ADDIO A MAIONE, GENTILUOMO D’ALTRI TEMPI
Di Laura Caico
Uno sguardo franco e diretto, una mente brillante, un sorriso gentile. Questa è l’immagine che tutti conserveremo nel cuore di Sergio Maione, affascinante gentiluomo d’altri tempi, un signore come non se ne fanno più: napoletano, classe 1947, segno zodiacale Toro, il patron del Gran Hotel Vesuvio aveva festeggiato l’anno scorso i felici cinquant’anni di matrimonio con la moglie Letizia Bucalo, unione da cui sono nati i figli Massimo amministratore delegato del Gruppo Prestige e Roberta rinomato soprano ed event planner di Sistema Congressi. Un male che non perdona l’ha portato via a 76 anni, chiudendo per sempre una delle più belle ed entusiasmanti pagine dell’imprenditoria napoletana, una fantastica avventura che l’ha visto protagonista e leader di numerose aziende nel mondo dell’industria cinematografica e alberghiera: dopo la Laurea in Giurisprudenza conseguita presso l’Università Federico II di Napoli, divenuto Procuratore Legale iscritto all’albo degli Avvocati e dei Procuratori di Napoli, il giovane Sergio è stato via via vice presidente dell’Anec Agis campana, presidente dell’Ente per la Valorizzazione Artistica di Positano e, per lunghi anni, consigliere di amministrazione del Teatro San Carlo. Dal 2011 al 2014 è stato vicepresidente vicario dell’Unione Industriali di Napoli: un percorso articolato e non scevro da incognite che l’ha visto sempre pronto ad affrontare nuove sfide …e a vincerle! Infatti, parallelamente alla professione, il suo ingresso nelle aziende di famiglia impegnate nell’industria chimica (producevano articoli a base di cera e detergenti, nell’area industriale napoletana di San Giovanni a Teduccio) e proprietarie dell’Hotel Majestic di Napoli, dell’Hotel Royal di Positano e della Società Edilizia Napoletana SpA ha portato nuove idee e linfa vitale, decretandone l’inarrestabile evoluzione. I suoi interessi spaziavano in vari ambiti professionali che l’hanno visto man mano assumere incarichi sempre più prestigiosi fino a raggiungere i vertici di presidente e amministratore delegato e di Cavaliere del Lavoro. Come si legge nel fantastico volume “Grand Hotel Vesuvio Napoli 1882-2022” di Annunziata Berrino in cui si celebrano i 140 anni di attività del favoloso hotel sul lungomare più bello del mondo “I Maione erano titolari di un’industria chimica: la loro attività imprenditoriale vantava un eccezionale continuità. Fondata nel 1880 l’impresa Maione aveva superato la crisi del primo conflitto mondiale assicurandosi forniture per l’esercito e, tra le due guerre, era stata in grado di esportare in Egitto in Palestina e nei possedimenti italiani in Africa orientale. Sergio era erede di una famiglia di industriali da parte paterna e di commercianti di tessuti di alta moda da parte materna: dal secondo dopoguerra la famiglia Maione aveva diversificato i propri investimenti, fondando nel 1948 (assieme ad altri soci) la Sen società edilizia napoletana S.p.A. che si impegnò nei settori edile e alberghiero creando a Napoli l’hotel Majestic, l’hotel Excelsior, Palazzo Esedra, nonché nella costruzione e gestione di sale cinematografiche. La stessa Sen partecipò alla costruzione a Napoli del più grande multiplex del mezzogiorno il Med Maxi Cinema, un centro polifunzionale dell’intrattenimento.
Dal 1988 Sergio Maione divenne amministratore delegato della Grande Albergo Vesuvio SpA, la società che gestisce il più antico albergo del lungomare partenopeo: l’organizzazione del G7 nel 1994 consacrò il Grand Hotel Vesuvio fra i migliori alberghi d’Europa e il suo amministratore delegato diventò uno dei protagonisti della rinascita culturale e turistica di Napoli. Nel 1996 la SNA SpA, di cui era amministratore delegato, rilevava dalla Sheraton CIGA e ristrutturava l’altro gioiello del
lungomare, l’Hotel Excelsior. Nello stesso anno fondò Prestige Hotels che – raggruppando sotto un’unica strategia Grand Hotel Vesuvio, Hotel Excelsior, Hotel Majestic e, dal 2012, Palazzo Esedra – divenne il marchio leader della industria alberghiera cittadina”. Uomo attento alle persone e agli accadimenti della contemporaneità, amante della vita, innamorato della sua Napoli, Sergio si era consacrato al lavoro e alla famiglia, arricchitasi dei bellissimi nipotini Giulia, Bruno e Sergio figli di Roberta e del marito Gianluigi Oranges e Giorgia e Martina nate dal matrimonio di Massimo con Valentina Iannotta: anche il traguardo delle nozze d’oro era un ulteriore affermazione dei valori importanti della vita in cui credeva fermamente e che gli guadagnavano la stima, il rispetto e l’ammirazione non solo di chi lo circondava e gli viveva accanto ma anche di chi lo incontrava, di chi lavorava con lui o ne era sottoposto come i suoi dipendenti che conosceva tutti personalmente, che ne apprezzavano la grande umanità e che oggi piangono addolorati la sua scomparsa.
Negli ultimi decenni l’impegno di Sergio Maione ha dato un valido e insostituibile contributo alla ripresa del turismo a Napoli grazie alla visione di crescita sociale e culturale che ha esplicato nella gestione di un albergo, divenuto punto di riferimento e pietra angolare della storia del turismo d’élite del sud Italia e del Mediterraneo.
Tanti i messaggi di cordoglio inviati da amici, personalità e istituzioni che in queste ore si stringono alla grande famiglia dell’Hotel Vesuvio: il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha dichiarato “La scomparsa di Sergio Maione rappresenta una grande perdita per Napoli. Un uomo che ha sempre guardato al futuro valorizzando la dimensione internazionale della città attraverso il biglietto da visita del Grand Hotel Vesuvio. Dell’albergo celebrammo recentemente i primi 140 anni: tanti i progetti imprenditoriali in campo, tanto l’amore per Napoli. Alla famiglia la vicinanza mia personale e di tutta l’Amministrazione”. L’ex governatore Antonio Bassolino. ha espresso ” Grande dispiacere e tristezza per la scomparsa di Sergio Maione, imprenditore napoletano di valore che ha saputo legare il suo nome soprattutto al Grand Hotel Vesuvio”. (Il Vesuvio ospitò a Napoli Bill Clinton e altri ‘grandi’ durante il G7 del 1994 con Bassolino sindaco e Berlusconi premier).
A sua volta, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha affermato: «È venuto a mancare Sergio Maione. Con lui ho collaborato per decine di anni. Prima con la sua agenzia di cinema, poi come albergatore con il suo Grand Hotel Vesuvio, dove furono decise le sorti dell’acquisizione del Calcio Napoli: è stato un imprenditore illuminato e ci univa anche essere entrambi Cavalieri del Lavoro.»
Grande rammarico nelle parole del presidente dell’Unione Industriali Costanzo Jannotti Pecci: «Io perdo un caro amico, la città dice addio a un imprenditore tra i più preparati e stimati, che conoscevo da 40 anni e con cui avevo un profondo rapporto di amicizia personale. Stimavo le sue doti e, non a caso, avevo caldeggiato la sua nomina a Vicepresidente Vicario dell’Unione Industriali: aveva il dono di una rara lealtà, non era mai banale nelle sue considerazioni, addirittura geniale nelle sue intuizioni, arguto, ironico. Era un accanito tifoso del Napoli ma non veniva mai allo stadio, per cui commentavamo le partite in differita, ritrovandoci spesso negli stessi luoghi di vacanza, come l’albergo della Regina Isabella a Ischia: univa la chiarezza delle idee con la capacità diplomatica di saperle esporre senza urtare suscettibilità altrui e, anche nelle discussioni più delicate, la sua signorilità induceva tutti a mantenere toni pacati e dialoganti. Abbiamo vissuto in Confindustria molti momenti difficili ma Sergio ha sempre agito con grande lucidità, garbo e coerenza».
Angela Coppola esprime il suo dolore per la perdita di “una persona che per me era – insieme a mio padre – un grande maestro di vita e lavoro: lo consideravo un amico carissimo, quasi un fratello più grande per l’affetto e la vicinanza espressi in ogni situazione. Era un imprenditore ispirato, aveva intuizioni fantastiche che riusciva a concretizzare malgrado mille ostacoli: non dimenticherò mai la grande affabilità con cui ascoltava tutti, il genuino interesse per chi lo avvicinava e che ne facevano una persona davvero speciale”.
Maria Beato ha dichiarato “Oggi provo un grandissimo dispiacere per questa persona eccezionale che ci ha lasciati: avevamo un’amicizia fraterna da 40 anni e abbiamo passato una vita insieme con le nostre famiglie, unite anche nel lavoro. Sergio aveva un grande cuore ed era molto vicino ai dipendenti con cui intratteneva un rapporto di grande umanita’: sentiva appieno la responsabilità di tante famiglie che erano alle nostre dipendenze e questo ci ha uniti nella visione comune di privilegiarli anche nei momenti difficili.”
Teresa Armato assessore al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli ha asserito “Il mondo dell’ospitalità alberghiera e il dell’accoglienza internazionale piange il cavaliere del lavoro Sergio Maione, imprenditore lungimirante da sempre punto di riferimento anche delle istituzioni su tematiche e progettualità inerenti il turismo. Una figura prestigiosa, sempre al passo con i tempi, dalle idee innovative, con un’attenzione costante verso la sua città e il suo Grand Hotel Vesuvio, una realtà meritevole di attenzione, a cui Sergio Maione non ha mai fatto mancare il suo supporto. Sono vicina alla moglie Letizia, ai figli Massimo e Roberta e a tutta la famiglia del grande imprenditore”.
“La nostra città perde un uomo di grande spessore. Una figura chiave per il settore alberghiero, per la crescita e la rinascita del turismo napoletano”, dichiarano il Presidente Remo Minopoli e la Consigliera Delegata Maria Caputo. “Gestiva con lucida visione e instancabile impegno l’Hotel Palazzo Esedra, all’interno della Mostra d’Oltremare. Ci stringiamo ai suoi cari e ci uniamo al cordoglio per la sua scomparsa”.
“È scomparso Sergio MAIONE, anima e mente del Grand Hotel Vesuvio a Napoli, l’albergo che ho frequentato prima da giornalista e poi con il Presidente Berlusconi”, scrive il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un tweet. “Sergio era un gran signore, sempre positivo, innamorato di Napoli. Lo ricordo con stima e affetto”.
Il musicista Gianni Conte ha dichiarato: Sono profondamente colpito dalla perdita di una straordinaria persona, molto perbene, un vero genio creativo: con me era sempre molto affettuoso e gentile, quando frequentavo molto il Vesuvio nel periodo della mia relazione con Maria Beato e anche quando la figlia Roberta studiava canto, anche se con lei non abbiamo poi concretizzato poi la possibilità di esibirci insieme. Ricorderò sempre un bellissimo Capodanno trascorso con lui e la sua famiglia all’ Hotel Excelsior dove io suonavo col mio gruppo e dove portai lo scrittore Arrigo Levi, mio amico. Sergio Maione era un distinto gentiluomo dal tratto estremamente umano, profondamente attaccato ai valori autentici della vita che ha saputo trasmettere ai figli e ai nipoti, lasciando loro un esempio integerrimo di vita e di professione e un ricordo incancellabile della sua affettuosa e luminosa presenza.”
Le Esequie saranno celebrate lunedi 28 alle ore 11 nella cappella delle figlie della Carità della chiesa di Santa Luisa de Marillac in via andrea d’isernia 1.

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