Un pensiero per Fiorella Fabiola: terapie innovative per vincere  la depressione

Ileana Mandile

Roma.  Nuovi indirizzi di rilievo sono emerso  nella settima edizione di “Un pensiero per Fiorella Fabiola”, convegno di sensibilizzazione sulla depressione, al quale hanno preso parte esponenti eccellenti della Salute, della Comunicazione e della Politica. Si sono riuniti e confrontati alla ricerca di dati utili da divulgare, per contribuire ad affrontare questo tremendo male che miete vittime di ogni età.

L’iniziativa porta la firma di Magda Mancuso, conduttrice tv, presentatrice e giornalista ed è stata promossa dall’onorevole Luciano Ciocchetti, vicepresidente Commissione XII Affari Sociali, grazie al quale si è svolta nella Sala Stampa della Camerota dei Deputati.

Si sono confrontati: Pietro Prevete, pres. Commissione regionale campana Psichiatria, dir. Psichiatra e psicoterapeuta 10° livello, giudice esperto Tribunale di Sorveglianza, Napoli, resp. Servizio Antistalking Asl NA 1 Centro; Rosalia Ciorciaro, docente universitaria e specialista in Nutrizione, esperta in fitoterapia, idrologa alimentare; Teresa Lucianelli, giornalista professionista impegnata nel sociale, specializzata in Sociologia della Comunicazione, anche addetto stampa del convegno; Diego Paura, giornalista professionista responsabile della redazione Cultura e Spettacoli del quotidiano “Roma”; Simona Toto, psicologa, psicoterapeuta EMDR; per le Istituzioni, oltre all’on. Ciocchetti, l’on. Gianfranco Di Sarno, avvocato, già deputato della Commissione II Giustizia, Camera dei Deputati. Quale moderatore,  Mimmo Falco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.

Prevete ha fornito un dato di indubbio rilievo, riguardante la TMS, tecnica nuovissima che ha applicato con ottimi risultati: “Oggi guardiamo al futuro delle depressioni con più ottimismo, in quanto studi sempre più avanzati ci permettono di ampliare il nostro armamentario terapeutico. La rTMS (repetetive Transcranial Magnetic Stimulation), nota anche come TMS, rappresenta una nuova tecnica avanzata molto promettente, di stimolazione cerebrale non invasiva, applicabile in alcuni disturbi psichiatrici. Il trattamento utilizza campi magnetici pulsanti per attivare o sopprimere i centri cerebrali associati a una serie di disturbi medici e psichiatrici..”

Lo psichiatra di fama internazionale, ha posto l’accento sulla problematica che attualmente interessa i ragazzi molto più che nelle generazioni passate. Essi hanno assolutamente bisogno di riferimenti precisi che non vengono più dati loro e, senza grande entusiasmo e senza la convinzione di riuscire, vanno alla deriva: il “male oscuro e sottile” s’insinua nella loro realtà ed è un male di vivere abbastanza serio. Cadono nell’uso di sostanze perché danno “risultati” iniziali, per poi pagare inevitabilmente pegno.

Nel suo excursus, Prevete è partito dal 460 a.c., quando il

medico greco Ippocrate, considerato il padre della Medicina per il suo giuramento, descrisse la condizione di melanconia letteralmente dal greco Bile Nera, capace di caratterizzare tutte le angosce, le paure, la tristezza, la rabbia, i deliri e le ossessioni. Un disturbo che affligge una percentuale altissima di persone e interessa almeno una volta nella vita il 20% della popolazione mondiale. Ha evidenziato il ruolo imprescindibile della prevenzione: “garantisce ottimi risultati” per quanto riguarda questo tremendo disturbo che nei casi più gravi porta al rifiuto della vita. A tale proposito, ha citato l’esempio del lavoro svolto dall’Asl Na1 con confortanti risultati, a Capri – negli anni ‘80 capitale dei suicidi nel mondo occidentale con un primato allucinante – prescelta come “destinazione finale” dagli aspiranti suicidi provenienti da ogni dove, affascinati dalla sua struggente bellezza.

“La sede dei sentimenti è il cuore? Qualcuno ha cominciato a pensare al gastrointestinale, la cassa di risonanza di tutte le nostre emozioni. Non a caso, nei secoli, si è sempre trovata una correlazione tra fenomeni psicologici e somatici, a livello gastrointestinale”: Prevete

ha accennato all’interessante argomento sviluppato dalla prof. Rosalia Ciorciaro: la relazione tra i vari stadi dell’umore, dalla felicità alla depressione, con la nutrizione.

Ciorciaro ha esposto in che modo incida una cattiva alimentazione sull’umore.  “L’intestino è deputato all’assorbimento dei nutrienti, e svolge un ruolo in gran parte indipendente dal SNC a cui è collegato. Mediatore di questo rapporto è il microbiota, organo metabolicamente attivo, costituito da più di mille specie tra batteriche e altri microorganismi. Le cellule epiteliali dell’intestino sono in grado di elaborare tutte le molecole per poter sviluppare un adeguato microbiota che sia in uno stato di perfetto equilibrio: eubiosi che si definisce disbiosi, quando esso viene meno. – ha precisato la nutrizionista – Se consideriamo che il 95% della serotonina (ormone della felicità) è prodotto dalle cellule epiteliali e che 80% delle cellule del sistema immunitario risiedono nell’intestino si comprende come uno stato di disbiosi possa essere negativo per l’organismo. Le cellule delle pareti intestinali producono delle sostanze tossiche (lipopolisaccaridi), le cellule dell’epitelio diventano più permeabili e si lasciano attraversare da sostanze tossiche. Una cattiva alimentazione a base soprattutto di grassi saturi e cereali raffinati, spinge il microbiota verso una disbiosi”.

La dott. Simona Toto ha relazionato in merito alla valenza del trattamento della depressione con la terapia EMDR, di sua  privilegiata competenza quale esperta sul campo: “È una tecnica che permette di desensibilizzare i ricordi e i pensieri negativi, riducendo velocemente i sintomi e migliorando significativamente la qualità della vita dei pazienti con depressione, consentendo di sviluppare una visione positiva di loro stessi e delle loro capacità”.

Toto ha parlato oltre che della depressione, anche dell’ideazione suicidaria e del supporto ai familiari di chi non ce l’ha fatta.

Diego Paura, giornalista, ha parlato della divulgazione delle notizie, del ruolo di supporto attivo dei comunicatori e della “necessità di diffondere in merito alla depressione una giusta informazione, che sia frutto di un dialogo costruttivo tra addetti al settore e giornalisti, attuata in maniera sinergica e finalizzata a prevenire efficacemente questo male implacabile, che si sta diffondendo in maniera dilagante e sopprime energie e voglia di vivere”.  

 “Bisogna  favorire un sostegno concreto e propositivo a chi è nel tunnel della depressione e attuare ogni strategia per giungere ad una completa guarigione” – ha sottolineato Paura. 

“Trasmettere la speranza”: Teresa Lucianelli, giornalista impegnata nella divulgazione del convegno di sensibilizzazione, nel suo intervento ha posto l’accento sull’importanza fondamentale quale “salvavita”, di “una comunicazione propositiva efficace, diffusa ad ampio raggio, aggiornata, che deve essere facilmente fruibile, quindi promossa da giornalisti specializzati in materia, in grado di presentare con chiarezza e al tempo stesso obiettività e precisione, le più efficaci terapie innovative”. “Una comunicazione che infonda dunque speranza,  intesa come supporto fondamentale, attivo, continuativo e qualificato ai soggetti di ogni età colpiti dalla depressione, affinché comprendano che è indispensabile entrare in terapia; – ha precisato Teresa Lucianelli – ai loro parenti impegnati in una dura battaglia per la guarigione dei propri familiari; e che sia strumento efficace di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, per abbattere il muro dell’indifferenza, affinché ciascuno riesca a comprendere quanto possa essere determinante il proprio contributo nel coinvolgere i soggetti depressi che, per salvarsi, hanno bisogno di essere sollecitati alla vita”.

Organizzato in collaborazione con l’associazione “La Fiaba di Fio’” – pres. Teresa Zito, vicepres. Paola Guarriello –  l’evento è stato realizzato con il supporto d: “Italo Nuovo Trasporto Viaggiatori”, “Alleria- Trattoria e pizzeria”, “Gas Service srl” e “Balance Milano”.

Riprese in diretta streaming della Tv media partner: “Italia Felix” dell’editore e direttore Raffaele Carlino; fotografo ufficiale: Pino Attanasio.

L’incontro ha offerto un’opportunità davvero preziosa perché concretamente utile, per dibattere, condividere, riflettere e per tracciare una collaborazione fattiva sempre più stretta, tra varie figure professionali di spessore nei settori Salute, Comunicazione e Politica. Come ha auspicato l’ottimo moderatore Mimmo Falco, che si è soffermato sul basilare ruolo della Politica, innanzitutto sui preziosi contributi dell’ on. Gianfranco Di Sarno, che ha portato i saluti introduttivi e ha posto in evidenza la valenza sociale dell’iniziativa, e dell’on. Luciano Ciocchetti, vicepresidente Commissione XII Affari Sociali, autore unitamente ad altri deputati di una importante proposta di legge, già presentata, in merito all’Istituzione del servizio di psicologia di assistenza primaria nell’ambito del SSN, e per tale ragione ha deciso di promuovere il riuscito evento nella Sala Stampa della Camera dei Deputati.

Con la professionalità e l’esperienza che lo contraddistinguono, Mimmo Falco ha posto in evidenza il ruolo principale di Magda Mancuso, che ha dedicato questo progetto alla memoria della sorella gemella, portandolo avanti con grandi energie.

“Fiorella Fabiola ci ha lasciati all’improvviso dieci anni fa. Si è tolta la vita a soli 38 anni, in seguito ad una grave forma di depressione. – ha ricordato Magda Mancuso – Il grande vuoto e quel profondo senso d’impotenza che abbiamo provato noi familiari e subiscono i parenti di tanti soggetti di ogni età che entrano nel tunnel della depressione, mi hanno motivata a raccogliere le forze e a dare una svolta precisa alla mia vita, dedicando questo progetto di sensibilizzazione a mia sorella e a tutte le altre tante vittime del tremendo male silenzioso, che necessitano di un supporto attivo, continuativo e qualificato, finalizzato ad un recupero definitivo”.

La settima edizione di “Un pensiero per Fiorella Fabiola” ha evidenziato la precisa volontà, pienamente condivisa dai partecipanti, di fornire il proprio contributo, affinché la fine prematura delle vittime della depressione e il dolore dei loro familiari, non vadano perduti, ma possano infondere nuove energie ai tanti altri soggetti che si trovano nel tunnel e la sofferenza finirà col portare anche loro alla rinuncia della vita. Per evitarlo, occorrono urgentemente non solo interventi mirati specialistici che il soggetto deve accettare, affidandosi quanto più tempestivamente possibile, ma allo stesso tempo la condivisione del problema da parte di tutta la società, per sollecitare da più parti a reagire chi è nella morsa, prima che ne venga schiacciato. 

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