La Tombola napoletana entra nel Corno gelato di Ornella Scaturchio.
Figlia d’arte -il papà è Armando, figlio e nipote di maestri pasticceri che continua la tradizione familiare con la stessa passione creando capolavori dolciari presso la pasticceria in via Portamedina- Ornella Scaturchio si lancia nel mondo dell’ice cream creando insieme con il fratello Pasquale un nuovo modo di fare e far gustare il gelato: il corno gelato al gusto napoletano. Un gelato che si ispira ai personaggi, ma soprattutto alle nuove tendenza dei napoletani legandoli alla Tombola, ovvero alla Smorfia. Cambiano infatti i tempi, cambiano i personaggi della tombola, ai vecchi codificati da trecento anni nella Smorfia si aggiungono nuovi significati. L’ultimo “grande” ad entrare nella smorfia fu Maradona al quale venne attribuito il “43”. Bastò la semplice addizione 1(che nella smorfia fa Dio) + 42 (il giocatore di pallone). Totale, 1+42 uguale 43. Cioè un dio e giocatore. Corno gelateria non è una gelateria come le altre perché a scegliere il gusto del cliente è la sorte. Lo spiega la stessa Ornella: “Come nasce questa idea? Dobbiamo essere onesti. La colonna portante di quella che oggi è la nostra fortuna è nonno Pasquale che aveva già pensato all’idea della gelateria, ma probabilmente non risultava vincente unire pasticcini e gelati. Adesso questa sua idea la facciamo nostra per questa nuova avventura. La novità sta però nell’abbinamento dei gusti ai sapori e ai profumi di Napoli portandoli all’interno di una cialda croccante a forma di corno. Sapori e profumi abbinati ai numeri di una tombola affissa all’interno. Basterà pensare il numero che riporterà il cliente al gusto ispirato ai profumi e ai sapori alla città che fa per lui. Il babà (la tentazione), per esempio, è 42, la sfogliatella è il 38 ed è legato a “‘o napulitano”. Non potevano mancare tra i gusti “pulecenella”, ‘a museca’ , ‘o scartellato ed altri ancora che rimarranno segreti fino all’assaggio. Gli ingredienti? Spaziano dal gusto caffè al fior di latte dal lemon cake (delizia al limone); dal cerasiello con variegato arancio al beneventano allo Strega. E tanti altri ancora.
“Il nostro obiettivo è quello di poter portare inventiva e tradizione all’interno di un cono con cialda croccante a forma di corno. Il tutto rifacendoci alla Napoli dai paesaggi mozzafiato e dal cibo inimitabile”, dice Ornella che invita tutti all’inaugurazione del locale, prevista per sabato pomeriggio, accanto alla storica pasticceria in via Portamedina. Basta passare da quelle parti.
Eduardo Cagnazzi