Desidero ritornare a scrivere di Gennaro D’Aria o meglio Gennaro ‘o masto d”a pizza, il quale riesce sempre a sorprendere per le sue iniziative, la sua cultura e la sua innata passione di scrivere, di rivivere il passato, di raccontarlo.
“Coloro i quali si vergognano e vogliono dimenticare, nascondere il proprio passato, non hanno futuro. Dal passato, raccontandolo, estrapoliamo lezioni di vita per il nostro futuro e quello di chi legge”. Questo quanto lui afferma di sovente.
Ritorno, dicevo, a scrivere perchè sabato sera, casualmente, navigando su internet, ho trovato un breve racconto verità di Gennaro pubblicato in Letture da Metropolitana, (blog che non conoscevo. Molto interessante. Nel quale scrittori emergenti e non possono pubblicare racconti della durata massima di cinque minuti).
Il titolo del racconto: “Spaghetti alla puttanesca”, apprezzata da alcuni lettori, mi fece da subito, pensare al una ricetta gastronomica. Invece trattasi di una storia vera vissuta nella giovinezza e raccontata con sincerità, pudore, rispetto e amore.
Una storia molto passionale ed emozionante.
Così ieri pomeriggio, prima del rituale orario di passeggiata pomeridiana, è molto abitudinario, mi sono recata a casa sua senza chiamarlo. Volevo anche fargli una sorpresa.
Contento di vedermi mi ha cordialmente abbracciata e mi son subito sentita protetta dal suo affetto e dalla sua sincerità.
Gennaro è veramente unico. Mi ha offerto un buon bicchiere di vino mentre mi chiedeva a cosa era dovuta la mia visita. Gli ho spiegato di aver letto il suo racconto e di averlo trovato molto interessante. “La storia è tutta vera, un pò sintetizzata, per ragioni di spazio concesso ma prometto di ampliarla e pubblicarla in un e-book. Io amo scrivere e raccontare il vero come tu sai, così come per la fotografia e cinematografia- Amo cogliere i momenti reali di vita e tramandarli ai posteri”
Abbiamo parlato del più e del meno. Divagato. Gli ho chiesto cosa ne pensava di San Remo visto che nulla ha scritto in proposito, mi ha risposto che lui non ama Sanremo, e non lo guarda da anni, “E’ uno schifo totale. San Remo non ha più nulla con la canzone. E’ diventata una bolgia di imbecilli, iniziando da chi presenta, di presuntuosi, arroganti, di molta pubblicità e corsa a chi guadagna di più ed una corsa alla vittoria del più protetto dalla stampa e dai social. Questi sono programmi oramai che rimbecilliscono il popolo, come il grande fratello, amici, c’è posta per te etc. Programmi che fanno credere che quella è la realtà. Praticamente ci ritroviamo nel 2024 ancora e maggiormente nel mito della caverna di Platone e colui che riesce a fuggire e scopre la verità cercando poi di portarla agli altri per salvarli viene fatto fuori perchè contrasta con il pensiero unico della massa.”
Una telefonata sul cell. ha interrotto il nostro piacevole dialogo. Gli ricordavano di un incontro per la progettazione di un evento con la mitica sciabolata. Si è preparato in fretta e siamo usciti insieme. Ci siamo salutati e rinviato il discorso al prossimo incontro.
Tiziana Ferraro