COMUNICATO DEL 12 SETTEMBRE 2024
ABUSIVISMO, INTESA PROCURA-REGIONE-COMUNI
VIA ALLE DEMOLIZIONI A ISCHIA E CAMPI FLEGREI
E’ stato firmato questa mattina a palazzo Santa Lucia, alla presenza del Procuratore Capo di Napoli Nicola Gratteri e del Presidente Vincenzo De Luca, il protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica di Napoli, la Regione Campania e i sindaci dei Comuni di Bacoli, Barano d’Ischia, Forio d’Ischia, Ischia, Pozzuoli e Quarto per il “Coordinamento delle opere di demolizione dei manufatti abusivi”.
Con il protocollo la Regione impegna risorse per oltre 2,3 milioni per consentire ai Comuni firmatari di procedere in tempi rapidi alla demolizione di costruzioni abusive per le quali il Tribunale di Napoli ha emesso sentenza di condanna e obbligo di demolizione anche per gravi situazioni di pubblica incolumità e rischio idrogeologico. Si tratta complessivamente di 15 manufatti abusivi da abbattere nell’area dei Campi Flegrei e 8 demolizioni ad Ischia.
“Anticipiamo risorse ai Comuni seguendo una indicazione precisa della Procura della Repubblica che condividiamo in pieno. Si interviene – ha dichiarato il Presidente De Luca – a partire dalle priorità, in situazioni di grave pericolo e di vero e proprio scempio edilizio. Lavoriamo per intervenire in tempi certi e rapidi, e sicuramente questa iniziativa potrà avere anche un effetto deterrente contro l’abusivismo”.
“Ringrazio il Presidente De Luca per le risorse messe a disposizione e per il lavoro svolto dagli uffici regionali in collaborazione con quelli della Procura. Non è uno spot – ha dichiarato il Procuratore Gratteri – ma l’inizio di un progetto che proseguiremo con grande determinazione. Al momento si riescono a demolire una decina di manufatti al mese, dobbiamo aumentare questi numeri”.
In allegato:
Foto della firma del protocollo
Testo del protocollo
Giunta Regionale della Campania – Ufficio Stampa Via Santa Lucia, 81 – 80132 Napoli Tel. 081 7962383 e-mail: ufficio.stampa@regione.campania.it www.regione.campania.it |
PROTOCOLLO DI INTESA
TRA
PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI
LA REGIONE CAMPANIA
IL COMUNE DI BACOLI
IL COMUNE DI BARANO D’ISCHIA
IL COMUNE DI FORIO D’ISCHIA
IL COMUNE DI ISCHIA
IL COMUNE DI POZZUOLI
IL COMUNE DI QUARTO
PER
IL COORDINAMENTO DELLE OPERE DI DEMOLIZIONE
DEI MANUFATTI ABUSIVI
Napoli, 12 settembre 2024
L’anno duemilaventiquattro, il giorno 12 del mese di settembre, in Napoli alla via S Lucia n. 81, nella sede
della Giunta Regionale della Campania per la sottoscrizione del protocollo d’Intesa appresso riportato si
sono costituiti:
la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, con sede in via Grimaldi IS. E/5, 80143
Napoli, nella persona del Procuratore della Repubblica di Napoli, dott. Nicola Gratteri, di seguito anche
semplicemente “Procura”;
la Regione Campania, con sede in via Santa Lucia, 81 – 80132 Napoli – nella persona del Presidente e legale
rappresentante pro tempore, dott. Vincenzo De Luca, di seguito anche semplicemente “Regione”;
NONCHÉ
per quanto di specifico, rispettivo, interesse:
il Comune di Bacoli, con sede in Via Lungolago, 8, Bacoli (Na), nella persona del Sindaco e legale
rappresentate pro tempore, Dott. Josi Gerardo Della Ragione
il Comune di Barano d’Ischia, con sede in Via Corrado Buono 15 Barano D’ischia (Na) nella persona del
Sindaco e legale rappresentate pro tempore dott. Dionigi Gaudioso;
il Comune di Forio d’Ischia, con sede in Via Giacomo Genovino, Forio (Na), nella persona del Sindaco
e legale rappresentate pro tempore sig. Stanislao Verde;
il Comune di Ischia, con sede in Via Iasolino 1 Ischia (Na), nella persona del Sindaco e legale rappresentate
pro tempore dott. Vincenzo Ferrandino;
il Comune di Pozzuoli, con sede Via Tito Livio 4 80078 Pozzuoli (Na), nella persona del Sindaco e legale
rappresentate pro tempore dott. Luigi Manzoni;
il Comune di Quarto, con sede in Via Enrico De Nicola 8, Quarto (Na) nella persona del Sindaco e legale
rappresentante pro tempore dott. Antonio Sabino.
PREMESSO che:
a. la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, V Sezione, “Ambiente, Edilizia e
Urbanistica”, Ufficio Demolizioni, con nota prot. 11/2024, acquisita al Prot.2024-
12180/U.D.C.P./GAB/GAB del 24/05/2024, ha comunicato al Presidente della Giunta Regionale
della Campania di essere “…chiamato ad eseguire le sentenze di condanna emesse dal Tribunale di Napoli divenute
esecutive che abbiano, altresì, prescritto l’obbligo di procedere alla demolizione delle opere abusive realizzate…”, ed
ha trasmesso due elenchi di manufatti abusivi da demolire, oggetto di R.E.S.A. (Registro Esecuzione
Sanzioni Amministrative), per i quali vi è sentenza passata in giudicato e computo economico già
ultimato da parte di consulenti tecnici all’uopo nominati dalla Procura. Tali manufatti sono stati
individuati dal medesimo Ufficio Demolizioni e sono stati realizzati in due aree del territorio della
Regione Campania contraddistinte da una particolare fragilità ambientale e, pertanto, costituenti
pericolo per la pubblica incolumità ovvero:
- l’area dei Campi Flegrei: con particolare attenzione all’evoluzione dei fenomeni sismici e delle
possibili ripercussioni di tali eventi sul patrimonio edilizio illegittimo, per il quale non sono
garantite le necessarie caratteristiche costruttive antisismiche di sicurezza; - Isola d’Ischia: con riferimento alle aree soggette a particolare rischio (classificato R3/R4 del piano
PSAI) e che potrebbero presentare aspetti di forte criticità in caso di fenomeni atmosferici (ovvero
sismici, geologici o idrogeologici) di notevole rilevanza.
b. i due elenchi citati sono parte di altrettante tabelle in cui sono analiticamente riportati: il numero di
R.E.S.A.; il Comune ove è situato ciascun manufatto; i nominativi dei proprietari degli immobili; la
descrizione sintetica dell’abuso; l’importo necessario all’attività di abbattimento di ciascuna opera
abusiva comprensivo di ogni onere tecnico, sia per la progettazione che per la materiale esecuzione
degli abbattimenti, come desunte dalle consulenze tecniche d’ufficio, già depositate, di cui è corredato
il fascicolo relativo a ciascun manufatto. Sinteticamente, si riportano le stime ivi indicate necessarie
per le demolizioni e per il ripristino dello stato dei luoghi in ordine alle menzionate procedure: - AREA DEI CAMPI FLEGREI: euro 1.343.972,73 – n.15 demolizioni;
- ISOLA DI ISCHIA: euro 961.965,55 – n.8 demolizioni.
c. Per le procedure esecutive di cui agli elenchi riferiti, l’Ufficio Demolizioni della Procura di Napoli ha
inoltrato ai diversi uffici comunali competenti per territorio la richiesta di provvedere al
finanziamento delle attività di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi tramite fondi propri o
attraverso l’accesso all’apposito fondo messo a disposizione presso la Cassa Depositi e Prestiti;
d. con la medesima comunicazione prot. n.11/2024 l’Ufficio Demolizioni della Procura di Napoli ha
altresì chiesto collaborazione da parte della Regione, nell’ambito delle relative competenze di
controllo e tutela del territorio e dell’ambiente, affinché metta a disposizione dello stesso Ufficio, le
cifre sopra indicate, allo scopo di procedere, nel più breve tempo possibile, alla esecuzione degli
ordini di demolizione di cui agli elenchi citati;
e. Con Delibera di Giunta Regionale n.290 del 6/06/2024 la Regione Campania ha programmato di
appostare le somme richieste, demandando alla Direzione Generale per il Governo del Territorio la
predisposizione degli atti consequenziali all’attuazione della deliberazione de quo;
f. in data 04/07/2024 si è tenuta nella sede della Regione Campania, alla via Santa Lucia n. 81 – sala
Francesco De Sanctis – una riunione tra l’Amministrazione regionale, la Procura di Napoli e i Sindaci
e/o loro delegati dei Comuni di Bacoli, Barano d’Ischia, Forio d’Ischia, Ischia, Pozzuoli e Quarto, al
fine di esaminare la problematica inerente alle procedure di esecuzione delle demolizioni di opere
abusive, disposte con sentenze definitive, ai sensi dell’art.31 del DPR n.380 del 2001 (L.R. n. 37 del
1985), così come elencate nelle tabelle di cui alla nota prot. 11/2024;
g. nel corso della riunione si è condivisa l’esigenza di adottare modalità operative congiunte e
preventivamente concordate, anzitutto sotto il profilo del finanziamento delle procedure esecutive,
tra gli enti coinvolti nelle attività demolitorie al fine del corretto e sollecito espletamento delle relative
attività.
PRESO ATTO che
a. come riportato nella nota prot. n.11/2024 in premessa, le procedure per l’esecuzione dell’ordine di
demolizione, di cui agli elenchi allegati al presente protocollo per formarne parte integrante e
sostanziale, “… risultano di particolare rilievo proprio in ragione della richiamata funzione ripristinatoria degli
interessi (urbanistici ed ambientali) violati, trattandosi di abusi perpetrati in aree del territorio della Regione Campania
soggette a particolari condizioni di criticità, legate sia alle massime attività antropiche realizzatesi negli anni senza alcun
rispetto per la programmazione territoriale vigente (e tantomeno per le particolarità geologiche che caratterizzano i relativi
territori) sia alle mutate, e sempre più incisive, variazioni climatiche che stanno facendo registrare un’estremizzazione
degli eventi atmosferici, con sempre maggiori conseguenze in danno sia delle persone che del patrimonio edilizio. Ed in
particolare, per i Comuni del territorio flegreo, l’urgenza della presente richiesta è evidenziata da quanto sta da ultimo
avvenendo sotto il profilo dello sciame sismico in atto e del conseguente rischio per la incolumità pubblica e per la
salvaguardia del territorio. Ancora, per i Comuni dell’isola d’Ischia, appare sufficiente rammentare i tragici eventi di
cui alla recente alluvione (con conseguente frana) datata 26 novembre 2022.”.
CONSIDERATO che
a. il contrasto all’abusivismo è di competenza delle Amministrazioni comunali; tuttavia, la normativa
vigente, pur prevedendo procedure sostitutive da parte della Regione o di altre istituzioni
sovraordinate, non regolamenta strategie uniformi e organiche tra Istituzioni, al fine di garantire un
corretto, celere e organico adempimento delle procedure di demolizione dei manufatti abusivi, anche
quando questi costituiscono pericolo per la pubblica incolumità;
b. sussiste, pertanto, l’interesse pubblico alla definizione delle forme e modalità di collaborazione al fine
della sollecita realizzazione degli interventi;
VISTO l’articolo 15 della legge n. 241 del 1990 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo
e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), a mente del quale “le Amministrazioni pubbliche
possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di
interesse comune”;
RITENUTO
a. di dover sottoscrivere il presente protocollo, al fine di dare seguito alle attività demolitorie, di cui agli
elenchi di R.E.S.A. inviati con la nota prot. 11/2024, ed agli elenchi aggiornati di cui all’art 3 co.11 del
presente protocollo che la Procura trasmetterà nelle convenute ipotesi di mancata sollecita
collaborazione finanziaria ad opera dei Comuni competenti inclusi nelle aree di particolare fragilità
ambientale;
RAVVISATA
a. l’indifferibile necessità di restituire legalità ai territori dell’Area Flegrea e dell’isola d’Ischia, mediante
l’applicazione di regole e procedure certe e univoche, oltre che di modalità operative congiunte e
concordate, in ossequio alle disposizioni del D.P.R. 380 del 2001, necessità che impone di procedere
all’eventuale futuro finanziamento di ulteriori analoghe procedure, relative alle due aree geografiche
sopra indicate, ed aventi ad oggetto manufatti che presentano le caratteristiche di rischio e fragilità già
descritte, ferma restando la disponibilità di risorse finanziare da parte della sottoscrivente Regione
Campania, e sempre previa richiesta specifica da parte della sottoscrivente Procura, in ipotesi di
mancata immediata collaborazione economica da parte dei Comuni competenti;
TUTTO CIÒ PREMESSO
si conviene quanto segue:
Articolo 1
Premesse e Allegati
- Le premesse e i documenti tutti ivi richiamati costituiscono parte integrante e sostanziale del
presente Protocollo e hanno valore di patto tra le Parti che dichiarano espressamente di averne piena
e completa conoscenza.
Articolo 2
Oggetto del Protocollo
- Il presente Protocollo viene stipulato, nel rispetto dei distinti ambiti di competenza, degli obiettivi e
delle funzioni istituzionali degli organismi partecipanti, al fine dell’attuazione degli interventi e delle
azioni necessarie per pervenire alla celere demolizione dei manufatti abusivi di cui agli elenchi allegati
al presente protocollo per formarne parte integrante e sostanziale. - Attraverso il presente Protocollo, le Parti intendono attuare azioni concordi che rendano effettive e
coordinate le procedure di demolizione dei manufatti abusivi selezionati, di cui al comma 1, per le
quali è intervenuta sentenza penale passata in giudicato.
Articolo 3
Obblighi delle Parti
Con la stipula del presente Protocollo si conviene in particolare, che:
A) Relativamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, V sezione, “Ambiente,
Edilizia e Urbanistica”: - Le procedure RESA proposte a finanziamento sono individuate coerentemente con l’ordine di servizio n.
9/21 del 3.05.2021 del Procuratore della Repubblica di Napoli che, al paragrafo 17.2, assicura la trattazione
prioritaria dei procedimenti relativi alla demolizione dei manufatti abusivi rientranti nei criteri di priorità
individuati da questo Ufficio.
- Le procedure RESA di cui al precedente comma, trattate in applicazione con quanto previsto con ordine di
servizio n. 64/13 del 9 luglio 2013, sono selezionate adottando i seguenti criteri di priorità:
a) immobili che, per le condizioni strutturali, caratteristiche o modalità costruttive, ovvero per
qualsiasi altro motivo, costituiscano pericolo, già accertato, anche se non urgente, per la
pubblica e privata incolumità, anche nel caso in cui l’immobile sia abitato o comunque
utilizzato;
b) immobili di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a
vincolo ambientale e paesaggistico ovvero a vincolo idrogeologico/sismico ovvero a vincolo
archeologico.
Le procedure rientranti in tali prime due categorie di priorità e riguardanti le aree di particolare interesse oggetto
del protocollo sono sottoposte a specifiche ulteriori valutazioni in applicazione dei principi riportati al comma
6 del presente articolo.
- L’Ufficio di Procura provvede alla nomina di un Consulente Tecnico individuato, assicurando un criterio di
rotazione, tra gli ingegneri e architetti – in possesso dei requisiti della affidabilità, della comprovata esperienza
professionale in materia edilizia e urbanistica ed in possesso altresì dell’abilitazione come coordinatore della
sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori ai sensi del D.lvo 81/08. - Il Consulente Tecnico, nella predisposizione delle relative consulenze per l’individuazione dei manufatti
da demolire, nel calcolare le relative volumetrie e nella quantificazione dei costi di demolizione, fa
riferimento alle “linee guida” formulate con nota nr. 14/2021 dall’Avvocato Generale della Repubblica che
si intendono integralmente adottate da quest’Ufficio; alle suddette linee guida si atterranno altresì i soggetti
nominati direttori dei lavori e responsabili della sicurezza nell’ambito delle procedure RESA. - L’incarico al Consulente tecnico ha ad oggetto i seguenti quesiti:
- l’acquisizione di tutti i dati necessari per accertare la esatta ubicazione delle opere da demolire;
- la verifica – previo sopralluogo – della conformità o della eventuale difformità delle opere abusive
esistenti rispetto a quelle risultanti della sentenza di condanna; - il calcolo dei volumi da demolire, inclusi quelli relativi ad eventuali incrementi dell’abuso originario,
sempre che la demolizione delle opere descritte in sentenza non possa avvenire senza il necessario
abbattimento dei volumi ulteriormente realizzati; - un puntuale rilievo grafico delle opere;
- la verifica della validità di eventuali titoli edilizi sopravvenuti;
- il calcolo separato dei costi relativi all’attività di sgombero delle macerie e del loro trasporto in
discarica, nonché, ove nella sentenza sia stata disposta anche la riduzione in pristino, il calcolo dei
costi occorrenti, dopo l’abbattimento e la rimozione delle macerie, all’effettivo rispristino
originario dello stato dei luoghi;
- il calcolo dettagliato dei costi relativi alla sicurezza così come previsto dalla normativa
antinfortunistica ed in particolare dall’art. 26 del D.Lgs nr. 81/08; - la redazione di un analitico progetto di esecuzione delle opere da demolire e la previsione del relativo
conto economico; - la sussistenza delle condizioni di massima priorità per il manufatto in valutazione come riportati al
successivo punto 6 lett. a) – b) – c).
Il quadro economico preventivo di spesa così elaborato costituisce il preventivo economico del costo
complessivo dell’intervento, con chiara differenziazione tra i costi per il complesso delle lavorazioni,
oggetto della base d’offerta da proporre alle imprese esecutrici, e gli oneri della sicurezza e smaltimento
rifiuti, non soggetti al ribasso.
- In applicazione dei principi assunti al presente protocollo, le procedure esecutive, cui si proporrà di
dar seguito al finanziamento, saranno quelle ricadenti nelle due aree del territorio della Regione Campania
contraddistinte da una particolare fragilità ambientale, indicate in premessa al punto a), e risultanti:
con priorità 1 e relative a manufatti aventi altresì le seguenti caratteristiche:
a) immobili con intrinseche caratteristiche di instabilità che possano costituire pericolo, anche non
imminente (manufatti incompleti e/o strutturalmente instabili);
b) immobili edificati in aree soggette a particolare rischio (classificato R3/R4 del piano PSAI) e che
potrebbero presentare aspetti di forte criticità in caso di fenomeni sismici, geologici o
idrogeologici di notevole rilevanza;
con priorità 2 e relative a manufatti aventi altresì le seguenti caratteristiche:
a) immobili edificati in aree soggette a particolare rischio sismico e che potrebbero presentare aspetti
di forte criticità in caso di fenomeni di notevole rilevanza. - L’Ufficio di Procura, individuate le procedure aventi le priorità di cui al precedente comma 6, procederà
a trasmettere ai competenti uffici tecnici comunali i relativi atti necessari per la stipula del contratto di
anticipazione di finanziamento presso la Cassa Depositi e Prestiti (CdP), con specifica indicazione della
priorità massima e conseguente assoggettamento della specifica procedura a quanto stabilito nel presente
protocollo.
La documentazione di cui al precedente periodo consta di:
- sentenza esecutiva;
- ingiunzione alla demolizione notificata all’esecutato;
- perizia estimativa del Consulente Tecnico di cui al punto 5;
- richiesta di accesso al finanziamento CdP, con specifica di particolare priorità della procedura
in ragione dei principi individuati al presente protocollo.
Al fine di una maggiore efficacia del coordinamento tra i vari enti interessati alle procedure del presente
protocollo, la trasmissione di cui al precedente paragrafo sarà inoltrata anche ai competenti uffici della
Regione Campania per un continuo aggiornamento dello stato di avanzamento degli obiettivi prefissati
in premessa. L’Ufficio si impegna a comunicare prontamente alla Regione l’eventuale impossibilità del
Comune a far fronte sollecitamente alle spese, al fine dell’attivazione del presente Protocollo e della
partecipazione alla spesa necessaria per l’esecuzione delle opere di demolizione, nei limiti delle risorse
finanziarie disponibili.
La Regione, verificata la disponibilità finanziaria, provvederà:
- ad impegnare, a favore del singolo Comune ove è localizzato l’intervento di demolizione e per
singola procedura RESA, le somme quantificate nelle stime effettuate dalla Procura; - a trasferire al Comune, per ogni singolo procedimento, le risorse indicate ad ultimazione degli
interventi di demolizione, previa acquisizione della relativa certificazione.
Il Comune provvederà a riversare a favore degli aventi titolo e su richiesta degli Uffici della Procura le
somme indicate nei certificati di pagamento emessi dal direttore dei lavori nominato dal P.M..
- Ottenuto il finanziamento dal Comune o dalla Regione, l’Ufficio procederà alla convocazione di una terna di
imprese scelte, con il criterio della rotazione, da un apposito elenco istituito presso la Procura Generale di Napoli
e presso la Procura della Repubblica di Napoli. L’iscrizione nell’elenco è riservata alle imprese tecnicamente e
finanziariamente idonee ed in possesso dei requisiti certificati dalla documentazione prevista dall’art. 84 del
decreto legislativo nr. 159 del 2001 (informazione antimafia liberatoria o iscrizione nella white list della
Prefettura), nonché dal requisito della affidabilità. L’aggiornamento delle iscrizioni o la sospensione o
cancellazione delle ditte in tale elenco avverrà alla luce di quanto previsto al punto 1 del protocollo sopra
indicato. Alle imprese convocate è trasmesso il capitolato delle opere sulle quali effettuare un’offerta che dovrà
pervenire in busta chiusa entro un termine stabilito e con la espressa indicazione del divieto di subappalto in
caso di aggiudicazione dei lavori. Alla data fissata si procede all’apertura delle buste ed il P.M. individua anche
l’impresa che avrà effettuato l’offerta più conveniente in base al criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa, tale procedura è riportata in un apposito verbale firmato dalle parti. Ai fini dell’individuazione
della ditta da incaricare per la demolizione, il magistrato avrà cura di conferire tale incarico a quella che,
nell’ambito di una terna di ditte scelte dal relativo elenco, abbia offerto il maggior ribasso rispetto al costo
della demolizione quantificato dal CT della seconda fase. In sede di conferimento dell’incarico di
demolizione alla ditta, va indicato espressamente, quale importo massimo da liquidare, quello sulla scorta
del quale ha avuto luogo l’aggiudicazione dell’incarico stesso (cioè, il costo preventivo determinato dal CT
al netto del ribasso praticato dalla ditta di cui trattasi). - Il consulente tecnico già nominato agli atti per la fase di valutazione estimativa, sarà nominato anche
consulente del P.M. con compiti di direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza. Il direttore dei
lavori si atterrà alle linee guida formulate con nota nr. 14/2021 dall’Avvocato Generale della Repubblica,
vigilando con particolare attenzione sul rigoroso rispetto della normativa prevista per la sicurezza dei
lavoratori e per la tutela della pubblica e privata incolumità. Il direttore dei lavori vigilerà altresì sul pieno
rigoroso rispetto di tutte le norme e misure adottate per fronteggiare e contenere emergenze pandemiche,
segnalando altresì tempestivamente eventuali violazioni al divieto di subappalto.
- La liquidazione dei compensi spettanti alla ditta esecutrice avverrà sulla base del certificato di pagamento
emesso dal direttore dei lavori nominato dal P.M.. Al fine di garantire la trasparenza e il contenimento dei costi,
trattandosi di attività in danno dell’esecutato, nel decreto di liquidazione si darà atto del ribasso offerto dalla
ditta aggiudicataria, calcolato sul computo a consuntivo. La liquidazione dei compensi spettanti al consulente
tecnico, sia per le attività svolte in sede di perizia estimativa sia nella direzione dei lavori, avverrà con il criterio
degli onorari a tempo. Sono riconosciute al consulente tecnico le spese sostenute per il collaboratore e quelle di
viaggio, per entrambe le fasi di consulenza conferite. I decreti di liquidazione saranno trasmessi al Comune al
seguente indirizzo pec. …, nonché alla Direzione Generale per il Governo del Territorio della Giunta Regionale
della Campania al seguente indirizzo pec: dg.500900@pec.regione.campania.it. - L’Ufficio di Procura provvederà alla redazione di un dettagliato elenco delle procedure RESA, oggetto del
presente protocollo, ed al periodico aggiornamento dello stesso, con dettaglio dei singoli costi per procedura e
dell’ammontare totale delle previsioni di spesa possibili. Tale aggiornamento riguarderà l’inserimento delle
procedure RESA che i Consulenti Tecnici individueranno tra quelle di cui al comma 6 del presente articolo, ed
alla comunicazione delle eventuali variazioni del citato elenco legate sia all’eventuale avvenuto finanziamento
sia a motivi diversi dalla esecuzione in danno (autodemolizione). In caso di mancato utilizzo delle somme già
stanziate in relazione a singole procedure R.E.S.A. per le quali è intervenuta autodemolizione, ovvero nell’ipotesi
in cui non sia stato in toto speso l’ammontare reso disponibile, la Procura si impegna a proporre alla Regione la
destinazione dei fondi già approvati in favore di diverse procedure aventi le medesime caratteristiche ed inerenti
manufatti siti nelle stesse aree geografiche menzionate. La Regione valuta il menzionato diverso impiego dei
fondi ed eventualmente autorizza la diversa destinazione. - I principi e le disposizioni individuate nei citati protocolli ed ordini di servizio della Procura Generale di
Napoli sono da considerarsi pienamente vincolanti per l’Ufficio di Procura all’atto della stipula del presente
protocollo. - Del presente protocollo dovrà essere data piena conoscenza al CSM, agli uffici giudiziari con funzioni di
vigilanza ed al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Napoli in virtù delle prerogative di vigilanza
(art.6 D.Lgs n°106/2006).
B) Il Comune nel cui ambito territoriale si è realizzata l’opera abusiva, si impegna:
- ad accertare, con stringente celerità, l’eventuale sussistenza per ciascun manufatto abusivo della
volontà di procedere in autodemolizione da parte degli esecutati, che in tal caso trasmettono
SCIA, ai sensi dell’art. 22 del D.P.R. 380/01 e s.m.i., relativamente agli abbattimenti da
effettuarsi, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dall’Ufficio Demolizioni della Procura di
Napoli, nella quale sono indicati i tempi inderogabili di autodemolizione dei manufatti in questione;
- a completare ciascuna procedura con i provvedimenti prodromici alle attività demolitorie, al fine
di minimizzare le ipotesi di contenzioso, ove fosse necessario, ivi incluso i provvedimenti
espressi di diniego dell’istanze di condono inevase e improcedibili, eventualmente inoltrate ex
L. 47/85 e s.m.i., L. 724/94 e s.m.i., L. 326/03 e s.m.i.; - a provvedere, su richiesta dell’Ufficio Demolizioni della Procura di Napoli, all’immediata
richiesta alle aziende erogatrici di servizi, di intervento di personale specializzato, per il blocco
delle forniture, alla pronta soddisfazione delle esigenze di sgombero di mobili e masserizie
dagli immobili da demolire, nonché alla sollecita assistenza e supporto, anche a mezzo dei
competenti servizi sociali, al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività
demolitorie. Contestualmente provvederanno ad informare il medesimo Ufficio Demolizioni
circa l’adempimento di cui sopra; - a ristorare la Regione Campania delle somme da questa anticipate all’atto dell’acquisizione delle
risorse dalla Cdp ovvero all’esito dell’esecuzione in danno agli esecutati.
C) La Regione Campania si impegna a:
- trasferire le somme programmate al Comune per l’esecuzione degli interventi come approvate
con DGR n. 290 del 06/06/2024, in sussistenza delle condizioni e nelle modalità riportate al
successivo art. 4, per il successivo riversamento all’Ufficio della Procura; - qualsivoglia altra azione di coordinamento degli Enti coinvolti nei procedimenti demolitori al
fine di perfezionare e ottimizzare tutte le azioni che meglio possano garantire l’attuazione di
quanto riportato all’art. 2 del presente Protocollo; - valutare, sulla scorta di una effettiva disponibilità di risorse, le ulteriori richieste di
collaborazione finanziaria che la Procura sottoscrivente dovesse inviare, in relazione alle due
aree menzionate ed ai manufatti aventi le precisate caratteristiche di rischio e fragilità, sempre
in caso di mancata pronta collaborazione da parte dei Comuni competenti; - stanziare, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del protocollo, per singolo Comune ove è
localizzato l’intervento di demolizione e per singola procedura RESA, le somme indicate nelle
stime effettuate dalla Procura; - a trasferire, entro 30gg. dalla comunicazione di ultimazione degli interventi di demolizione,
regolarmente attestati dal Direttore dei lavori e previa richiesta del Comune interessato
dall’intervento di demolizione, le risorse indicate alla tesoreria dello stesso Comune.
Al fine di consentire agli Uffici regionali di predisporre tempestivamente il trasferimento delle risorse, la
comunicazione di ultimazione dei singoli interventi nonché i decreti di liquidazione, saranno notificati
dall’Ufficio della Procura anche alla Direzione Generale per il Governo del Territorio della Giunta
Regionale della Campania al seguente indirizzo pec: dg.500900@pec.regione.campania.it.
Articolo 4
Riservatezza
- Le Parti si impegnano a non portare a conoscenza di terzi informazioni, dati, documenti e notizie di cui
vengano a conoscenza in forza del presente Protocollo senza formale autorizzazione delle
Amministrazioni di riferimento, assicurando in tal caso, la riservatezza in ordine a tutti i dati di cui
entreranno in possesso ai sensi del regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 27 aprile 2016.
Articolo 5
Aggiornamento del Protocollo
- La Procura provvederà alla eventuale convocazione a cadenza annuale, entro il termine dell’anno solare,
di incontri tra gli uffici competenti degli enti sottoscriventi il presente protocollo al fine della valutazione
degli obiettivi raggiunti e di quelli futuri. La Regione Campania provvederà a fornire un rendiconto degli
impegni economici assunti e degli eventuali residui delle somme programmate per l’esecuzione degli
interventi rispetto a quelle approvate con DGR n. 290 del 06/06/2024. - Agli esiti delle valutazioni di cui all’art. 2 le parti sottoscriventi procederanno all’analisi delle disponibilità
economiche residuali e di quelle eventualmente a possibile integrazione, in ragione delle esigenze
finanziarie risultanti ancora necessarie al pieno raggiungimento degli scopi prefissi all’art. 2 del presente
protocollo, e corrispondenti, nello specifico, alle risorse stimate e riportate negli elenchi di cui al comma
11 dell’articolo 3. - Le parti concordano sulla possibilità di aggiornamento e/o rinnovo del presente protocollo con
cadenza periodica, non superiore all’anno.
Articolo 6
Durata e modifiche
- Il presente Protocollo, fatta salva la possibilità di proporre integrazioni e/o modificazioni nel periodo
di applicazione, ha la durata di due anni decorrenti dalla data di sottoscrizione. Alla scadenza potrà essere
rinnovato con la stipula di un nuovo accordo tra le parti. - Qualsiasi modifica al presente Protocollo dovrà essere concordata tra le Parti e avverrà mediante Atto
aggiuntivo.
Articolo 7
Foro competente
- Per qualunque controversia dovesse sorgere nell’interpretazione ed esecuzione del presente Protocollo
le Parti convengono di eleggere, quale foro esclusivo, quello di Napoli.
Articolo 8
Disposizioni finali
- Per tutto quanto non disciplinato dal presente Protocollo, si fa rinvio a quanto disposto nella
normativa, anche sopravvenuta, comunitaria, nazionale e regionale applicabile. - Il Protocollo è sottoscritto con firma digitale, ai sensi dell’art. 24 del D.lgs n. 82/2005, come previsto
all’art. 15, comma 2 bis della citata L. 241/90.
Letto, approvato e sottoscritto
Il Procuratore Capo della Repubblica
presso il Tribunale di Napoli
dott. Nicola Gratteri
Il Presidente della Regione Campania
On. Vincenzo De Luca
Il Sindaco del Comune di Bacoli
dott. Josi Gerardo Della Ragione
Il Sindaco del Comune di Barano d’Ischia
dott. Dionigi Gaudioso
Il Sindaco del Comune di Forio d’Ischia
sig. Stanislao Verde
Il Sindaco del Comune di Ischia
dott. Vincenzo Ferrandino
Il Sindaco del Comune di Pozzuoli
dott. Luigi Manzoni
Il Sindaco del Comune di Quarto
dott. Antonio Sabino