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Nella bellissima libreria “la scala dei sogni” di Pomigliano d’arco, ieri sera si è tenuto un incontro tra appassionati di poesia per celebrare la memoria del grande poeta napoletano Salvatore Cerino, scomparso nel 1992. Un poeta molto amato dal pubblico e stimato da grandi autori, quali Libero Bovio e Raffaele Viviani. Nell’occasione si è ricordato anche il concorso nazionale di poesia in lingua italiana e napoletana, a lui intitolato, giunto quest’anno alla XXI edizione. Ad accogliere il pubblico, oltre ai due simpatici titolari Enzo e Carlo, anche i nipoti del poeta, Alessandro Rocco e Salvatore Cerino, che portano avanti con entusiasmo, passione e sacrificio un premio che per loro rappresenta una preziosa eredità da tramandare nel tempo. Molto interessante l’intervento della vicepresidente del consiglio regionale Campania Ciarambino Valeria che ha sottolineato l’importanza del premio, non solo come momento di incontro e confronto tra persone portatrici di arte e bellezza, ma anche come un evento di grande valenza sociale perché volto alla valorizzazione e tutela del nostro patrimonio linguistico. Durante l’incontro non sono mancati momenti di grande emozione tra il pubblico, tra cui erano presenti i figli del poeta Rosa e Gabriele Cerino, per la declamazione di alcune poesie in vernacolo sia del poeta Salvatore Cerino che della poetessa Assunta Sperino. Tra i partecipanti anche la docente Di Lettere Iana Salerni la quale ha parlato della necessità di un maggior coinvolgimento dei giovani nelle attività culturali per spronarli ad esternare le loro emozioni e i loro sentimenti attraverso la poesia e il dialetto. E’ intervenuta all’evento anche la scrittrice Marianna Scagliola che ha messo in risalto la necessità di incoraggiare l’uso del dialetto, così osteggiato ai tempi degli esordi di Domenico Starnone, che con la sua potenza espressivo facilita un dialogo diretto e immediato con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda. La Scagliola ha rimarcato anche quanto la fortuna di vivere in una città così bella come Napoli sia una fonte di ispirazione per tutti, esortando così i presenti a scrivere poesie. E riprendendo le parole di Viviani dedicate al poeta Salvatore Cerino “Siete il cerino che non si spegne e che fa luce in ogni ricorrenza”, ha poi aggiunto “in ognuno di noi c’è un cerino, cioè una luce che aspetta solo di essere ravvivata e quale occasione migliore per farlo se non mettendosi alla prova e partecipando al concorso?!” A chiudere la serata, un ricco buffet per deliziare il palato di tutti.

Gennaro D’Aria 

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