Comunicato stampa                

CittA’ di Sorrento

Associazione Balliamoci su

Concerti di Natale a Sorrento

XVII M’Illumino d’Inverno

The Best American Christmas Gospel Show

Pastor Ron HubbarD

&

Gospel Group

Sorrento, 29 dicembre, ore 20 Teatro Tasso

INGRESSO LIBERO  Fino esaurimento posti a sedere / INFO: Official Tourist Board Sorrento – S. Agnello: Tel. (+39) 081.8074033. Infopoint di Sorrento – www.fondazionesorrento.it – www.comune.sorrento.na.it

Comune Sorrento – Società Concerti Sorrento – Museo Correale di Terranova Sorrento 

MUSEMUSEO

Visite guidate, concerti e degustazioni nei luoghi d’Arte

I edizione 2024

Presenta

Trio di Napoli

Giulia Lepore, Antonio Sarnelli e Paolo Scibilia

Direzione artistica: Paolo Scibilia

Ven. 29 dicembre, ore 11:30 – Museo Correale di Terranova

Sorrento tra Gospel e Belcanto

Domenica 29 dicembre doppio appuntamento, matinée al MuseMuseo con il “Trio di Napoli” alle ore 11,30 con il Trio di Napoli e per la sera alle ore 20, appuntamento al Teatro Tasso con The Best American Christmas Gospel Show

Pastor Ron Hubbard & Gospel Group, due eventi a firma del direttore artistico Paolo Scibilia

Continua, lastricata di successi di critica e pubblico, la rassegna dei Concerti di Natale a Sorrento, nell’ambito della XVII edizione di M’Illumino d’Inverno, con la direzione artistica del maestro Paolo Scibilia. Doppio appuntamento per la giornata di domenica 29 dicembre, che avrà quali punti cardini della intensa giornata culturale, la matinée offerta dal Trio di Napoli, composta dallo stesso direttore artistico Paolo Scibilia, il quale si assiderà al pianoforte per ritornare a far musica con il soprano Giulia Lepore, che sarà affiancata dal baritono Antonio Sarnelli, negli spazi del Museo  Correale di Terranova, alle ore 11,30. Programma dedicato al belcanto dal titolo “Incantevole Italia”, che saluterà l’esecuzione di arie del grande repertorio operistico, a cominciare dal duetto del Don Giovanni, delizioso  e sensuale duettino “Là ci darem la mano”, dal Don Giovanni di Mozart, con la Lepore che darà voce a Zerlina e il baritono Antonio Sarnelli nei panni del Dissoluto, si passerà poi per la trimurti del belcanto con arie e romanze da camera di Vincenzo Bellini, Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, prima di omaggiare il Verdi del Ballo in maschera e quindi passare al verismo con scene dalla Bohème di Giacomo Puccini e “Nemico della Patria” dall’Andrea Chénier di Umberto Giordano. Seconda parte del programma dedicato alle romanze da salotto e con Musica proibita di Gastaldon e Leoncavallo, quindi il Francesco Paolo Tosti di Non t’amo più, l’ultima canzone e “’A vucchella”, che inaugurerà un portrait di autori partenopei. 

Alle ore 20, ci si sposterà nel Teatro Tasso per accogliere ed ascoltare The Best American Christmas Gospel Show, con special guest Pastor Ron Hubbard  & Gospel Group. Il programma della serata è interamente dedicato a tradizionali del canto gospel, che rappresenta la matrice popolare, insieme al blues, da cui è nato il jazz. La voce, nella tradizione dello giovane stato americano, ha un’origine remota, collocabile nel momento in cui il canto spiritual cominciò a configurarsi come forma di evangelizzazione delle comunità nere prima ancora che qualche strumento di accompagnamento, l’organo nelle chiese ad esempio, iniziasse il suo lavoro di supporto. Gli eccezionali elementi del coro cercheranno di risalire e trasmetterci le radici del canto spirituale nero, origini remote, che potrebbero farsi risalire alle prime forme di mercato degli schiavi provenienti dall’Africa Nera e sbarcati sulla Congo Square, la grande antica piazza di New Orleans, tristemente nota perché lì si svolgeva la compravendita della mano d’opera africana, destinata a consumare i suoi giorni nelle grandi piantagioni di cotone adiacenti il delta del grande fiume. I temi di questi canti sono tutti di carattere e di ispirazione religiosa, e sono la diretta conseguenza di quel processo di evangelizzazione delle comunità nere tentato dal Cristianesimo nei confronti di popolazioni sradicate dalla loro terra, emarginate e condannate a vivere in condizioni di schiavitù dai grandi proprietari terrieri bianchi. Per questa ragione, nei testi poetici del canto spirituale nero, ricorrono con insistenza i momenti cruciali del sacrificio di Cristo, oltre che la forte tensione interiore verso quell’approdo nella Terra Promessa che in tanti versi – e nella musica struggente che ne accompagna la dolente tematica – si esprime attraverso l’infelice anelito verso un premio irraggiungibile. La condizione di orfanità, così presente in tanti testi poetici di spirituals, ricorre come esemplificazione di uno stato di dolore e di pena che il colore della pelle, la diversità dell’aspetto, contribuivano a rendere ancora più doloroso, fino a confondersi  con la condizione stessa dell’uomo, un duro e tormentoso vagare sulla terra desolata: un aspetto questo che, nel canto spirituale, può produrre le più diverse reazioni, comprese quelle dell’ironia, della satira, talvolta del sarcasmo come matrice di una compressione interiore che solo il canto, con la sua prassi liberatoria, riesce ad esprimere.

Voci vibranti, colori, suoni, ritmo, battiti … è questo il concerto che verrà proposto in un crescendo di misticismo, di religiosità vera fra variegate melodie, brani della grande tradizione ed inni alla felicità ed alla vita da “J will follow him” a “Joshua fit the battle of Jericho”, “Joyful,joyful” la musica di fronte all’atrocità inesplicabile della guerra, con la sua consueta intensità, l’impotenza di fronte all’insensibilità degli uomini, sino all’immancabile “Oh happy day!” un vecchio inno battista del ‘700, che è divenuto il simbolo stesso della musica Gospel per il modo “profano” di interpretare un inno sacro, utilizzando senza alcuna prevenzione di sorta le acquisizioni melodiche della modernità.

Gli eventi natalizi continueranno con la chiusura e l’apertura del nuovo anno in musica, con la matinée del 31 dicembre alle ore 11,30 al teatro Tasso e alle ore 17,30 del Capodanno, sempre sullo stesso palcoscenico con la Sorrento Sinfonietta International Ensemble Orchestra.

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