Lavoro domestico; grazie al click day del 4 dicembre in arrivo nelle casse dello Stato 16 milioni
di contributi fiscali e previdenziali
È in arrivo il click day, procedura grazie alla quale i datori di lavoro domestico che vogliono assumere un
collaboratore familiare che necessita di un permesso di soggiorno potranno farlo.
Tutto questo grazie al nuovo Decreto Flussi, non solo amplia il numero di ingressi previsti, ma prevede anche
una quota degli ingressi riservata a lavoratori non comunitari nel settore domestico.
Infatti lo scheda del decreto 1 riporta come sia consentito l’ingresso a “lavoratori subordinati non stagionali
nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria: 9.500 unità nel 2023, 9.500 unità nel 2024 e 9.500
unità nel 2025”.
In base alle ultime circolari ministeriali la retribuzione del nuovo lavoratore non potrà essere inferiore al
minimo previsto per l’assegno sociale (503,27 euro mensili), su queste premesse del V Rapporto annuale
sul lavoro domestici dell’Associazione DOMINA, che quantifica le potenziali entrate per le casse
dello Stato saranno pari a 16 milioni.
Considerando i 9.500 lavoratori domestici e, mantenendo un approccio prudenziale, viene ipotizzato che i
loro redditi si distribuiscano solo nelle prime tre classi di reddito possibili (6-10 mila; 10-15 mila; 15-25
mila).
Per ogni classe viene individuato il reddito medio in relazione al quale viene calcolato l’IRPEF e le relative
addizionali. Il valore medio è poi moltiplicato per la numerosità di lavoratori di ogni classe, ottenendo il
gettito IRPEF e le addizionali IRPEF totali pari a 4,2 milioni di euro.
A queste entrate vanno aggiunte quelle derivanti dai contributi assistenziali e previdenziali, calcolati in base
ai dati INPS sui contributi versati per il lavoro domestico. Arrivando così a stimare 15,9 milioni di contributi
assistenziali e previdenziali.
Stima delle entrate fiscali annue del nuovo Decreto Flussi, valori in milioni di euro
NUOVO DECRETO FLUSSI
STIMA IRPEF E
ADDIZIONALI
LOCALI
CONTRIBUTI
ASSISTENZIALI E
PREVIDENZIALI
ENTRATE
FISCALI
TOTALI
ENTRATE FISCALI
AL NETTO DEGLI
EFFETTI INDIRETTI
9.500 4,2 15,9 20,1 16,2
Elaborazione Osservatorio DOMINA su dati INPS e ISTAT
1 http://documenti.camera.it/apps/nuovosito/attigoverno/Schedalavori/getTesto.ashx?file=0054.pdf&leg=XIX#pagemode=none
DOMINA – Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico
Viale Pasteur 77 – 00144 Roma Tel. 06 50797673
per info: avv. Massimo De Luca 328 5695515 (Direttore Osservatorio)
osservatorio@associazionedomina.it
Sommando gettito IRPEF ed entrate contributive, si può stimare un gettito complessivo per le casse dello
Stato pari a 20,1 milioni di euro.
A questo importo vanno però sottratti gli effetti indiretti legati alla componente deducibile IRPEF del datore
di lavoro ed al trattamento integrativo per il lavoratore domestico, per cui lo Stato dovrebbe “restituire” circa
3,9 milioni, riducendo il saldo delle entrate fiscali totali ad 16,2 milioni di euro.
Questo è l’impatto fiscale del primo anno del Decreto Flussi, ma la programmazione riguarda tre anni e di
conseguenza l’impatto fiscale crescerebbe di anno in anno, arrivando all’ultimo anno con l’ingresso totale di
28.500 addetti all’assistenza ad un introito complessivo tolti gli effetti indiretti di 48,6 milioni di euro.
I datori di lavoro domestico
Chi sono i datori di lavoro domestici interessati alla nuova procedura? Secondo i dati INPS forniti in esclusiva
per l’Osservatorio DOMINA per il V Rapporto 2023, i datori di lavoro nel 2022 sono 977.929. Nella maggior
parte dei casi hanno più di 60 anni ed è elevata la percentuale di chi supera gli 80 anni d’età (36%). Si
registra una prevalenza di datori di lavoro di genere femminile (56,7%). Sono pochi i datori di lavoro
stranieri, infatti nel 93,8% dei casi si tratta di datori di lavoro italiani.
Elaborazione Osservatorio DOMINA su fornitura personalizzata INPS
DOMINA – Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico
Viale Pasteur 77 – 00144 Roma Tel. 06 50797673
per info: avv. Massimo De Luca 328 5695515 (Direttore Osservatorio)
osservatorio@associazionedomina.it
In 8 regioni risiedono oltre il 77% dei datori di lavoro domestico; la Lombardia è la regione con la maggiore
presenza (19%), subito seguita dal Lazio (16,3%).
Commenta Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale DOMINA “E’ in arrivo il click day per questo è
fondamentale informare le famiglie. I nuovi lavoratori dovranno avere una retribuzione minima non inferiore
all’assegno sociale e grazie a questo le entrate fiscali previste nel primo anno saranno di quasi 16 milioni. Il
lavoro regolare in ambito domestico è un beneficio anche per le casse dello Stato, ma va sostenuto ed
incentivato con sgravi per le famiglie datoriali.”.