SUCCESSO SENZA PRECEDENTI

PER LA FESTA DEL FAGIOLO QUARANTINO

DELLA VALLE DEL DRAGONE

MIGLIAIA DI VISITATORI E NUMERI RECORD

PER VISITE GUIDATE ED ESCURSIONI

IL SINDACO SARNO: “VOLTURARA TRA LE

DESTINAZIONI TURISTICHE PIU’ APPREZZATE D’IRPINIA”  
VOLTURARA IRPINA (AVELLINO) – Si è conclusa con grande successo la dodicesima edizione della “Festa del Fagiolo Quarantino della Valle del Dragone“, presidio Slow FoodMigliaia di visitatori hanno preso parte all’evento di Volturara Irpina promosso e organizzato dal Comune di Volturara Irpina e dalla Pro loco di Volturara Irpina, con il coordinamento artistico di Roberto D’Agnese per Omast Eventi, apprezzando non solo i prodotti tipici locali, ma anche le bellezze naturali e le numerose attività offerte dalla Valle del Dragone.Gli stand gastronomici, le vie ferrate, le arrampicate, le escursioni e le degustazioni del fagiolo quarantino, prodotto di altissima qualità presidio Slow Food, hanno attratto un pubblico molto vasto. Le visite guidate al Museo della Valle del Dragone e alla Bocca del Dragone hanno registrato numeri record, a testimonianza dell’interesse crescente per le risorse culturali e naturalistiche della zona.“Quella che si è appena conclusa è stata un’estate indimenticabile per Volturara Irpina – afferma Marino Sarno, sindaco di Volturara Irpina -. Siamo davvero soddisfatti di questa edizione della Festa del Fagiolo Quarantino così come dell’intera stagione estiva. Migliaia di visitatori hanno raggiunto la Valle del Dragone attratti dalla natura, dai paesaggi, dal clima piacevole e, naturalmente, dai nostri prodotti d’eccellenza. Questo risultato è il frutto di un lavoro intenso svolto negli ultimi anni, con la creazione di attrazioni come le vie ferrate, le aree d’arrampicata, il presidio Slow Food per il fagiolo quarantino, oltre a infrastrutture sportive e ricreative come campi di padel, tennis, calcetto, aree picnic e maneggi. Volturara Irpina sta consolidando il suo ruolo come una delle destinazioni turistiche più apprezzate dell’Irpinia, e questo non può che riempirci di orgoglio”.

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