A Napoli, venerdì 24 maggio 2024, nel Teatro San Ferdinando gremito, al limite della capienza, in tutti i settori, platea, galleria di primo e secondo piano, è andata in scena la prima rappresentazione della commedia musicale “Oh, che ragazza fortunata!” che sarà replicata, nello stesso teatro, sabato 25 maggio alle ore 18:00. 

La cura del progetto e la drammaturgia sono di Maurizio Braucci da un’idea di Roberta Carlotto.

Nelle note della compagnia si legge: << È un testo matto, come le bombe che fanno piroette e poi ritornano nei loro bombardieri a sognare, è un testo farsa come i missili che non partono perché hanno appuntamento col barbiere, un testo nobile come tutte quelle persone che pensano che la guerra è una perdita di tempo e di risorse [umane] che manda il mondo a rotoli nell’universo e che invece la vita va vissuta tutti insieme in armonia >>.

Il ripudio della guerra, quindi, è il tema centrale che viene affrontato con leggerezza ma non con superficialità o banalità. La commedia è adatta a tutti, specialmente ai bambini, infatti lo ha dimostrato l’eterogeneo pubblico (eterogeneo per età, dal nonno al nipotino) accorso ad assistere allo spettacolo. Come eterogeneo è anche il numerosissimo cast di attori, formato da bambini, preadolescenti, adolescenti e giovani adulti.

Si tratta di una commedia nella commedia, in quanto gli attori interpretano il ruolo di attori inizialmente “allo sbando” per l’assenza di un copione, ma poi tutto si risolverà per il meglio e metteranno in scena la loro commedia musicale avente per protagonista una adolescente, Clara Soave (il nome del personaggio) che cercherà di salvare dei bambini dalla guerra. La protagonista si ritroverà ad affrontare un viaggio insieme a dei bambini visitando dei luoghi assurdi. La commedia, sotto alcuni aspetti, si colloca a metà tra “Le avventure di Pinocchio e “Alice nel paese delle meraviglie”.

Durante lo spettacolo non sono mancati applausi a scena aperta per la bravura dei giovani attori, risate per battute esilaranti ed un lungo applauso quando è stato nominato il nome di Marcello Turitto, attore della compagnia scomparso a cui è stata dedicata la rappresentazione.

Lo spettacolo è prodotto da Teatro di Napoli – Teatro Nazionale in collaborazione con l’Associazione Arrevuoto che si occupa della relazione tra teatro e pedagogia attraverso la creazione di laboratori con spettacoli finali, mettendo in relazione giovani provenienti da tutti i quartieri di Napoli in modo da contrastare i pericoli di alcune zone considerate a rischio.

La rappresentazione è svolta con: Associazione Chi rom…e chi no, Les Ètoiles de Jamaa EI Fna di La Fondation Alì Zaoua – Marocco, Istituto Comprensivo Casanova Costantinopoli, Istituto Comprensivo Madonna Assunta, Centro Educativo Stelle sulla Terra, L’ Orsa Maggiore Cooperativa sociale e con il contributo della Comunità Evangelica Luterana di Napoli.

Sara Buccaro 

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