centro storico e favorire l’abitare collaborativo tra nuclei familiari fragili e anziani. Sono questi gli obiettivi del progetto “Condominio Sociale di San Nicola a Nilo”,il primo esperimento realizzato dell’Amministrazione Manfredi, Assessorati all’Urbanistica, al Patrimonio e al Welfare, con il contributo deiConsiglieri comunali Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi del gruppo consiliare Napoli Solidale Europa Verde, volto a sviluppare un nuovo modello abitativodove la cooperazione e la solidarietà reciproca fanno da leitmotiv.

Composto da 30 appartamenti, il Condominio Sociale entra nel vivo oggi attraverso la consegna delle prime abitazioni per una sperimentazione di due anni. Il progetto, natoper accogliere persone anziane, singoli e nuclei familiariin condizione di disagio abitativo ed in carico ai Servizi Sociali territoriali, è concepito per garantire l’autonomia della persona, la tutela degli spazi personali e si propone di superare i tradizionali modelli assistenziali, abbracciando un approccio partecipativo che promuove reti di supporto sociale.

Questi appartamenti non sono semplici unità abitative, ma sono concepiti come spazi di condivisione e inclusione.Il progetto coinvolge, infatti, anche enti del terzo settore che si occuperanno di servizi come la portineria di quartiere e la lavanderia comune e realizzeranno programmi di promozione e accompagnamento sociale.

“Il Condominio Sociale è un esperimento di co-housing intergenerazionale rivolto a persone che, abitando insieme, mettono a disposizione il proprio tempo e i propri talenti per sostenersi a vicenda. È rivolto a famiglie in difficoltà economiche, composte da adulti e bambini, che si impegnano ad offrire assistenza e compagnia alle persone anziane che andranno ad abitare, come loro, nel condominio sociale. Questo progetto apre una strada su cui le città del futuro dovranno necessariamente misurarsi: quella della vita in comune, di un patto sociale e intergenerazionale che, dando vita auna nuova organizzazione del quotidiano,disegna spazi-in-comune e usano formule di gestione cooperativa della residenza, sostenendo quelli che vengono espulsi da processi di mercato o coloro che, invecchiando, hanno perso sostegni e reti familiari. Si tratta anche di un esperimento di tutela della residenzialità di tipo stanziale nel centro storico di Napoli, che controbilanci gli effetti del turismo di massa e contribuisca a mantenere la mixitè sociale che caratterizza dasempre quella parte di città”, ha dichiarato Laura Lieto, Vicesindaco di Napoli e Assessore all’Urbanistica.

“Diventa vita vera l’innovativo progetto ratificato da una coraggiosa e complessa delibera di giunta che agiràsu più fronti: dare le giuste opportunità a famiglie giovani, fragili e con bambini disabili; valorizzare il nostro centro storico stabilendo politicamente che l’abitare è un diritto fondamentale che deve essere esercitato nelle aree di origini dei cittadini combattendo contemporaneamente la turistificazione e desertificazione.Sono felice per le famiglie che oggi entreranno nelle loro nuove case, auguro loro una nuova vita più serena consapevole che la casa è la prima insostituibile certezza su cui si basa l’equilibrio delle famiglie”, ha commentato Luca Trapanese, Assessore al Welfare del Comune di Napoli.

“Il Condominio Sociale di San Nicola a Nilo è l’esempio concreto di come il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare del comune possa contribuire a riattivare le reti di assistenza e a costruire un modello di città basato sulla solidarietà intergenerazionale. Il diritto all’abitare diventa così esercizio pieno della cittadinanza, consentendo di sperimentare forme di coabitazione e di messa a sistema di reciproche responsabilità. Insieme ai colleghi Laura Lieto e Luca Trapanese continueremo a lavorare su questo terreno per sostenere le fasce più deboli della popolazione e contrastare il rischio di uno svuotamento di alcune aree della città, migliorando al contempo il patrimonio pubblico” ha sottolineato l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Pier Paolo Baretta.


Ogni residente è chiamato a contribuire attivamente alla vita del condominio, impegnandosi in azioni di reciproca assistenza e sottoscrivendo un Patto sociale che, specialmente nei casi dei nuclei fragili, vincolerà la permanenza nel condominio al pagamento di un canone e ad azioni di cura verso gli abitanti anziani e gli spazi comuni.Il Condominio sarà amministrato da un ente del terzo settore che si occuperà del monitoraggio degli abitanti, dei patti sociali e della gestione degli spazi condivisi.All’interno del Condominio sarà presente una portineria di quartiere ed una lavanderia sociale per favorire l’incontro tra diversi e servizi a bassa soglia.

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