Anna Maria Ghedina, in arte Lady Ghost, presenta il suo nuovo libro ”Pompeii, una storia proibita. Amore e Morte all’ombra Vesuvio”.
di Ezio Micillo
Presentato il nuovo romanzo di Anna Maria Ghedina al Di.BI. center Nausicaa del vomero – Rione Alto – dal titolo ”Pompeii, una storia proibita. Amore e Morte all’ombra del Vesuvio”. All’incontro erano presenti numerosi appassionati e giornalisti che hanno potuto ascoltare un’opera che mescola sapientemente la ricostruzione storica e la narrazione emotiva, ambientando la storia in uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della storia antica: Pompei.
Al centro della trama ci sono due protagonisti il cui amore proibito diventa il motore della storia, intrecciando passione, segreti e tragedia, il tutto sullo sfondo della minaccia incombente dell’eruzione del Vesuvio.
L’incontro è stato introdotto da Antonio D’Addio, giornalista, docente di materie letterarie e vicedirettore del giornale Lo Strillo, che ha ripercorso la carriera di scrittrice di Anna Maria Ghedina ricordando, ”la passione che Anna Maria ci mette nel raccontare le sue storie testimonia la capacità di rendere attuale gli intrighi di una vita vissuta nel lontano 78 d.c. Nel suo libro riesce a coinvolgere il lettore in un appassionato viaggio d’amore proibito, indietro nel tempo, esaltando le dinamiche sociali che impediscono ai due amanti, protagonisti nel libro, di essere liberi”.
La trama
………”Eutychis di Lesbo, la protagonista femminile, è una giovane greca, minuta, bionda, appassionata di versi e citazioni dei maggiori poeti del tempo, che si trova al Palazzo Imperiale per esercitare la professione di schiava, dopo essere stata rapita insieme a tante altre ragazze da rozzi militari e portata a Roma. Il protagonista maschile è, invece, l’amico fidato dell’imperatore Vespasiano, il Tribunus Manlius Decio Rutilius, un uomo forte, romantico, che si innamora, a prima vista, della dolce e ingenua Eutychis, in un vero e proprio colpo di fulmine che si concluderà con con un drammatico finale. Le campagne militari per la conquista dei nuovi territori e la routine quotidiana di qualche millennio fa fanno da sfondo per la vicenda. Anna Maria Ghedina racconta la vita scabrosa delle Terme e quella rigida e disciplinata dei Castra, tutto contornato da usi, abitudini, tradizioni, divertimenti, banchetti, feste, dell’epoca, rivela nel difficile e rischioso mondo della prostituzione, rivela aspetti sconosciuti e fa luce sulla vita intima, sui segreti, sui vizi e sulle perversioni del genere umano. La vicenda si sviluppa in tutto l’arco del 78 d.C. fino a concludersi nel 79 con la famosa eruzione del Vesuvio, una tragedia descritta, mirabilmente, da Plinio il Giovane, in due lettere indirizzate allo storico Tacito”.
”Un’idea che mi è venuta”, racconta la scrittrice e giornalista Ghedina, ”osservando una scarna iscrizione trovata all’ingresso della famosa Casa dei Vetti, riaperta di recente ai visitatori dopo un lungo restauro di proprietà dei liberti Vettius Restitutus e Aulus Vettius Conviva. Da lì è partito il mio viaggio, una storia bella ed avvincente, insolita e drammatica, un amore tormentato non convenzionale che ha visto coinvolti una prostituta ed un comandante militare amico dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano. Chi leggerà questo romanzo conoscerà al meglio gli usi, i costumi,le abitudini e le tradizioni dei romani ed anche il loro mondo erotico”.
Pompeii. Una Storia Proibita. Amore e Morte all’Ombra del Vesuvio è una storia che non si limita a raccontare una semplice vicenda romantica, ma esplora le complessità dell’animo umano, il conflitto tra desideri e doveri, e l’inevitabilità della morte. Eutychis e Tribunus Manlius Decio Rutilius, pur trovandosi in un mondo in cui le loro scelte sembrano essere predestinate a fallire, rappresentano la forza dell’amore che sfida le convenzioni e cerca di affermarsi nonostante tutto.
Attraverso questi due protagonisti, Ghedina racconta la Pompei di un tempo che non esiste più, ma che continua a vivere nelle memorie, nelle rovine e nelle storie di chi, come i due protagonisti e i tanti personaggi che si sono avvicendati nel libro, hanno cercato di vivere una vita autentica, anche quando il destino sembrava giocare contro di loro.
In questo romanzo, Annamaria Ghedina ci regala una storia d’amore che affonda le radici nel passato ma che, allo stesso tempo, parla con forza al presente, invitando i lettori a riflettere sull’importanza di vivere pienamente, nonostante le circostanze avverse e la consapevolezza della nostra finitezza. Il racconto di un mondo dove la donna aveva un ruolo marginale nella società, quello di soddisfare in primis le esigenze dell’uomo. La scrittrice con grande meticolosità mette in risalto le condizioni di schiavitù in cui, a quel tempo, versavano le prostitute e di quanto fossero irrisori i compensi per le loro prestazioni nei lupanari che abbondavano nella città di Pompei: appena due assi ,un bicchiere di vino, che equivalgono oggi ad appena un euro e mezzo. Le donne purtroppo sono sempre state fatte oggetto di violenza, ha commentato la scrittrice, ed ancora oggi, la figura maschile, è ancora dominante in una società dove i diritti femminili sono ancora lontani dall’uguaglianza.
© Ezio Micillo, giornalista fotoreporter