DIEGO VITAGLIANO, UN RAGAZZO INNAMORATO DELLA VITA
di Laura Caico
Un ragazzo perbene. Sì, un ragazzo, perché anche se Diego Vitagliano, napoletano verace, classe 1985, segno zodiacale Vergine, è un uomo che ha alle spalle decenni di professione, una fantastica famiglia allargata, tre locali solo a Napoli e un vertiginoso tour di viaggi e impegni in giro per il mondo, tuttavia, è rimasto in fondo al suo cuore il ragazzo che non voleva studiare e che si è buttato con tutta l’anima nel mestiere del pizzaiolo, seguendo i consigli del padre. Alla presentazione del suo primo libro “La pizza napoletana tra creatività e tradizione” avvenuta al Renaissance Naples Hotel Mediterraneo a Napoli, Vitagliano ha raccontato i suoi esordi, confessando di aver capito l’importanza dell’umiltà e della riconoscenza verso chi ha guidato i suoi passi nel mondo del lavoro, spiegandogli la necessità di rispettare non solo il disciplinare della pizza ma soprattutto le regole, la gerarchia, il percorso da effettuare un gradino alla volta, senza sottrarsi alla gavetta delle pulizie dei locali, del portapizza, dei segreti del mestiere respirati nel tempo tra farine e tempi di lievitazione. Dichiarando “Per me la pizza è vita” Vitagliano ha sintetizzato un quarto di secolo trascorso a maturare un’esperienza che – iniziata giovanissimo, a 14 anni – l’ha reso consapevole della portata del suo lavoro, spalancandogli le porte della celebrità che oggi richiede la sua presenza in vari angoli del mondo. Trasformatosi in imprenditore del settore, Diego cura il marchio “10 Diego Vitagliano” con una squadra collaudata nel tempo e molto unita di cui dice “Lavoriamo sempre tutti insieme per tutelare e diffondere la cultura della vera pizza italiana, nel nostro Paese nel mondo intero, e lo facciamo sempre con un grande ed affiatato gioco di squadra. Siamo tutti numeri 10!”
Un grande artigiano, dunque, maestro della pizza “contemporanea” che non ha perso il contatto con la realtà, mantiene un profilo soft anche di fronte alle esternazioni entusiastiche di follower e ammiratori e ricorda sempre con rispetto e gratitudine chi è stato severo con lui, mostrandogli attraverso la disciplina e il sacrificio come si possa raggiungere vette difficili, mantenere un solido equilibrio e realizzarsi nella vita e nel lavoro. “Per poter comandare, bisogna saper ubbidire” – il motto basilare dei militari di ogni ordine e grado – è un assioma per Vitagliano che sa perfettamente cosa può esigere dai suoi collaboratori per portarli con se’ in un percorso di crescita, successo e soddisfazioni, determinando in modo positivo anche la loro riuscita professionale e umana: oggi che la sua famiglia si è arricchita di una nuova compagna e dell’arrivo del piccolo Riccardo, vezzeggiato dalle sorelle maggiori Ilaria e Flora, Vitagliano sorride alla vita con sempre maggior fiducia, pronto a rinnovarsi, a lanciare nuovi prodotti come il panettone 10, aprire altre pizzerie ( magari in Spagna, dopo quelle di Roma e Doha in Qatar), a tendere una mano a chi è in difficoltà, ad aiutare chi soffre con tanti gesti di solidarietà e, soprattutto, a non rinunciare ai suoi sogni, divenuti una splendida realtà.

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