QUARTO, DI SCENA NAPOLETANITÀ

E NAPOLETANISMI 

ATTESO SPETTACOLO IL 2 GENNAIO: BRANI DI EDUARDO, VIVIANI, SCARPETTA E SORRENTINO NELLA SPLENDIDA CORNICE DELLA CHIESA DI SANTA MARIA NOS A SCANDALIS

Teresa Lucianelli

QUARTO –  “Anime di Napoli”, ben collaudato spettacolo di e con Nio Lauro, e con Olimpia La Padula e Gianluca Coppola, al sax Pepito, per la regia di Salvatore Piedimonte, andrà di scena il 2 gennaio alle ore 19.30 nella chiesa di Santa Maria nos a scandalis. 

“Anime di Napoli” vuole essere un percorso di conoscenza ed approfondimento artistico tra i più espressivi e  talentosi esponenti della Napoletanità, quali Eduardo de Filippo, Raffaele Viviani, Eduardo Scarpetta, fino a giungere al contemporaneo Paolo Sorrentino con i brani tratti dai suoi successi sul grande schermo. Sono “le mille e più anime di Napoli” che Nio Lauro, insieme a Olimpia La Padula e Gianluca Coppola, propongono con appropriata sensibilità in un coinvolgente spettacolo. In esso si alternano selezionati momenti appunto di “napoletanità” e significativi “napoletanismi” come citato nel sottotitolo, tutti di spiccato valore e sicuramente rappresentativi.

Lo spettacolo, molto atteso, si presenta come un percorso tra i grandi autori napoletani e non, che  diffondono originalmente, grazie al proprio indubbio talento, arte e cultura di Napoli nei cinque Continenti e rientra nella rassegna “Quarto, in viaggio per la legalità” –  nella prima parte dal titolo “La magia del Natale”, in calendario fino al 6 gennaio – che include tanti altri interessanti eventi, anche ludici e gastronomici, fino a 14 settembre 2024. 

Precisa l’autore: “definire la napoletanità può essere una sfida affascinante e avvincente”.

 “Napoli, come un incantesimo, da ascoltare e vivere, è un luogo magico in cui il sogno e la realtà si intrecciano con maestria” e sembra che sia “una mano divina a orchestrare questa danza unica”. “Tale commistione crea uno stile di vita distintivo, universalmente riconosciuto e ammirato. Il popolo napoletano, unico nel suo genere, è rinomato non solo in patria ma è un esempio per il mondo, resistendo al dilagante consumismo.  – si legge nelle note di regia – Qui, l’amore per le cose semplici, l’amicizia e i contatti umani prevalgono”.  “I piaceri della vita sono fatti per essere condivisi”.

“La napoletanità abbraccia un vasto panorama di caratteristiche culturali, sociali, storiche e artistiche. È un’identità collettiva che si esprime attraverso la lingua, la musica, la cucina, l’arte e la religione. I napoletanismi, come perle linguistiche, includono espressioni del dialetto napoletano, diventato lingua universale, frasi fatte, modi di dire e parole straniere adattate alla pronuncia napoletana, tessendo un ricco tessuto di tradizioni”. 

“Anime di Napoli” nasce con l’obiettivo di “narrare tutto ciò attraverso le parole e le canzoni di grandi figure del passato e del presente. Con attori e musicisti in scena, rivivono personaggi a tratti simpatici, a tratti grotteschi, pirandelliani, ‘eduardiani’”.

Lo spettatore si ritrova immerso piacevolmente in una dimensione senza tempo definito, nella quale convergono testimonianze di varie epoche “in un caleidoscopio di colori che disegna la magia della città più bella e misteriosa del mondo”… proprio come per magia. 

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