L’impatto del lavoro domestico sui conti pubblici:
quanto risparmia lo Stato grazie alla spesa delle famiglie
Nel modello di welfare italiano, caratterizzato da un basso coinvolgimento del settore pubblico e del mercato,
buona parte delle attività di assistenza a persone non auto-sufficienti è delegata alle famiglie 1 . Come riportato
nel rapporto annuale DOMINA 2024 2 , infatti, le famiglie italiane nell’ultimo anno hanno speso 13,0 miliardi di
euro per il lavoro domestico, di cui 7,6 per la componente regolare e 5,4 per quella informale.
In particolare, la spesa per “badanti”, dedicata quindi all’assistenza di persone anziane non autosufficienti, è di
7,2 miliardi (inclusa la componente di lavoro informale).
Questa spesa da parte delle famiglie ha un impatto sui conti pubblici nazionali. Infatti, in un ipotetico scenario
senza l’impegno da parte delle famiglie, lo Stato dovrebbe farsi carico di una spesa aggiuntiva.
Per stimare questo impatto, bisogna partire dalla situazione attuale della spesa pubblica italiana. Va ricordato
peraltro che l’Italia registra la più alta incidenza della spesa pensionistica rispetto al PIL (17,2%), oltre 4 punti
sopra la media Ue, anche a causa della struttura demografica. Al contrario, la spesa per la voce “famiglia”
raggiunge in Italia solo l’1,2% del PIL, superando solo quelle di Irlanda, Cipro e Malta (dati Eurostat, 2021).
Il rapporto della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) 2024 3 presenta i dati relativi al 2023 relativi alla spesa
pubblica italiana per l’assistenza (Long Term Care, LTC), fornendo il dettaglio per componenti (spesa
sanitaria, indennità di accompagnamento e interventi socio-assistenziali, erogati a livello locale, rivolti ai
disabili e agli anziani non autosufficienti) o per macro-funzioni (domiciliare, residenziale o monetaria).
La spesa pubblica complessiva per LTC ammonta a 34,0 miliardi di euro, pari all’1,63% del PIL, di cui circa tre
quarti (73,6%) erogati a soggetti con più di 65 anni (25,0 miliardi).
Per quanto riguarda le componenti, il 42,9% della spesa per LTC riguarda le indennità di accompagnamento
(13,1 miliardi) e il 38,7% la componente sanitaria (13,1 miliardi). Il restante 17,8% (6,0 miliardi) si riferisce ad
altre prestazioni assistenziali, generalmente gestite dagli enti locali.
La spesa per LTC può essere inoltre analizzata secondo un dettaglio per macrofunzioni. In particolare, si
distingue: l’assistenza domiciliare e semiresidenziale (at home), l’assistenza residenziale (in institutions) e le
1 Cfr. Dossier europei DOMINA 2022-2023 https://www.domesticworkobservatory.com/
2 Rapporto annuale DOMINA 2024 https://www.osservatoriolavorodomestico.it/rapporto-annuale-lavoro-domestico-2024
3 Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario, Rapporto 2024 n. 25 https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-
I/attivita_istituzionali/monitoraggio/spesa_pensionistica/
DOMINA – Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico
Viale Pasteur 77 – 00144 Roma Tel. 06 50797673
per info: avv. Massimo De Luca 328 5695515 (Direttore Osservatorio)
osservatorio@associazionedomina.it
prestazioni monetarie (cash benefits). Sui 34,0 miliardi complessivi, oltre la metà (50,3%) è destinata a sussidi
monetari elargiti ai beneficiari. Il 30,1% riguarda invece sostegno a beneficiari residenti in strutture, mentre il
19,0% riguarda l’assistenza a domicilio. Va inoltre precisato che nella spesa dello Stato ci sono anche i
rimborsi indiretti delle spese sanitarie (es. esenzioni ticket per reddito, patologia o per invalidità).
Composizione della Spesa Long Term Care (2023)
Componenti Incidenza
% PIL
Mld
Euro
Distrib
%
Quota %
Anni 65+
Componente
sanitaria 0,63% 13,4 38,9% 66,7%
Indennità
accompagnamento 0,70% 14,9 43,2% 75,7%
Altre prestazioni 0,29% 6,2 17,9% 86,2%
Totale 1,63% 34,5 100,0% 74,1%
Macrofunzioni Incidenza
% PIL
Mld
Euro
Distrib
%
Quota %
Anni 65+
At home 0,31% 6,6 19,1% 77,4%
In Institutions 0,49% 10,4 30,2% 69,4%
Cash benefits 0,82% 17,4 50,6% 75,6%
Totale 1,63% 34,5 100,0% 74,1%
Elaborazioni Osservatorio DOMINA su dati MEF – RGS
La spesa per Long Term Care destinata alla popolazione over 65 ammonta quindi a 25,5 miliardi di euro, pari
al 74,1% del totale (34,5 miliardi).
In questo contesto, il sistema assistenziale è sostenuto grazie ai 7,2 miliardi spesi dalle famiglie per la
gestione delle badanti (inclusa la componente irregolare).
Senza la spesa delle famiglie, che garantisce la possibilità dell’assistenza a domicilio, lo Stato dovrebbe
spendere circa 17,2 miliardi in più per la gestione in struttura di oltre 700 mila anziani (media pro-capite 22
mila euro annui, calcolati nel Rapporto DOMINA 2020 4 ).
Anche azzerando completamente l’indennità di accompagnamento, che oggi va a sostegno dell’assistenza a
domicilio, la spesa pubblica salirebbe a 31,5 miliardi. Possiamo quindi affermare che, grazie all’onere delle
famiglie, nel 2023 lo Stato ha risparmiato 6,0 miliardi di euro, pari allo 0,3% del PIL.
4 Cfr. Rapporto annuale DOMINA 2020, cap. 4.3
DOMINA – Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico
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per info: avv. Massimo De Luca 328 5695515 (Direttore Osservatorio)
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Stima del risparmio per lo Stato (2023), dati in Miliardi di euro
Scenario attuale
(con spesa famiglie)
Scenario ipotetico
(senza spesa
famiglie)
Spesa delle famiglie per
assistenza anziani (assistenti
familiari, regolari e non)
7,2 0,0
LTC – Componente sanitaria 8,9 8,9
LTC – Indennità di
accompagnamento 11,3 0*
LTC – Altre prestazioni 5,3 5,3
Assistenza nuovi anziani 17,2
Totale Spesa pubblica 25,5 31,5
Risparmio per lo Stato 6,0
- l’indennità di accompagnamento, seppur non legata alla necessità di assistenza familiare, è stata azzerata
per precauzione in quanto impossibile stimare il numero preciso degli interessati.
Elaborazioni Osservatorio DOMINA su dati RGS, ISTAT e INPS
Secondo Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di DOMINA, “l’impegno delle famiglie svolge un ruolo
cruciale nel sistema di welfare italiano. Considerando solo la spesa per l’assistenza agli anziani, le famiglie
hanno speso nell’ultimo anno 7,2 miliardi di euro. Se lo Stato dovesse farsi carico di questa componente di
assistenza, la spesa pubblica aumenterebbe del 25% (+6,0 miliardi). Possiamo quindi affermare che, grazie
alla spesa delle famiglie, lo Stato risparmia oggi 6 miliardi di euro. Senza considerare i benefici sociali, sanitari
e psicologici che l’assistenza in casa porta alla collettività”.