GRANDE PARTECIPAZIONE PER “PASSPARTU’ – LA MUSICA APRE
AL MONDO”, IL FESTIVAL GRATUITO PRESSO L’ISTITUTO

FRANCESE DI NAPOLI

Celebrata la musica come “chiave” per aggregazione e

integrazione

Sonorità partenopee e francesi, spagnole, anglofone, est-europee,
passando dal rock al folk, fino alla musica elettronica, si sono alternate sul
palco dell’Istituto Francese di Napoli – Palazzo Grenoble per “PASSPARTÙ –
la musica apre al mondo”, il festival musicale gratuito che si è tenuto il 12
e il 13 settembre e che ha visto la partecipazione di una folta platea di
appassionati. L’iniziativa, promossa e finanziata dal Comune di Napoli
nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica”, organizzata
dall’agenzia di comunicazione Nikura Srl, in collaborazione con l’etichetta
discografica Octopus Records, e che ha visto come partner la
Cooperativa Sociale Dedalus e l’Istituto Francese di Napoli –
Palazzo Grenoble, ha celebrato la musica come “chiave” per abbattere
barriere e creare aggregazione.
Sul palcoscenico di Palazzo Grenoble, infatti, sotto la direzione artistica
del musicista dei 24 Grana Giuseppe Fontanella, si sono alternate
sonorità variegate e provenienti da luoghi diversi, per celebrare Napoli
quale music city da sempre votata al dialogo, alle interazioni e alle
contaminazioni.
Dal Progetto French Touch del cantautore Gerardo Balestrieri al brano
Santè di Stromae, le proposte artistiche del progetto sono state tutte
connesse da un fil rouge di ispirazione francese e di commistione
internazionale di generi e sonorità provenienti da diverse aree del mondo.

In tutto cinque gli artisti che si sono esibiti in occasione di PASSPARTÙ,
alcuni partenopei ed altri provenienti da culture, sensibilità ed esperienze
diverse: a partire dal cantautore Gerardo Balestrieri che ha esplorato
sonorità̀ disparate, dalla Grecia alla Francia, alla cultura araba, passando
per Fede’n’Marlene, il duo napoletano composto da Federica Ottombrino
e Marilena Vitale che spazia dal folk pop, al latin jazz, a reggae-ska, e La
Mescla, gruppo storico, noto per le sue ricerche e le sue contaminazioni
balcaniche e mediterranee. E ancora, A Smile from Godzilla, band folk
rock anglofona emergente, e Federa, il progetto musicale della
cantautrice partenopea Federica Vezzo che alterna sonorità acustiche e
moderne contaminate da soul, r&b e cantautorato italiano e in dialetto.
Oltre alla musica live, anche il workshop Laboratorio Musicale
Interculturale, nato in collaborazione con la Cooperativa Sociale Dedalus
e la direzione artistica della Octopus Records, che ha visto come
partecipanti ragazzi di un’età compresa tra i 12 ed i 22 anni e varia
provenienza geografica, con l’obiettivo di offrire un’occasione per
esplorare nuovi suoni, nuovi ritmi, nuove parole. Il progetto ha previsto la
loro esibizione in apertura dei concerti live del 13 settembre.

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