LE OTTANTA INIMITABILI PRIMAVERE DI ANTONIO COPPOLA

Di Laura Caico

Nel giorno del suo compleanno. Il presidente dell’Automobile Club di Napoli Antonio Coppola, napoletano, classe 1944, segno zodiacale Cancro, ha festeggiato le sue ottanta primavere con la presentazione del libro “La cultura della legalità. Ottanta voglia di vivere” organizzata dalla Fondazione Castelcapuano, presieduta dal magistrato Aldo De Chiara, nel Salone dei Busti di Castel Capuano: una ricorrenza fortunata, giacchè la sua stessa carriera in ACI – che dura ininterrottamente da più di 50 anni – è iniziata nel luglio 1970, in coincidenza con il suo compleanno, per proseguire brillantemente nell’assunzione di tutte le cariche più importanti nella compagine nazionale dell’ACI e approdare alla dirigenza della sezione napoletana nel 2011. Di questo, dell’ A.C.I. diventato un cenacolo di grandi discussioni sui temi della legalità e di tanto altro hanno diffusamente parlato non solo i relatori del convegno, abilmente moderato dal vice direttore nazionale della Tgr Rai Antonello Perillo, tra cui il Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il cardinale Crescenzio Sepe, il presidente della Corte d’appello ff Eugenio Forgillo, ma anche magistrati, deputati, consoli, funzionari ACI e giornalisti. Tra questi, il presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale console Gennaro Famiglietti segretario generale del Corpo Diplomatico Consolare Napoli Campania, l’on.Sergio Costa Vicepresidente della Camera dei Deputati, il cronista Vittorio Del Tufo, il già procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, il già Procuratore Generale Luigi Riello, la Presidente Automobile Club Giuseppina Fusco con Gerardo Capozza segretario generale Aci, l’editore Diego Guida, Umberto De Gregorio presidente Eav, Amedeo Manzo presidente Bcc, l’imprenditore Massimo Vernetti – intervenuti per esprimere la propria ammirazione per l’instancabile attività di Coppola a favore della società civile.
Tra gli interventi più stimolanti, quello del presidente della fondazione Castelcapuano Aldo De Chiara che ha lanciato una rivoluzionaria proposta per estinguere il fenomeno dei parcheggiatori abusivi e quello del ministro Piantedosi che, parlando delle automobili, ha detto “ è tornato nella sala cinematografiche il film “L’orgoglio degli Amberson” di Orson Welles in cui l’emergente capitalismo industriale dell’automobile e della metropoli, non viene compreso nella sua sconvolgente portata dalla decadente casta terriera al potere, destinata ad essere soppiantata da una nuova umanità:
le grandi rivoluzioni tecnologiche cambiano la guerra e la pace, paragonabili per l’invasività determinante su usi e costumi all’intelligenza artificiale della nostra contemporaneità. L’automobile è una realtà irrinunciabile ma bisogna
combattere i meccanismi elusivi, portare alla normalità le tariffe assicurative, cancellare il fenomeno compensativo delle targhe di Polonia e Romania, utile a contenere i costi dell’assicurazione soprattutto a Napoli dove si pagano le assicurazioni mediamente più alte: inoltre, si devono adeguare le reti autostradali, dotare gli automobilisti di sistemi elettronici utili per assistenza alla guida e migliorare tutto ciò che attiene alla mobilità stradale”. Al centro della scena, la grande protagonista rimane la lunga e attivissima carriera nell’ACI di Antonio Coppola che – rieletto l’anno scorso – porterà avanti il suo mandato insieme al vicepresidente Paolo Monorchio fino al 2027: un’ulteriore conferma del successo che ha coronato le innumerevoli campagne di sensibilizzazione da lui intraprese sul mondo della mobilità stradale, sulle sue insidie e sui suoi pericoli, attraverso un’impressionante sequenza di pubblicazioni, convegni, tavole rotonde, incontri istituzionali, per cui è stato insignito di numerosi riconoscimenti come Maestro del Lavoro, Cavaliere e Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, Stella di Bronzo, d’Argento e d’Oro al merito sportivo del CONI, l’Award AAA – American Automobile Association, fino a conseguire l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana conferitagli due anni orsono, con proprio decreto, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi.
Nel suo curriculum anche l’attività di giornalista per svariate testate e l’impegno di responsabile delle pubblicazioni nazionali dell’ACI – collana carte e guide turistiche – stradali dal 1998: tra le battaglie – che sembravano impossibili da vincere – condotte all’interno della Commissione Giuridica Italia vanno ricordate quelle sul risarcimento diretto, i processi per omicidio colposo sfociati infine nella definizione giuridica del reato di omicidio stradale, la battaglia per il casco. Fra le sue più recenti iniziative, infatti, c’è la campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale “ ‘A Maronna t’accumpagna…ma chi guida sei tu” patrocinata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Pontefice che – in un memorabile momento della sua visita a Napoli – nel corso di un incontro con centomila giovani alla Rotonda Diaz sul lungomare partenopeo, ha indossato un casco da motociclista per attirare l’attenzione di milioni di telespettatori sull’inderogabile necessità di prevenire gli incidenti attraverso la “mobilità responsabile” e incoraggiare i giovani a difendere la propria vita, evitando comportamenti scorretti e irresponsabili sulla strada.
L’incontro è stato allietato dagli omaggi musicali di Salvatore Misticone attore e tenore e di altri soprani e baritoni che hanno intonato melodie partenopee: visti tra il pubblico, il prefetto Michele Di Bari, il prefetto di Avellino Rossana Riflesso, il questore Maurizio Agricola, il Rettore della Federico II Matteo Lorito, il Procuratore Gino Mastrominico, il direttore del Roma Antonio Sasso, Emilio Alfano, Ezio Tavolarelli, Donatella Solidone Riello.

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