“Un dolce per San Gennaro” by mulino Caputo, giunto alla sua settima edizione, sempre con grande successo. Edizione che si è svolta ieri sera 16 settembre 2024 presso il prestigioso Hotel Mediterraneo. Sette i finalisti, i quali si sono confrontati nella realizzazione di un dolce innovativo dedicato al Patrono della nostra città. Ricordo i nomi: Ludovica Faiotto giovanissima pasticcera veneta, presso pasticceria Densi; Carlotta Garofalo titolare de La Carlotteria di Napoli Veruska Cardellicchio, titolare della gelateria e pasticceria Dare di Roma, Armando Scaturchio, figlio d’arte titolare della con sua bottega nel cuore di Napoli; Raffaele Cristiano, titolare della Pasticceria artigianale Raffaele Cristiano a Napoli; Giorgio Maiorano, Titolare de La Forneria di Napoli, Raffaele Mignone dell’omonima pasticceria di Piazza Cavour a Napoli. Il contest, oramai è un vero classico, ed un fiore all’occhiello del Mulino Caputo, come afferma l’amministratore unico ed ideatore dello stesso, Antimo Caputo. L’evento in onore di San Gennaro anticipa sempre di qualche giorno lo storico miracolo della liquefazione del sangue. Un importante evento che vede in competizione maestri pasticcieri i quali con i loro dolci innovativi, evidenziano la creatività e la loro professionalità.  La settima edizione, ancora una volta ha messo in risalto l’originalità, l’impegno e la bravura dei sette finalisti. La vittoria è andata alla giovanissima pasticcera, ma già esperta professionista, Ludovica Faiotto con il suo dolce: “‘O Patrono” un dolce alla vaniglia con croccantino alla mandorla e cremoso alla vaniglia, realizzato utilizzando Farina Caputo. La giuria che ha la giuria che ha apprezzato “‘O Patrono” e decretato la vittoria di Ludovica Faiotto era composta da: Pietro Macellaro, rinomato titolare della Pasticceria agricola cilentana di Piaggine, in provincia di Salerno; il bistellato chef de La Torre del Saracino, Gennaro Esposito; il veterano pasticcere campano, Sabatino Sirica e Antimo Caputo amministratore unico del Mulino Caputo e ideatore del contest.

 

Foto e articolo by Gennaro D’Aria

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