Ecco in versione integrale la conferenza di Garcia prìma della sfida di Champions League contro l’ Union Berlino

Comincio con una precisazione. Mi hanno fatto una domanda, ho interrotto perché mi è venuta in mente una cosa che non c’entrava nulla con la domanda, perché rispetto la giornalista, né con la dichiarazione di Di Lorenzo”.

E’ la squadra più forte che ha allenato? “

Le squadre sono sempre differenti perché cambiano i momenti, i campionati e i giocatori. La rosa del Napoli è davvero molto forte, la squadra è forte”.

Lindstrom può essere una possibilità per domani? “Per fortuna da un po’ di tempo ci sono i 5 cambi e gli allenatori possono incidere tatticamente sul risultato. Però c’è il rendimento dei giocatori. Per pretendere di iniziare dal 1′ ogni calciatore deve dimostrare che può aiutare la squadra facendo dei gol, degli assist, difendendo bene perché ci serve. Chi è più bravo a fare questo inizia più spesso degli altri. Per questo Politano e Kvaratskhelia giocano di più”.

Sulla partita con la Salernitana: cos’è andato? “Il gioco di prima, il triangolo, abbiamo visto belle cose che possiamo riproporre domani con l’Union. Poi anche la riaggressione alta che ha permesso a Lobotka di fare assist a Raspadori. Nel secondo tempo abbiamo continuato a giocare, prendendo un palo e con tante parate di Ochoa. Sono contento che sia entrato Elmas e che abbia segnato. Chi entra deve dare il suo contributo, ho tanta qualità in panchina, gente fresca che può migliorare la squadra o tenerla sullo stesso livello. Se chi esce dalla panchina segna tanto, come da noi, vuol dire che abbiamo risorse importanti”.

Cosa pensa dell’Union Berlino e se la sfida di domani è determinante al fine del passaggio del turno ?

“Nessuna gara è facile, perché è la Champions League. L’avversario non è in buon momento, ma quando incontri una delle squadre dei cinque maggiori campionati che si è qualificata per la Champions vuol dire che non incontri una piccola squadra. Noi ci aspettiamo una partita difficile, lo dimostra anche il match col Real Madrid. Se mettiamo il collettivo davanti vinceremo”.

 Si spiega la differenza di rendimento tra casa e trasferta? 

“Domani dovremo fare di tutto per far sì che il Maradona torni un punto di forza per noi. I tifosi sono sempre stati fantastici, speriamo ci aiutino a vincere domani e non solo domani. E’ un nostro obiettivo”.

Serve qualche gol in più dalle mezzali contro una squadra chiusa come l’Union? 

“Pensiamo che l’Union Berlino arriverà a giocare col solito modulo, a 3 o a 5 in difesa. Ma abbiamo visto che in DFB Pokal hanno giocato a quattro. Prima dobbiamo concentrarci su di noi, poi dobbiamo dare problemi a qualsiasi sistema avversario, anche col pressing alto. Dovremo essere pronti anche a un cambio di modulo da parte degli avversari. Quando giochiamo con Raspadori punta, gli spazi che libera lui venendo in contro devono prenderli loro, le mezzali. E’ successo ad esempio con Cajuste a Verona. Bisogna avere un po’ di più di questi inserimenti quando c’è profondità alle spalle della difesa”.

Quant’è importante avere vicino, seppur non disponibile, un calciatore come Osimhen? 

“Rientra domani, ma ovviamente non è disponibili. Io mi concentro su chi è a mia disposizione. Abbiamo ritrovato Anguissa, sta tornando anche Juan Jesus. L’infermeria si sta svuotando e spero sia così per molto tempo. Ma per domani servirà chi è in campo e che può aiutare la squadra. Io conto sui 23 che saranno convocati, devono dare tutto in campo per vincere”.

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