BMTA, le Città Messapiche nella RETE DEI MUSEI DI PUGLIA
Far rivivere la vecchia Dodecapoli delle Città Messapiche del Salento attraverso la rete dei musei della Puglia. L’obiettivo è attrarre viaggiatori colti e raffinati tutto l’anno e rilanciare nel Mezzogiorno il ruolo della cultura. E’ la risposta che viene da Paestum in occasione della Borsa mediterranea del turismo archeologico che ha visto protagoniste le città di Cavallino, Mesagne, Muro Leccese, Poggiardo e Torchiarolo che hanno unito le forze per presentare i loro gioielli del passato costruendo un itinerario turistico unico. L’idea è firmata dalla rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge, diretta da Carmen Mancarella e resa concreta a Paestum dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.
Un’iniziativa che ha avuto il plauso dall’assessore al turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane che ha apprezzato il progetto dei sindaci di mettersi insieme per costruire un itinerario turistico, quanto mai ricco di risorse e di offerte, puntando su cultura e archeologia per essere sempre più attrattivi in un mercato, quello del turismo, che compete con grandi destinazioni e grandi mete e che non fa sconti a nessuno.
La parola d’ordine è Welfare Culturale e Turistico, facendo tesoro della raccomandazione dell’OMS, l’Organizzazione mondiale della Sanità, che sottolinea come la fruizione dell’offerta culturale fa parte del benessere della persona. Attualmente hanno aderito alla Rete dei Musei di Puglia ben 142 musei, che costituiscono tre poli Biblio Museali: AltApulia, Bari Città metropolitana e Salento (Lecce, Brindisi e Taranto).
Fanno parte della Rete dei Musei di Puglia, quelli delle Città Messapiche che hanno presentato alla Bmta un itinerario quanto mai ricco e affascinante, pieno di proposte innovative.
ARCHEOLOGIA COINCIDE CON INNOVAZIONE, LA BATTAGLIA DI ROMA IN 3D A MURO LECCESE
Come ha spiegato il sindaco di Muro Leccese, Antonio Lorenzo Donno, si punta “far rivivere la battaglia contro i Romani in 3D e tutto il sito archeologico offrirà emozioni uniche in full immersion. Sembrerà di vivere nella città messapica, arrivando persino a “camminare” sulle mura. Nella nostra cittadina abbiamo tanto da far vedere e far vivere. E siccome sono le storie ad appassionare, noi puntiamo a raccontare UNA STORIA: la vita dei Messapi come anche la MURO MEDIEOVALE e le sue bellissime chiese, che proprio in piazza, si trovano l’una di fronte all’altra. Intorno all’itinerario archeologico ci sono beni culturali di pregevole bellezza come la Cripta di Santa Marina con i suoi affreschi, il frantoio ipogeo”.
IL SISTEMA MUSEALE DI POGGIARDO E VASTE
Il sindaco di Poggiardo, Antonio Ciriolo, ha osservato che “su appena 6mila abitanti, abbiamo una straordinaria concentrazione di musei e beni culturali. Li abbiamo messi a sistema, offrendo visite guidate grazie a guide esperte. Crediamo moltissimo nella necessità di fare rete sia aderendo alla RETE DEI MUSEI della REGIONE PUGLIA, sia alla RETE DELLE CITTA’ Messapiche. Il nostro augurio è che Paestum sia il punto di partenza per proporre un itinerario ricco e quanto mai affascinante. Poggiardo punta non solo ai siti archeologici di età messapica, ma anche al Museo degli Affreschi della Cripta di Santa Maria degli Angeli, alla cripta dei Santi Stefani, le tracce della Chiesa Paleocristiana e presenta anche un ricco itinerario legato al turismo religioso”.
MESAGNE, CAPITALE CULTURA PUGLIA 2020-23 LUNGO LA VIA APPIA
A Mesagne, innovativa Capitale della Cultura di Puglia, Museo e monumenti si presentano accessibili a tutti, incluse le persone non vedenti. «Abbiamo reso fruibile tutto il centro storico alle persone non vedenti, che avvicinandosi ai monumenti troveranno iscrizioni in braille e la possibilità di scaricare le audio-guide su smartphone. Inoltre con il progetto “Touch the History” – annuncia con un pizzico di giusto orgoglio il sindaco della città, Antonio Matarrelli – le persone non vedenti possono toccare la riproduzione fedele di alcuni pregiati reperti archeologici e vivere un’emozionante esperienza all’interno del “Mater”, Museo Archeologico del Territorio “Ugo Granafei”. Ma chi non ha mai sognato di toccare un reperto archeologico? Possiamo ben dire che il progetto è aperto a tutti».
Mesagne, intanto, brinda ad un eccezionale ritrovamento: il tracciato della via Appia all’interno del sito archeologico di Muro Tenente, che candida, di fatto, la città a divenire Sito Unesco lungo la Regina delle Vie. « Gli ispettori sono già stati qui», ha annunciato Mimmo Stella, consulente comunale per la valorizzazione, promozione e tutela del Centro storico, aree archeologiche, beni monumentali e museali. Sono rimasti meravigliati dalla bellezza dei siti archeologici incastonati, praticamente nel cuore del centro storico e anche dal modo in cui gli abitanti curano i beni monumentali e le vie della città”. Un modello per tutti è via Azzollino, detta anche la strada longa, abbellita continuamente dai suoi abitanti con fioriere, tanto da essere stati premiati.
Ma spostiamoci ora nel Parco Archeologico di Muro Tenente, dove sono state condotte campagne di scavo a cura del professore olandese Gert Burgers: premiante l’idea di ospitare serate teatrali all’aperto, mentre è possibile scoprire il tracciato delle case e le misteriose mura dove gli abitanti, presi da un attacco di terrore, addossarono i lastroni delle tombe per rafforzarne le difese. Mesagne aspetta solo voi.
TORCHIAROLO, L’ANTICA VALESIO E’ TAPPA EUROPEA DELLA VIA FRANCIGENA
23 chilometri da Brindisi, 263 da Monte Sant’Angelo, 553 da Loreto… 570 da Roma…2.237 da Canterbury… E’ tappa ufficiale della via Francigena l’antica Valesio, nel territorio di Torchiarolo. La via costeggia il suggestivo complesso delle Terme romane e sorge tra immense distese di vigneti e macchia mediterranea. Sono arrivati pellegrini da ogni parte d’Italia e d’Europa che vengono ospitati nella casa del pellegrino, nel cuore del centro storico. Inoltre a loro viene concesso il timbro ufficiale della tappa.
La proposta archeologica si sposa con la bellezza delle marine, oggetto di interventi di riqualificazione urbanistica. “Il mio sogno”, dice il sindaco Elio Ciccarese, “è di valorizzare sempre di più l’importante sito archeologico di Valesio e le marine. Abbiamo ben otto chilometri di costa: Torre San Gennaro, Lido Presepe, località Cipolla e Lendinuso. Grazie ad una serie di progetti che ci sono stati finanziati per un valore di cinque milioni, che ci sono stati finanziati abbiamo cfreato un grande e spazioso lungomare con percorso pedonale, piste ciclabili e arredi urbani per rendere quanto mai gradevole il soggiorno nelle nostre marine”.
CAVALLINO, BUON COMPLEANNO MUSEO DIFFUSO
Si accinge a festeggiare i suoi primi venti anni di vita il Museo Diffuso di Cavallino che valorizza l’antica città messapica, vasta un tempo ben 70 ettari. Qui si leggono le fondamenta delle case messapiche, le imponenti mura, il tracciato della grande via che attraversava la città, cisterne e pozzi, necropoli. Il Balcone sulla Storia permette di avere una visione d’insieme. E nel Parco sorgono i guerrieri in ferro battuto creati dallo scultore Zilli (oggi trasferiti in via Lecce) e l’albero delle Esperidi che si rifà al mito dei pomi d’oro. I reperti più pregiati, rinvenuti nel sito archeoligico sin dalle prime campagne di scavo, sono custoditi nel Museo Sigismondo Castromediano di Lecce. E si deve proprio a lui Sigismondo Castromediano originario di Cavallino e appassionato di archeologia la nascita del grande museo. Non a caso Cavallino ospita la scuola di specializzazione in archeologia dell’Università del Salento e i laboratori di archeologia.
I MESSAPI, IL POPOLO DEI DUE MARI
A bagnare una terra splendida come il Salento sono i due mari lo Jonio e l’Adriatico, mari di incontri e culture che hanno dato il nome ai Messapi (gli abitanti della Terra in Mezzo ai Due Mari). E così nel nostro itinerario non poteva mancare per concludere in bellezza il mare. Presentato dalla Bcc di Leverano, tra le banche più solide e affidabili d’Italia, sempre attenta alle esigenze e alla promozione del territorio, eccoci infine a Porto Cesareo visto, stavolta in chiave archeologica. Dai suoi fondali, dove navigavano navi, greche, romane, egiziane… è emerso il secondo esemplare custodito in Italia, del Dio Thot, il dio egizio della sapienza e della morte, che si può ammirare nel Museo Archeologico Marta di Taranto. Una sua riproduzione fedele si trova nella Torre di Torre Chianca, che racconta un mare di incontri e culture nella culla del Mediterraneo.
Eduardo Cagnazzi