A San Giovanni a Teduccio apre “Casa Arcobaleno”, prima dimora di accoglienza per i migranti LGBTQI+Manfredi: A Napoli la diversità è un valore

Con l’apertura di Casa Arcobaleno, nuova sede dedicata ai migranti della comunità LGBTQI+ nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, Napoli si conferma città dell’accoglienza e dell’integrazione. La struttura èstatainaugurata questa mattina dal sindaco e presidente Anci, Gaetano Manfredi, e sarà un luogo sicuro, allestito per ospitare fino a sei persone, dove rifugiati e richiedenti asilo potranno vivere ed integrarsi nella società.

“È una bellissima iniziativa che valorizza e difende la diversità in un mondo che troppo spesso la reprime – ha dichiarato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – Molti di questi migranti provengono da contesti dove l’unicità individuale è spesso vista come una minaccia. Questa iniziativa è un faro di speranza che dimostra come la diversità culturale sia una ricchezza. Molti dei migranti coinvolti hanno dovuto fuggire da luoghi dove la loro identità era oppressa. Avere quindi la possibilità di un luogo dove ci sia accoglienza e rispetto dei diritti, e favorire percorsi di inclusione per la comunità LGBTQI+, non solo è una bella cosa, ma è naturale che ciò accada in questa città che ha sempre fatto della diversità un valore”

Gestita da Arci Mediterraneo, realtà impegnata da anni nella promozione dei diritti umani e dell’inclusione sociale, Casa Arcobaleno si inserisce nel programma nazionale SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione – coordinato dal Servizio Centrale dell’ANCI e dal Ministero dell’Interno con l’obiettivo di fornire supporto e accompagnamento a richiedenti asilo e rifugiati.

“Inauguriamo oggi la prima struttura del Sud dedicata interamente alla comunità LGBTQI+ all’interno del Sistema di Accoglienza Integrato – ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Arci Mediterraneo, Mariano Anniciello – ed è importante che questo accada oggi, con il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia, a dimostrazione della grande e rinnovata sensibilità dell’Anci non solo nei confronti dei migranti, ma di tutte le minoranze e dei diritti civili”.

L’iniziativa, unica nel suo genere nel Sud Italia, è stata fortemente voluta dal sindaco Gaetano Manfredi per offrire un’opportunità ai migranti LGBTQI+ presenti sul territorio e tutelare, contro violenza e discriminazione di genere, i diritti di una comunità così vulnerabile.

“Offriamo a queste persone immigrate o rifugiate, che vengono da Paesi dove l’omosessualità viene punita come un reato anche con la morte, tutela rispetto alla loro fragilità e alla loro diversità – ha affermato l’assessore alle Politiche Sociali, Luca Trapanese – Sono ovviamente orgoglioso perché questo mi riguarda in prima persona, ringrazio Arci Mediterraneo per la grande sensibilità e stiamo lavorando anche per altre strutture del genere. Se è possibile che in Italia un single gay ha adottato una bambina la prima volta – ha concluso Trapanese – Napoli si mostra al primo posto, ancora una volta, rispetto ai temi della diversità”.

“Abbiamo fatto un altro passo in avanti molto importante – ha sottolineato l’assessora alle Pari Opportunità, Emanuela Ferrante – grazie alla capacità e alla disponibilità di ARCI Mediterraneo che gestirà questa struttura per dare accoglienza a quegli immigrati maggiormente discriminati della comunità LGBTQI+. Dopo quella di Marco Carelli, prima in Italia, apriamo oggi questa casa al Sud ed è un messaggio importante che mandiamo anche al governo. Napoli continua a distinguersi in queste battaglie anche grazie al Sindaco, sempre in prima linea, e adesso ancora di più come presidente Anci”.

Oltre ad un tetto sicuro, gli ospiti della struttura avranno accesso a supporto psicologico, legale e formativo, con percorsi personalizzati volti a favorire la loro autonomia ed il pieno inserimento nella società.

“Queste persone arrivano qui da paesi dove vigono leggi fortemente punitive e restrittive nei confronti della libertà – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Antinoo Arcigay Napoli, Antonello Sannino – e Casa Arcobaleno offre loro un percorso di accoglienza protetto. Credo che questo sia un atto di civiltà importante che arriva ancora una volta dalla nostra città, dal Sud, dove c’è l’unica casa di accoglienza comunale per questa comunità vittima di discriminazione e marginalità”. 

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