Via Foria 185 Napoli l’inizio di una nuova storia per Teresa Iorio.

Teresa Iorio vince ancora. Questa volta realizzando il suo sogno più ambito: una nuova, moderna e signorile pizzeria in via Foria nel suo storico quartiere. Pizzeria inaugurata l’altra sera con grande successo partecipativo. Una serata che rimarrà nella storia come la prima vittoria di Teresa al campionato mondiale del pizzajuolo Trofeo Caputo nel 2015, prima ed unica vera donna campionessa del mondo per la pizza STG. 

Teresa, la pizzaiola napoletana più famosa in Italia ed all’estero, meritatamente, semina successi per la sua professione e per la sua innata umiltà che la contraddistingue. 

Come il mitico RE Mida trasformava in oro tutto ciò che toccata Teresa con il suo lavoro, l’amore per lo stesso, trasforma tutto in momenti preziosi coronati da riconoscimenti autorevoli e da vittorie esclusive.

Solo una pizzaiola come Teresa può permettersi passi da gigante perché gigantesca è la sua storia umana e professionale gigantesca la sua semplicità, la sua umiltà, il suo coraggio, la sua alta e sensibile umanità tramandatale dai suoi cari ed amati genitori.

Appena giunta nei pressi del nuovo locale per il rituale taglio del nastro, la forte commozione e la delicata sensibilità la travolgono in un pianto che accomuna tutti i presenti. 

L’abbraccio fraterno e significativo di Assunta Pacifico, la mitica figlia d”o marenare, avendo le due amiche lo stesso percorso professionale, le stesse ansie, le stesse aspirazioni, ha portato conforto e tranquillità nel cuore di Teresa. La serata ha avuto inizio nel clamore e nella stupenda ovazione dei presenti i quali inneggiavano il nome della campionessa in un afflato di immensa ammirazione ed affetto-

Confesso che anche io ero commosso quanto e forse più di Teresa. E non poteva essere altrimenti, (nel constatare quella innumerevole partecipazione, via Foria in subbuglio in entrambi i lati, la fila per salutare Teresa e per visitare il nuovo locale si prolungava fino all’orto botanico, era uno spettacolo da fiaba, che affascinava come in poche inaugurazioni.)

Ho sempre augurato a Teresa, i successi che la sua persona ed il suo lavoro meritavano, e quando li ha ottenuti, li ho vissuti in prima persona. Lei, mi ha reso sempre partecipe di ogni cosa, di ogni iniziativa o idea e ne discutevamo insieme. Persona umile, semplice sincera, caritatevole, insieme abbiamo portato pizze ai bisognosi, partecipato ad eventi benefici, sempre con l’entusiasmo e la gioia di poter fare qualcosa per gli altri.

Teresa è rimasta sempre sé stessa. Parlare di questa donna-personaggio non è facile, oltre per le tante attività umane e professionali intraprese, soprattutto perché lei non ama esternare i suoi premi ed i riconoscimenti ricevuti, lei sottolinea semplicemente che si sente felice quando i suoi avventori gioiscono dopo aver gustato i suoi pranzi tradizionali o la sua pizza.

Io nel 2017 dopo la sua vittoria a campionessa del mondo per la pizza fritta, provai a sintetizzare e a descrivere la sua persona nella mia poesia: “‘A Campiunessa” che in omaggio a Teresa riporto.

‘A Campiunessa

Già ‘a piccerelle steve ‘ncopp’’a nù bancone

Cù ‘e manelle pittate ‘e farine, ‘e panne

Prufumate ‘e nà pizza Margherita.

Chest’’e Teresa Iorio ‘a Campiunessa ‘e vita ‘e

prufessione.

S’e realizzate cù passione,

dolori, gioie ‘e sacrifici per se stessa e per

omaggiare i propri genitori, ai quali dedica ogni istante del suo duro lavoro.

Oramai conosciuta ed ammirata in tutto il mondo non dimentica le origini.

Nun s’è muntate ‘a cape, comm’’a cierte, che se songhe ‘mbriacate e nun capiscene cchiù niente.

Non ama parlar di premi e riconoscimenti perché il premio più ambito sono i suoi clienti i quali l’amano, l’applaudono e ritornano da lei sempre più contenti.

Pà pizza fritta lei è si rinomata pecchè oltre chè bbone cu chesta ha vinte n’atu campionate ‘e Femmene ‘e Fritte l’ha chiammate.

N’atu premio, quello più personale, l’ha vinte cu Pignataro il celebre Luciano giornalista innamorato dà frittate ‘e maccarune, ccà quanne a ffà Teresa se ferme ‘o tiempe pecchè chella frittate è n’à vera cannunate, Jsse ne parle sempe ‘e assaje ‘e nun s’à scorde maje!

Teresa Cara, tu si pe nuije nu premio cà ‘a vita cià regalate pe ce ffà felice ‘a tuttu quante quanne sentennete ‘e parlà  ce miette ‘ncuolle l’emozione d’’o campà!

Ma soprattutto, quande ‘mpaste ‘a farine ‘e a dint’’o furne tire nà bella pizza Margherita della quale si riggine laureata, ‘e addò ‘a dinte ce stà Ll’anema ‘o core, insomma… ’a vita toije!

‘E mangiannele ce faije scorrere dint’’e vvene tutte ll’ammore  per il tuo lavoro.

Ad Majora cara Teresa per questo tuo nuovo passo umano ma enorme per il mondo pizza.

Presenti alla serata: Valentina Stella che ha allietato i presenti con alcuni brani del suo vasto repertorio ed in un singolare show in compagnia di Teresa. 

Antimo e Carmine Caputo, del Mulino omonimo, Sergio Miccù presidente APN, Il giornalista Vincenzo Pagano, Il giornalista Franco Capasso, per la sua rubrica televisiva Eccoci… qua. Rosario Lopa, portavoce della consulta nazionale del turismo e dell’agricoltura, Franco Manna Presidente della Sebeto, Clelia Martino, Marilena Miccù, Assunta Pacifico, Ernesto Fico, Ciro Poppella, Vincenzo Capuano, Vincenzo e Francesco Pignalosa, I fratelli Giustiniani, della pizzeria Capatosta, Giacomo Andolfi direttore del locale, Peppe Montella e famiglia, Maria Rosaria Sarracino, Musica e Musica di Manuela D’Aria e Antonello Dangiò per il piano bar della serata. 

Gennaro D’Aria

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