Grande successo per il Calendario Di Meo 2025

Presso il Museo Gallerie d’Italia di Napoli è stato presentato, con grande successo, il Calendario Di Meo 2025.

Il Museo Gallerie d’Italia è situato nel palazzo, di architettura razionalista, di via Toledo che fu progettato dall’architetto Giuseppe Frignani per dare una nuova sede principale al Banco di Napoli, divenuto in anni recenti, sede dell’Istituto Bancario Intesa Sanpaolo e che ospita già da alcuni anni il bellissimo e prezioso museo Gallerie d’Italia che custodisce collezioni permanenti e temporanee. Tra le collezioni permanenti spiccano le opere di Vincenzo Gemito ed il quadro di Caravaggio raffigurante il Martirio di Sant’Orsola.

Invece, attualmente la mostra temporanea è dedicata a  “Sir William e Lady Hamilton” cioè al diplomatico che fu ambasciatore di S.M. Britannica presso la corte di Ferdinando IV di Borbone.

Ritornando al Calendario dell’ Associazione Di Meo Vini ad Arte, non a caso è stato scelto di presentarlo presso un bellissimo salone, che potremmo definire ” delle feste” del Museo Gallerie d’Italia,  proprio perché ospita la succitata mostra temporanea, in quanto nell’edizione 2015 del suddetto Calendario, furono pubblicate alcune lettere inedite di Sir Hamilton.

Il Calendario dell’ Associazione Di Meo, patrocinato dal Consiglio dei Ministri, rappresenta un prestigioso esemplare, in quanto è a tiratura limitata (solo 5000 copie) ed è un’opera culturale per gli spunti che offre a corredo delle splendide immagini. L’edizione 2025 del Calendario Di Meo è dedicata alla Georgia ed al suo legame con la città di Napoli, infatti è intitolato “Napoli Tiblisi” ed il sottotitolo è “La Sirena e la Pantera” proprio a voler simboleggiare le figure mitologiche portanti delle due città. La Sirena, come tutti sappiamo, si ispira al simbolo della nascita di Napoli, mentre i georgiani si sono a lungo identificati con il mito di Tariel, al centro del bellissimo poema “Il cavaliere dalla pelle di pantera” di Shota Rustaveli,  sommo poeta nazionale vissuto nel XII secolo.

Come nel 2015, anche per l’edizione 2025 del Calendario, le foto sono di Massimo Listri, il quale, con il suo sguardo filtrato dall’obiettivo, ha acceso una nuova luce sulla capitale georgiana, simbolo di arte, cultura e dialogo tra le genti. 

Generoso Di Meo, patron dell’associazione culturale che ha prodotto il calendario, ha introdotto gli illustri relatori intervenuti alla presentazione: la Storica dell’Arte Angela Catello, il Giornalista ed esperto di aziende agroalimentari e vitivinicole Dante Stefano Del Vecchio, il Musicologo Dinko Fabris, il Professore dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”Gaga Shurgaia e il co-curatore della mostra dedicata ad Hamilton a Gallerie d’Italia, Francesco Leone.

Prima che i relatori prendessero la parola, la famosa e talentuosa attrice Cristina Donadio ha letto un testo scritto dalla Professoressa Antropologa, dell’Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”, Elisabetta Moro dal titolo “La sirena e la pantera. Due popoli stregati dal mito”.

I relatori, per il proprio campo di competenza, hanno illustrato il legame tra Napoli e Tiblisi.

Il primo punto di contatto tra le due città è il vino, termine che nelle lingue occidentali deriva dalla voce georgiana, o proto-cartvelica, yvino, come testimoniano ritrovamenti archeologici a Pompei e nei siti neolitici del distretto georgiano di Marneuli, risalenti a 6000 anni fa.

Il secondo punto è presente nel presepe napoletano del Settecento in cui, tra i personaggi tradizionali, spicca quello della Georgiana, la nobile donna ingioiellata simbolo di bellezza irraggiungibile.

Il terzo punto è la forte la passione per la musica: il canto polifonico georgiano è il primo caso di “patrimonio immateriale dell’umanità” UNESCO e la Georgia è anche terra di grandi cantanti lirici che si sono esibiti al teatro San Carlo e di giovani talenti sui quali il Lirico napoletano ha investito.

Il quarto punto di contatto tra le due città è lo studio del georgiano all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”.

Infine vi sono tante altre cose in comune tra le due comunità come il culto dell’amore, il linguaggio dei sentimenti, la propensione alla commozione, l’ospitalità, la convivialità, la passione per il calcio e per le imprese del grande campione del terzo scudetto azzurro Kvaratskhelia.

Nel calendario sono presenti anche testi di: Cesare Cunaccia, Michele De Lucchi, Michele Fatica, Andrea Forlani, Patrizia Licini de Romagnoli, Luigi Magarotto, Elisabetta Moro, Veronique Murat e Pino Taormina.

Sara Buccaro

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