Oggi, finalmente, si conclude il lungo e frammentato calendario delle riaperture scolastiche in tutta Italia: da Aosta a Trapani, tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti sono tornati tra i banchi di scuola… o forse no? Chi ha figli in età scolare sa bene che la realtà è spesso diversa: settembre – e, a volte, anche le prime settimane di ottobre – è un periodo fatto di incertezze, attese e continui equilibrismi. Gli stessi problemi si ripresentano ogni anno: organici incompleti, ritardi nell’avvio del tempo pieno e della refezione scolastica, graduatorie non definitive per gli asili nido, costi crescenti per libri e materiali didattici. E poi ci sono i trasporti… o meglio, la loro mancanza, che rende la vita ancora più difficile a tanti genitori, soprattutto mamme. Dietro queste parole, sempre le stesse, quasi formule rituali che risentiamo ogni anno a settembre, ci sono i volti di tanti bambine, bambini e adolescenti per i quali il ritorno a scuola è tutt’altro che semplice. Ci sono poi quelli che, a settembre, sui banchi non ci tornano affatto, o ci tornano portando con sé nuove cicatrici – alcune visibili, altre nascoste. Quando guardiamo più da vicino questi problemi, vediamo un muro che si alza sempre di più. Da una parte, chi ha le risorse – economiche, familiari, emotive – per affrontarli da solo. Dall’altra, chi resta indietro, chi lotta ogni giorno per farcela, chi non può permetterselo. Ma noi crediamo che il diritto all’istruzione – sancito dalla nostra Costituzione – sia un diritto di tutti e tutte, senza eccezioni. Ci crediamo talmente tanto da destinare la maggior parte delle nostre risorse a sostenere le famiglie che ne hanno più bisogno per far sì che i loro figli possano andare a scuola, imparare, crescere. L’anno scorso abbiamo coinvolto oltre 1.000 bambine, bambini e adolescenti in attività educative nei nostri spazi e nelle scuole con cui collaboriamo. Quest’anno vogliamo fare ancora di più: vogliamo rendere il loro rientro a scuola più giusto, più inclusivo e più sereno, sperando di poter iniziare a sgretolare, insieme, quel muro di diseguaglianze. Per questo abbiamo bisogno che tra i banchi di scuola, assieme a noi, ci sia anche tu. Grazie per essere al nostro fianco  Giusy MuzzopappaResponsabile Comunicazione e Raccolta Fondi

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