Food: dalla collaborazione tra AIOST e Istituto Zooprofilattico, nascono i primi ostricari italiani.

Daniele Testa e Alessio Cutino: “Li presentiamo ai Campi Flegrei dove tutto ebbe inizio”.

Antonio Limone (IZSM): “Grazie a capacità dei formatori diffondiamo anche la cultura di questo mollusco”

Luigi Manzoni (Sindaco di Pozzuoli): “percorso importante per il territorio” 

Giovedì 12 dicembre alle ore 11 la cerimonia di consegna delle “perle” ai professionisti delle ostriche. 

La cultura delle ostriche, il pregiato frutto di mare tanto apprezzato anche in Campania, riparte dal lago Lucrino, ossia dal territorio in cui, a cavallo tra il secondo e il primo secolo a. C., Gaio Sergio Orata, creò i primi vivai di ostriche e la fortunata produzione che in epoche successive conquistò i romani e poi i Borbone. Merito dell’Aiost, l’Associazione Italiana Ostricari, che ha scelto proprio questo luogo simbolo per presentare i primi ostricari d’Italia, ossia i professionisti della degustazione dell’ostrica. Giovedì 12 dicembre, alle ore 11, proprio sulle sponde del lago Lucrino, presso il ristorante Akademia Cucina & More (via Provinciale Lucrino – Averno, 1), si terrà la cerimonia di consegna delle “perle” e degli attestati ai primi ostricari in Italia: i primi professionisti del settore che hanno superato appositi corsi dell’Aiost in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno e possono ora fregiarsi di questo riconoscimento. Contestualmente, nel corso dell’evento condotto dalla giornalista Brunella Cimadomo, che aveva tenuto a battesimo insieme ai protagonisti anche la nascita dell’Aiost avvenuta in un altro luogo simbolo per l’allevamento delle ostriche, il lago Fusaro, sarà presentata anche la nascente Guida ai Ristoranti e Ostricari perlati d’Italia. Con i promotori dell’iniziativa e con il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone, saranno presenti il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, lo scrittore e giornalista enogastronomico Luciano Pignataro e Fabio Postiglione, presidente dell’Organizzazione di Produttori Mytilus Campaniae. “Abbiamo scelto di consegnare i titoli proprio al lago Lucrino perché è qui che ebbe inizio la coltura e la cultura delle ostriche”, dicono Daniele Testa e Alessio Cutino, rispettivamente presidente e vicepresidente di AIOST. “Difficilmente – dice il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Antonio Limone – si riescono ad incastrare insieme diversi elementi virtuosi che fondono qualità dei prodotti, tradizione antichissima e bellezza dei luoghi. Le ostriche di Lucrino e la capacità dei formatori che hanno diffuso la cultura di questo straordinario mollusco, hanno costituito un cocktail importante che abbinato ad un buon racconto riesce a esportare una straordinaria esperienza che può rappresentare un’attività di pregio del nostro territorio e le sue prelibatezze”. “Questo percorso formativo – dice il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni – risponde a tutte le esigenze del nostro territorio: la formazione di figure professionali specializzate e di qualità, la possibilità di inserimento lavorativo immediato e di alto profilo, la valorizzazione delle colture locali e il recupero delle antiche tradizioni. Ringrazio Aiost per aver lavorato con impegno al progetto e tutti i partner che hanno creduto nell’intuizione degli ideatori, e che, sono certo, continueranno nel meritorio percorso di valorizzazione delle risorse del nostro territorio”.

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