A Mondragone, nel Villaggio Europa, nuova nidificazione delle tartarughe Caretta Caretta al lido Prisconte.

Di Ezio Micillo

I tempi cambiano, la natura si adegua al nuovo riscaldamento del pianeta. Secondo il rapporto “Climate change and interconnected risks to sustainable development in the Mediterranean”, pubblicato su Nature Climate Change, il Mediterraneo è tra i bacini che si stanno scaldando più velocemente sul pianeta, circa + 0,4°C per ognuno degli ultimi decenni, e proiezioni per il 2100 variano tra +1,8°C e +3,5°C in media rispetto al periodo tra il 1961 e il 1990. Basti pensare che tra giugno e agosto 2022 le temperature superficiali medie sono state più alte anche di 4,6 °C rispetto a quelle registrate tra il 1991 e il 2020. (ndr report anno 2023 di Legambiente)

Dopo il boom del 2023 la nidificazione della tartarughe Caretta Caretta continua in Campania e questa volta è il litorale domizio di Mondragone ad ospitare le nuove case di questi rettili rappresentanti dell’ordine Cheloni marini. La stagione attuale ha confermato le aspettative dei numeri del passato anno e la deposizione delle uova nel periodo luglio/agosto è in pieno svolgimento. I nidi ritrovati sulle spiagge del litorale sono stati prontamente segnalati dai volontari di Legambiente e da organizzazioni impegnate nelle attività di monitoraggio e sorveglianza del territorio nell’ambito del progetto europeo ‘Life Turtlenest’. Proprio quest’ultima, il giorno 18 luglio presso il lido Prisconte del Villaggio Europa di Mondragone, sul litorale domizio, dopo aver avvistato un nuovo nido, con l’ausilio di drone attivati per il controllo degli arenili, ha tempestivamente contattato il gestore del lido Prisconte per un intervento di messa in sicurezza dell’area interessata. ….”E’ stata la mia prima esperienza nel ritrovamento di nidi di tartarughe”, così il gestore del lido Andrea Petrillo, ”quel giorno 18 luglio dopo aver ricevuto la segnalazione dall’organizzazione Life Turtlenest sono accorso sul posto localizzato e con grande sorpresa ho notato una buca profonda circa 30 cm. A prima vista ho creduto che fosse stata opera dei bagnanti e bambini che generalmente giocano a scavare le buche utilizzando palettina e secchiello, ma poi visto con attenzione lo scavo e le uova presenti mi sono subito reso conto che si trattasse di un nido ed immediatamente ho provveduto a recintare l’intera area e proteggere la zona anche da possibili mareggiate con appositi segnali. Ho percepito una forte emozione nel guardare la grandezza della natura che ci regala spettacoli meravigliosi. Ora si attende il termine della fase di incubazione che dovrebbe durare circa 40/50 gg per vedere alla luce le piccole tartarughe Caretta Caretta prendere la via del mare e navigare in acque più calde. Siamo tutti pronti ed emozionati a goderci la prima schiusa”.

© EzioMicilloPhoto

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