Le pagine della terra”, annunciata la terna dei finalisti del Premio per la letteratura e romanzo green

Franco Faggiani, Daniele Rielli, Matteo Righetto gli autori dei romanzi finalisti del concorso letterario fondato da Claudio Cutuli e Vera Slepoj

Roma, 5 agosto 2024 – Annunciata la terna dei finalisti del Premio “Le pagine della terra”, primo concorso letterario dedicato al romanzo green, fondato da Claudio Cutuli e Vera Slepoj. Il prossimo 12 settembre, nel Parco Archeologico di Pompei, concorreranno per ricevere il prestigioso riconoscimento: Franco Faggiani con “L’inventario delle nuvole”, Fazi, Daniele Rielli con “Il fuoco invisibile”, Rizzoli e Matteo Righetto con “Sentiero selvatico”, Feltrinelli.

Dopo il successo delle passate edizioni diventa ancora più cruciale l’obiettivo che il Premio si propone: dare voce a chi, attraverso la cultura e la scrittura, promuove la necessità di un cambiamento verso un nuovo movimento “gentile” e rispettoso della nostra amata Madre Terra.
Con questo spirito la giuria del Premio, presieduta da Ermete Realacci e da Enrico Vanzina, e composta da Gabriel Zuchtriegel, Marco Frittella, Gen. Andrea Rispoli, Marco Cappelletto, Gaetano Cappelli, Federica Corsini, Barbara Degani, Rosalba Giugni, Giovanni Grasso, Padre Enzo Fortunato, Claudio Gubitosi, Laura Lega, Gen. C.A. Antonio Pietro Marzo, Clemente Mimun, Vincenzo Pepe, Paolo Possamai, sceglierà il vincitore.

Quest’anno, in aggiunta ai tre romanzi selezionati per il premio, la giuria ha deciso di assegnare due menzioni speciali per riconoscere ulteriori opere, meritevoli di aver saputo catturare e trasmettere il messaggio di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Le menzioni saranno assegnate a: Leonardo Becchetti con “Guarire la democrazia. Per un nuovo paradigma politico ed economico”, Minimum Fax e Giulio Maria Geluardi con “Farfalle di Pietra”, Fusta editore.

In un mondo in cui la salvaguardia del pianeta è una priorità imprescindibile, Farfalle di Pietra di Giulio Maria Geluardi celebra l’impegno dei Carabinieri e della Guardia Forestale per la tutela forestale e ambientale. Questi uomini e donne dedicano le loro vite alla protezione del nostro ambiente. L’autore ci ricorda l’eroismo silenzioso di uomini e donne che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per difendere la Natura. È un tributo al coraggio e alla dedizione di questi custodi del nostro pianeta, il cui lavoro è fondamentale per garantire un futuro sostenibile e proteggere le meraviglie naturali dalle devastazioni dell’uomo”. Ha commentato Enrico Vanzina, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore.

Leonardo Becchetti, nel suo libro ‘Guarire la democrazia’, ci dimostra che la sostenibilità è vitale per la salute della democrazia. Un sistema economico insostenibile e ingiusto minaccia la giustizia sociale e la stabilità democratica. La crisi climatica e le disuguaglianze economiche non sono solo problemi ambientali, ma sfide che compromettono la nostra coesione sociale. Becchetti ci sfida a riconoscere la democrazia come una conquista quotidiana che richiede il nostro impegno. Proteggere la sostenibilità significa proteggere la democrazia. Questo è un impegno morale e civile che richiede la partecipazione di tutti noi”. Ha dichiarato Ermete Realacci, Presidente Fondazione Symbola e Presidente onorario Legambiente.

Un particolare omaggio in questa edizione va a Vera Slepoj, psicologa e scrittrice e Co-Fondatrice, insieme a Claudio Cutuli del Premio, recentemente scomparsa. Vera Slepoj è stata una figura di rilievo non solo nel mondo della letteratura e della psicologia, ma anche nella promozione di valori di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. Il suo contributo alla fondazione e alla crescita del concorso “Le pagine della terra” è stato inestimabile, e la sua memoria continuerà a ispirare questa iniziativa e tutti coloro che ne fanno parte.

“A un mese e mezzo circa dalla improvvisa scomparsa di Vera Slepoj”, dichiara Claudio Cutuli, “ho deciso di istituire un premio – che sarà consegnato durante la serata finale – in memoria di Vera, donna di grande intelligenza, che con la sua cultura riusciva a spaziare tra diverse tematiche con grande maestranza. La psicoterapeuta Vera Slepoj – conclude Cutuli – ha lasciato “orfani” tutti noi e spero di riuscire, attraverso questo premio in sua memoria, a ricambiare l’amore e l’impegno che lei dedicava nel Premio”

In suo ricordo, viene istituito il Premio Speciale di Stima, Premio Vera Slepoj, in cui saranno riconosciuti l’impegno e la dedizione nella divulgazione dei temi e dei valori legati alla sostenibilità.

Le pagine della terra” non è soltanto un concorso letterario, ma un movimento culturale che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di prendersi cura del pianeta. Attraverso la scrittura, si intende ispirare un cambiamento positivo e duraturo.

Partendo da questo sogno verde e dalla volontà di raccontare la natura e rivelarne i molteplici segreti, nascono le tre opere che hanno conquistato la giuria. Diverse tra loro, ma tutte in grado di catturare ed emozionare, sono le storie scelte dai tre finalisti.

Ecco nel dettaglio i tre libri finalisti e i due libri delle menzioni speciali:

L’INVENTARIO DELLE NUVOLE – Franco Faggiani (Fazi)

1915. Giacomo Cordero abita in Val Maira, con il nonno Girolamo, la madre Lunetta e l’anziana e riservata Desideria. Il ragazzo ha studiato ma gli viene imposto di restare a casa, a Prazzo, dove si vive di taglio del bosco, di piccolo allevamento e agricoltura, e dove gli abitanti delle malghe spesso sopravvivono nella più assoluta miseria. L’Italia è appena entrata in guerra e il vecchio Girolamo, ruvido e determinato capofamiglia, commerciante scaltro e capace, è diventato il fornitore ufficiale di merci per l’esercito. A Giacomo, esonerato dal servizio militare, viene affidata quindi la più delicata delle attività di famiglia, la raccolta dei pels, i capelli, che, accuratamente lavorati durante l’inverno dalle donne del luogo, saranno rivenduti in primavera agli atelier delle grandi città di confine per farne parrucche, ancora molto richieste. Per il commercio dei capelli in Francia, Giacomo si affida a un venditore esperto, Natale Rebaudi, che gli farà da guida confidandogli vecchi segreti riguardanti suo padre. Quando il ragazzo sarà costretto ad affrontare una situazione inattesa e a prendere in mano gli affari di famiglia, tuttavia, il più grande insegnamento gli verrà dal ricordo dei giorni passati da solo in montagna che lo aiuterà ad apprezzare il valore delle piccole cose e la semplicità del vivere quotidiano. Franco Faggiani ricostruisce con straordinaria cura dei dettagli un paesaggio particolare e un mestiere insolito che molti ancora ricordano. Nel romanzo vengono ripercorsi gli itinerari segreti dei raccoglitori di capelli delle valli cuneesi, che, seguendo le vie di questo singolare commercio, scavalcavano le Alpi e arrivavano fino in Francia.

IL FUOCO INVISIBILE – Daniele Rielli (Rizzoli)

Si può raccontare un dramma ecologico e sociale come se fosse un incalzante romanzo a più voci? È quello che fa Daniele Rielli in questo libro in cui, cercando di capire cosa sta uccidendo gli ulivi della sua famiglia, ricostruisce le vicende legate all’arrivo in Puglia di Xylella, un batterio che ha causato la più grave epidemia delle piante al mondo. Tutto inizia a Gallipoli, quando gli ulivi cominciano a seccare e morire in un modo mai visto prima. Si mette in moto un vortice di avvenimenti che prende velocità fino a diventare inarrestabile. L’ulivo è l’albero simbolo della civiltà mediterranea ed è ritenuto immortale, le piazze si riempiono di manifestanti che protestano contro le misure di contenimento e la magistratura mette sotto accusa gli scienziati che hanno scoperto la malattia: è la tempesta perfetta. Oggi almeno 21 milioni di ulivi – tra cui molti alberi secolari e millenari, un patrimonio insostituibile – sono morti, è come se l’intera provincia di Lecce fosse stata bruciata da un gigantesco fuoco invisibile. L’epidemia si muove inesorabile verso Nord e rimane aperta una domanda: come è stato possibile? Daniele Rielli segue questa vicenda sin dall’inizio, per anni parla con gli scienziati che studiano il batterio, incontra i negazionisti che non credono alla malattia, ascolta gli agricoltori e i frantoiani che cercano di salvare le loro aziende, studia i documenti, interroga le persone, percorre migliaia di chilometri dentro un territorio che da paradiso terrestre si sta trasformando in un gigantesco cimitero vegetale, perdendo così la sua identità più profonda. Durante questo lungo viaggio Rielli indaga l’antico legame con gli ulivi della sua famiglia, scopre i segreti dell’industria dell’olio, riflette sugli aspetti più paradossali del nostro rapporto con la natura e sull’enorme potere delle storie.

SENTIERO SELVATICO – Matteo Righetto (Feltrinelli)

Piove da più di un mese a Larzonèi. Nel paesino ai piedi delle Dolomiti bellunesi gli anziani giurano di non aver mai visto cadere dal cielo tanta acqua. E sotto l’acqua si riuniscono il 2 novembre del 1913 per la messa del giorno dei morti. Ci sono tutte le famiglie della zona, anche i Thaler, con la loro unica figlia di sei anni, Katharina. D’improvviso e inspiegabilmente, nel mezzo della liturgia, la bimba sparisce nel nulla. Il paese intero la cerca tra i boschi per tutta la notte, invano. La piccola Tina riappare da sola il giorno dopo, proprio quando finalmente cessa la pioggia. Sta bene, ma non ricorda nulla di quel che le è accaduto, e tra i paesani cominciano a correre strane e malevole voci. Presto per tutti Tina diventa la strìa, la strega che è stata rapita dai morti, che ha conosciuto il diavolo. L’unico rifugio, il luogo dove trova pace e sicurezza, è il monte Pore con i suoi boschi, i torrenti e gli animali selvatici che lo rendono vivo. Tina Thaler è già una leggenda, una vecchia cacciatrice che vive sulla montagna, quando la incontriamo ne “La stanza delle mele”. In queste pagine ci addentriamo nella sua vita, a ritroso nel tempo, fino a scoprire i misteri che la avvolgono e le scelte coraggiose che la portano ad essere la guardiana della natura dolomitica, come uno spirito antico che cammina per prati e vette e che, come gli animali selvatici, si lascia vedere solo se è lei a deciderlo.

GUARIRE LA DEMOCRAZIA – Leonardo Becchetti (Minimum Fax)

Siamo in grado di vincere la sfida climatica? La transizione ecologica è possibile? L’intelligenza artificiale ucciderà il lavoro? Il paradigma economico può essere riformato? Una trasformazione della politica in Italia è attuabile? E i social media alimentano il dibattito o lo avvelenano? Sono tutte domande per le quali non esiste una risposta giusta, se non quella di rimetterci in gioco, di tornare a fare della democrazia non un diritto acquisito, ma una conquista quotidiana. Il sistema economico ha dimostrato nel tempo una straordinaria capacità di creare beni e servizi con benefìci in termini di aumento di aspettative di vita, ma allo stesso modo ha mostrato di essere affetto da tre grosse patologie: la grave insostenibilità ambientale e l’emergenza climatica, la cattiva distribuzione del valore, l’egoismo del modello economico, con impoverimento del senso del vivere. Un sistema sociale ed economico insostenibile, che produce povertà e diseguaglianze sociali minaccia l’essenza stessa della nostra democrazia. Inutile aspettare Godot e invocare sovrani illuminati, mani invisibili o soluzioni dall’alto. La felicità esiste ma è un esercizio faticoso. L’impegno alla partecipazione, alla cittadinanza attiva, alla costruzione di relazioni e comunità è la via da percorrere per ottenere soddisfazione e ricchezza di significato della nostra vita e anche la soluzione a molti dei maggiori problemi odierni. Come dipanando un ideale filo di Arianna, Leonardo Becchetti suggerisce una strada per un nuovo paradigma economico nel quale diventare padroni e non vittime delle incredibili potenzialità dei nostri giorni. 

FARFALLE DI PIETRA – Giulio Maria Geluardi (Fusta editore

I Carabinieri per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare sono gli eredi dell’antico Corpo Forestale dello Stato, un organismo di polizia ambientale invidiato da tutta Europa per la sua competenza ed efficienza. Oggi quegli uomini vestono la divisa da carabiniere ma non hanno tralasciato l’impegno contro il crimine e la dedizione profonda verso la Natura, sempre più minacciata dalla mano dell’uomo ma soprattutto dagli interessi delle ecomafie che con i loro artigli sfregiano e distruggono il patrimonio collettivo dell’intera umanità. Questo romanzo è il primo dedicato alla nuova specialità di polizia ambientale dei Carabinieri e ai loro investigatori. Lino Morandi, luogotenente dei Carabinieri Forestali, è il nuovo comandante della stazione del Parco dei Due Laghi, area protetta geologicamente antichissima, sugli Appennini tra Lucania e Campania. Ha scelto lui questo incarico più rilassante, ma non meno impegnativo sotto il profilo della tutela della Natura, dopo anni di pericolosa guerra contro l’ecomafia, i criminali dell’ambiente che più volte sono stati sul punto di ucciderlo. Ma si sbagliava. Insieme al suo fidato vice, il brigadiere Stefano Ambrosio, Morandi si troverà a indagare sull’inspiegabile suicidio del professor Federico Boitani, entomologo di fama internazionale, trovato penzolante a una trave del suo chalet nel Parco. Una circostanza che non convince i due carabinieri. L’indagine, che ruota attorno a una misteriosa e sconosciuta farfalla che si credeva estinta, porterà Morandi e Ambrosio a scoprire una realtà insospettabile e a scontrarsi nuovamente con mafia, politici corrotti e assassini senza scrupoli, il cui unico interesse è quello del profitto, senza badare alla distruzione della Natura che i due carabinieri Forestali difenderanno a tutti i costi, mettendo a repentaglio la loro stessa vita. 

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