Prima chiacchierate dell’anno nuovo con Gennaro conosciutissimo masto della pizza.

Ieri 6 Gennaio, ho incontrato Gennaro in via San Biagio dei librai, che usciva dalla chiesa di San Nicola a Pistaso dove aveva ammirato il presepe pasquale. Un’opera altamente meritevole di essere ammirata e divulgata come la chiesta storica che dopo circa 100 anni ha riaperto al pubblico. Dove ci sono opere d’Arte, e libri li trovate Gennaro. 

Dopo aver consumato un caffè in un bar in via duomo, lui come sempre ha preso un the caldo al limone, abbiamo discusso del più e del meno, natale, capodanno,  ed il folclore napoletano che emerge in questi giorni di festa. Ad un certo punto, il discorso è caduto sulla figuraccia fatta da Senese con Borrelli, al quale doveva, al momento stesso del fatto, rimproverare la figlia e chiedere scusa. Poi abbiamo parlato delle nuove interpretazioni del teatro di Eduardo che rovinate, dice lui, assassinate, non appartengono più a Eduardo, di Eduardo non c’è nulla. Eduardo solo Eduardo poteva interpretarlo. Non si spiega come mai si permette a questi signori di violentare, uccidere queste opere d’arte, o meglio se lo spiega in un solo modo, quattrini. Il nome porta soldi e questo conta. Eduardo non permetteva a nessuno di interpretare i suoi lavori, aveva un veto, sulle commedie, se qualcosa è stato realizzato Eduardo, pur avendo autorizzato, e magari, partecipato alla sceneggiatura, rimase deluso e insoddisfatto, come nel caso di Matrimonio All’italiana, il quale non piacque a Eduardo.

Camminando e parlando siamo arrivati in piazza Cavour, (e mi ha sorpreso il fatto che, chiunque incontravamo lungo il percorso, lo salutava chiamandolo maestro) e Gennaro mi ha chiesto di andare a casa sua per farmi vedere il nuovo libro della scrittrice Marianna Scagliola, (della quale apprezza lo stile narrativo, e verso la quale ha una profonda stima ed ammirazione), già da lui, varie volte recensito, intitolato: Il francese, Biancaneve e il settebello.

Giunti a casa, una casa sempre più colma di libri, dopo una carezza alla sua amata gattina che lo aspettava all’ingresso, è andato in biblioteca a prendere il libro. Mi ha riassunto la storia e mi ha letto qualche brano. Un libro davvero di grande interesse sociale, e coraggioso. Tratta il drammatico problema della pedofilia, che la scrittrice affronta con determinazione, indomito coraggio e sicurezza narrativa di grande innovazione e spessore. Un libro che vuole svegliare le coscienze, che vuole far riflettere, e consigliare ai genitori di controllare e seguire al meglio i loro ragazzi, affinché ad ogni minima anomalia si possa tempestivamente intervenire prima che possa essere troppo tardi.

Un libro, che leggerò con il massimo interesse e che consiglierò di acquistare- MI ha fatto poi gustare un bel calice di uno splendido vino novello, un pò di formaggio stagionato e alcune fette di porchetta cotta. Il tutto gustosissimo. 

Ci siamo salutati come sempre con la massima cordialità ma prima di andar via, ha voluto leggermi la sua nuova poesia e farmi ascoltare il suo nuovo brano per pianoforte, dedicato a…. non me lo ha detto, ancora da rettificare. Poi rinviando il tutto ad una prossima visita a casa sono andata via felice dell’incontro e della piacevole chiacchierata.

Tiziana Ferraro.

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