PRESENTAZIONE DEL LIBRO “STORIE DEL PASSATO, VOCI DEL PRESENTE”
Di Laura Caico
Dieci interessanti “relazioni impossibili”. Il libro “Storie del passato, voci del presente” edito da Graus e presentato presso l’Istituto di Cultura Meridionale a Palazzo Arlotta in via Chiatamone 63, ha rivelato tratti di grande originalità nello stabilire connessioni sentimentali tra donne di ieri e di oggi che s’interfacciano in un immaginario mondo parallelo in cui prevale la necessità delle donne contemporanee di scoprire se stesse indagando nella vita e nelle azioni di protagoniste della storia e della cronaca – di una certa notorietà – in cui compenetrarsi. L’avvocato Gennaro Famiglietti presidente dell’Istituto di Cultura Meridionale, Segretario Generale Corpo Diplomatico Consolare Napoli Campania è stato l’amabile anfitrione dell’evento, introducendo la presentazione del libro e complimentandosi con il vasto pubblico di intenditori, giornalisti e amanti della narrativa che – malgrado le temperature infuocate – non ha voluto mancare all’interessante pomeriggio culturale, ravvivato da un piccolo intermezzo musicale, che chiude la prima parte di eventi dell’anno 2024 dell’Istituto di Cultura Meridionale: il presidente ha ribadito che la sede di Palazzo Arlotta è sempre gratuitamente a disposizione della città e dei cittadini, per ospitare convegni, tavole rotonde, mostre d’arte ed ogni evento culturale di spessore, come fa gloriosamente da un trentennio.
Il giornalista e scrittore Lino Zaccaria ha efficacemente moderato gli interventi delle autrici presenti in sala, dando la parola ad ognuna di esse per dipanare il fil rouge dell’incontro, ovvero la difficoltà femminile di farsi strada nella vita affrontando e superando stereotipi di granitica solidità, refrattari ai cambiamenti: società repressive, carriere negate, discriminazioni che ghettizzano le donne rispetto all’elemento maschile nella società, nel lavoro, nella famiglia sono i baluardi che nel passato – ma anche nel presente – frenano lo slancio produttivo ed espressivo delle donne. Vi sono nel libro personaggi femminili che hanno precorso i tempi, che si sono ribellate alle convenzioni che le avrebbero volute solo come pedine di una scacchiera, elemento per scambi di potere fra dinastie regnanti, dedite alla cura della casa e dei figli, come ha ben illustrato Ilaria Perrelli presidente della Consulta regionale per la condizione della donna nella sua breve introduzione, nonché nella prefazione del libro. Ogni autrice ha scelto un personaggio femminile di riferimento, simbolo della lotta per la libertà, per l’affermazione delle individualità femminili che hanno pieno titolo per poter emergere in ogni settore dello scibile umano. Tutte si sono rivolte a un modello muliebre in cui poter rintracciare elementi inerenti al proprio carattere, alla personale ricerca interiore: ecco, quindi, Elvira Donnarumma per Antonietta Sorrentino, Matilde Serao per Michela Mortella, Maria Teresa Borbone d’Asburgo Teschen per Laura Varriale, Giovanna La pazza per Assunta Ferrante, Raffaella Carrà per Magda Mancuso, Frida Khalo per Milena Setola, Jane Austen per Stefania Starace, tutte le donne per la psicoterapeuta Manuela Morra che – chiudendo con l’editore Piero Graus la presentazione – ha incitato le donne a non arrendersi mai, ad affrontare le sfide per emergere, a cercare con fiducia e coraggio di crearsi un destino migliore, ad affermare il proprio diritto alla felicità.