All’Auditorium della Rai di Napoli conferita la cittadinanza onoraria a Giovanni Minoli.
di Ezio Micillo
Giovanni Minoli è cittadino onorario di Napoli. Oggi 11 aprile nell’auditorium della Rai di via Guglielmo Marconi, il sindaco Gaetano Manfredi ha conferito la cittadinanza onoraria all’ex direttore di Rai3 per il contributo che ha dato alla città di Napoli e che continua a farlo anche al di fuori della nostra nazione.
Era il 1996 quando i vertici della Rai chiesero a Minoli di inventare un’idea che potesse rilanciare la sede campana della Rai, con un bilancio pessimo,e tenere in vita la stessa struttura. E Giovanni Minoli fu tempestivo a suggerire la realizzazione di una serie televisiva, girata espressamente nelle strade della città, che potesse trasferire le emozioni di vivere in mezzo alla gente comune, che potesse esaltare le sfumature ed i contrasti che ci sono nella realtà della città di Napoli. Nasce così la soap opera ”Un posto al sole”, un format voluto a tutti i costi dal Minoli, divenuto un successo che conquista subito le simpatie dei telespettatori fino a diventare una delle serie più viste in Italia. Questi i numeri del grande successo: 6.445 episodi prodotti (dal 21 ottobre 1996), un girato pari a 1500 film, 8,3 di share medio su Rai3 con due milioni di spettatori.
….”’Un legame, quello di Minoli, con la città di Napoli che merita un riconoscimento”, queste le dichiarazioni del sindaco Manfredi, ”la forza e la tenacia dell’ex direttore di Rai3 per aver preteso la realizzazione della fiction nella nostra città sono state un formidabile strumento di creazione e professionalità, di lavoro e di economia per una Napoli che oggi è diventata una capitale culturale”.
La Laudatio è stata affidata a Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale che lo descrive come ‘uno sciamano’. Minoli, quasi imbarazzato, esprime parole di ringraziamento “ma lo sciamano è lui. Vedrete come guiderà questa istituzione di pace tra culture e religioni”.
“Io stavo studiando da tempo la lunga serialità”, le parole di Minoli, ”un grande romanzo popolare, non una soap opera. Insieme professori universitari, ricercatori del Censis, giornalisti per dare le linee guida per gli sceneggiatori, chiesi il radicamento sociale. E così il centro produzione Rai fu salvato, anche se avevamo tutti contro e ci sentivamo come nel Far West. In seguito, dopo quel genio della Sellerio che permise la realizzazione della fiction, mi aiutò un’altra donna, Letizia Moratti. Bassolino all’inizio non capì che questa era una fabbrica, non di automobili, ma di creatività e intelligenza“.
La cittadinanza onoraria, per l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, “è un riconoscimento del profondo apprezzamento per il suo lavoro, che va oltre i successi televisivi, per toccare le vite di persone, scoprire e promuovere talenti, narrare storie che rispecchiano la società in tutte le sue forme”. Tra i presenti in sala, oltre ai tanti vip e personaggi televisivi tra cui Massimo Giletti, anche la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, il procuratore di Napoli Nicola Gratteri, Dario Franceschini e Marianna Madia. Sul palco una delegazione degli attori veterani di ‘Un posto al sole’ che hanno ringraziato Giovanni Minoli per la sua genialità e riabilitato nel tifo calcistico napoletano nonostante tifoso della juventus.
La cerimonia si è conclusa con la sottoscrizione, del Minoli e del sindaco Manfredi, di accettazione della cittadinanza onoraria e consegna di targhe e pergamene.
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