NASCE AMA (ARTE + MADDALONI + ARCHITETTURA)
BIENNALE DELLE ARTI PER LA RIGENERAZIONE DELLA CITTÀ
Tra gli ospiti della I edizione dal 27 marzo al 21 aprile 2025:
Teresa Antignani, Matilde Cassani, Michele De Lucchi, Cherubino Gambardella,
Francesco Jodice, Adrian Paci, Francesco Librizzi, Franco Purini, Mauro Bubbico,
Bernard Khoury, Giancarlo Mazzanti, Périphériques Architects
Nasce a Maddaloni la Biennale delle Arti AMA (Arte + Maddaloni + Architettura).
Anticipa il festival della prossima primavera, l’inaugurazione del murales “Senza
Riparo” di Francisco Bosoletti, prima opera permanente dedicata alla città, realizzata in
Piazza Matteotti sulla parete della sede del futuro Comune.
Il festival AMA è stato presentato (oggi mercoledì 23 ottobre) presso il Convitto
Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni da Andrea De Filippo, Sindaco di Maddaloni,
Luca Molinari, direttore artistico di AMA e Angelo Schiavone coordinatore del progetto
AMA per il Comune di Maddaloni. Dopo i saluti di Rocco Gervasio, Rettore del
Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, sono inoltre intervenuti Ornella
Zerlenga, Direttore del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell’Università
della Campania “Luigi Vanvitelli” e Caterina Ventrone, Assessore alla cultura del Comune
di Maddaloni.
Al termine, presso Piazza Matteotti, è stato inaugurato il nuovo spettacolare murales di
Francisco Bosoletti.
Un primo gesto di qualcosa che avverrà. L’opera, a metà tra passato e futuro, raffigura
il volto di una donna che riposa in attesa del futuro che arriverà.
Dopo aver visitato e approfondito la storia della città per diversi giorni, Bosoletti ha tratto
ispirazione proprio da reperti appartenenti al patrimonio storico maddalonese: una veste
antica di donna esposta nel Museo archeologico nazionale di Calatia e numerosi
bassorilievi antichi “scoperti” dall’artista in alcuni angoli della città.
Il festival AMA si terrà dal 27 marzo al 21 aprile 2025 e occuperà le strade e i luoghi
storici della città di Maddaloni con mostre, installazioni, progetti espositivi ed eventi.
Un format culturale innovativo che mette insieme alcune delle migliori espressioni delle arti
e dell’architettura contemporanea, inaugurando un dialogo inedito tra le esperienze più
significative del tempo presente e la storia millenaria della terra maddalonese. Un evento
diffuso pensato come forma di rigenerazione urbana che ospiterà artisti, fotografi,
grafici, architetti, designers nazionali ed internazionali.
AMA rinnova lo spirito creativo della città che, prima nel 1985 e poi nel 1988, lanciò le
prime due edizioni della Biennale Internazionale di Grafica, dedicate alla figura di
Franco Imposimato, ucciso a Maddaloni in un agguato mafioso. «L’arte contro tutte le
mafie», questo l’obiettivo ambizioso e concreto di AMA a distanza di quasi quarant’anni.
Un progetto di rigenerazione urbana, culturale e sociale che riaffermi l’identità di
Maddaloni e del suo territorio.
«La Biennale delle Arti rappresenta per la nostra comunità una straordinaria opportunità di
allargamento dei confini della conoscenza, la possibilità per i nostri giovani e per tutti i
concittadini di entrare in contatto con il mondo dell’arte contemporanea e con tutte le sue
fascinazioni. – afferma il Sindaco di Maddaloni Andrea De Filippo – È un’importante
occasione per ampliare i confini della città, per farla conoscere nelle sue bellezze e,
soprattutto, per intraprendere un cammino virtuoso che possa sposarsi con la
realizzazione di percorsi e di itinerari turistici minori, ma altrettanto importanti ai fini di un
rilancio socio-economico di Maddaloni. L’obiettivo è che la Biennale delle Arti, diretta
magistralmente dal professor Molinari, possa in prospettiva sempre più coinvolgere la città
e possa diventare un punto di riferimento per la provincia e per l’intera Regione Campania,
affinché si profonda un impegno da parte delle istituzioni locali sul terreno della
promozione culturale e della promozione della bellezza in genere».
Il titolo della prima edizione, “Nuovi racconti (per il futuro)”, esprime la necessità
d’individuare storie inedite, visioni su un tempo inquieto e in profonda metamorfosi in cui
artisti nazionali e internazionali sono invitati a offrire nuove suggestioni, narrazioni e
poetiche.
Spazi storici e pubblici della città ospiteranno le iniziative, le mostre temporanee e le
installazioni. Luoghi che meritano “nuova attenzione” come il Complesso Monumentale
Convitto Nazionale “Giordano Bruno” con la monumentale sala decorata con la più
grande tela del mondo, o il Museo Civico e, ancora, la Biblioteca Comunale e alcuni
preziosi edifici sacri come la Chiesa di Santa Maria dei Comandati, il Sagrato della
Chiesa di San Pietro, la Chiesa e Congrega di San Giovanni, il Chiostro della Chiesa
della Santissima Annunziata, il Sagrato della Chiesa di San Pietro.
Maddaloni, guardando all’architettura come ambito essenziale da cui ripartire per una
rigenerazione urbana e culturale, si arricchisce di nuove visioni artistiche, inviti a scoprire e
nello stesso tempo a valorizzare un luogo poco conosciuto ma ricco di memoria storica.
Tra gli artisti e gli architetti che parteciperanno alla prima edizione di AMA: Teresa
Antignani, Matilde Cassani, Michele De Lucchi, Cherubino Gambardella, Francesco
Jodice, Adrian Paci, Francesco Librizzi, Franco Purini, Mauro Bubbico. E ancora,
l’architetto libanese Bernard Khoury, l’architetto colombiano Giancarlo Mazzanti, lo
studio francese Périphériques Architects e molti altri.
«AMA è un festival in cui le arti sono chiamate a contribuire a un processo di
rigenerazione della città di Maddaloni. – dichiara Luca Molinari direttore artistico della
Biennale delle Arti AMA (Arte + Maddaloni + Architettura) – In un tempo in cui tutto sta
cambiando, architetti e artisti di tutta Europa producono nuove narrazioni, nuove visioni e
nuove opere per aprire gli occhi sulla contemporaneità e invitare i giovani e la comunità
tutta a pensare al futuro. Il nostro obiettivo è portare le persone a ‘guardare’ il patrimonio
artistico, culturale, sociale e naturale che caratterizza questa terra, ad averne la
consapevolezza. Abbiamo bisogno di costruire meraviglia nei visitatori e nella
comunità, perché generino racconti e progetti. Stiamo lavorando tutti insieme ad una
rigenerazione urbana, culturale e sociale che costruisca un’identità riconoscibile di
Maddaloni e del suo territorio».
AMA diventa dunque un richiamo provocatorio e un appello a tornare ad amare il proprio
territorio grazie al dialogo con le arti e la cultura contemporanea, chiamando il grande
pubblico e le comunità locali a farne parte e a riscoprire la ricchezza della propria storia.
Per questo obiettivo il progetto coinvolgerà anche le migliori realtà produttive e
artigianali, oltre che le associazioni di volontariato che operano su scala regionale e del
territorio prossimo.
AMA offrirà contenuti informativi e storici sui monumenti e luoghi di Maddaloni, prodotti in
collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università della
Campania “Luigi Vanvitelli”, destinati a rimanere come materia utile (fisica e digitale) per
il Comune anche dopo l’evento. Inoltre, lascerà nel territorio manufatti resistenti: elementi
di allestimento per moduli montabili, aggregabili e da riutilizzare nel tempo, facendo in
modo che alcune strutture temporanee diventino semi-permanenti.
In ogni edizione un lavoro d’artista resterà dopo il festival, realizzando una somma di
opere, che, una biennale dopo l’altra, possano arricchire l’offerta culturale della città. La
vita del festival non terminerà dopo il mese della manifestazione. I materiali degli
allestimenti potranno essere riutilizzati, il sito del festival, oltre ad offrire le schede sui
luoghi e sulle istallazioni legate ad AMA, diventerà una mappa più larga sull’intero
patrimonio storico di Maddaloni.
Il progetto di identità visiva di AMA è firmato dall’agenzia Bluelabs che ha interpretato i
valori della manifestazione conciliando tradizione e innovazione, coniugando ricercatezza
e dinamismo per raccontare la vita e l’energia della nuova Biennale di Maddaloni.
La Biennale delle Arti AMA (Arte + Maddaloni + Architettura) è un progetto promosso
dal Comune di Maddaloni, curato da Luca Molinari, architetto, professore ordinario di
Teoria e Progettazione architettonica presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e
organizzato con la collaborazione e il supporto del Dipartimento di Architettura e
Disegno Industriale, Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dell’Ordine degli
Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di Caserta,
dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori della provincia di
Napoli e del FAI Campania.
L’anteprima di AMA è inserita nel programma di appuntamenti di Art Days – Napoli
Campania, la manifestazione diffusa dedicata all’arte contemporanea che si svolge a
Napoli e in altri luoghi della regione fino al 27 ottobre 2024.
BIENNALE DELLE ARTI AMA (ARTE + MADDALONI + ARCHITETTURA)
27 marzo > 21 aprile 2025
Maddaloni
Progetto promosso dal Comune di Maddaloni
Direzione artistica Luca Molinari
Coordinatore del progetto AMA per il Comune di Maddaloni Angelo Schiavone
Supervisione scientifica Luca Molinari Studio / Federica Rasenti e Alessandro V. Mosetti
Segreteria Scientifica e organizzativa Angela Palumbo e Luisa Parisi
Consulenza scientifica sul territorio Daniele Napolitano
Progetto allestimento Simona Ottieri e Concetta Tavoletta
Area Architettura, Maria Gelvi e Luca Molinari
Area Arte Giulia Ronchi e Luca Molinari
Area Design Simona Ottieri e Luca Molinari
Area Illustrazioni Daniela Piscitelli e Luca Molinari
Studio Grafico e Comunicazione Bluelabs
AMA- Festival delle Arti+Maddaloni+Architettura | Ufficio stampa
MiNa vagante comunicazione | Alessandra Cusani – Valentina Bonavolontà | info@minavagante.com