MBIMBO: I CONSIGLI PER UN’ESTATE IN BUONA SALUTE
Di Laura Caico
Come salvarsi l’estate. Il professore Ciro Imbimbo, napoletano, classe 1958, segno zodiacale Gemelli, Past president del Rotary Napoli Ovest, professore ordinario di Urologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, nonchè Responsabile della struttura complessa di Urologia Andrologica presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II” in cui lavora dal 1991, ci racconta le ultime novità del suo settore medico e ci suggerisce come evitare spiacevoli infezioni durante le vacanze.
Professore, come comportarsi in vacanza?
“Statisticamente, si verifica un picco di infezioni – come la cistite – nel mese di luglio, dovute a diversi fattori che predispongono l’organismo, già stressato da un intenso anno lavorativo, a subire un calo delle difese immunitarie non appena si allenta la tensione e ci si lascia andare a tentazioni culinarie, peccati di gola, orari sballati, vita disordinata, elioterapie prolungate; infatti, i consigli migliori per vivere l’estate in tranquillità sono di bere molta acqua e avere un intestino regolare, aiutandosi con fermenti lattici naturali come il latte di Kefir, una bevanda ricca di fermenti lattici e probiotici o con il lievito di birra, senza necessariamente ricorrere ai farmaci. Inoltre è bene stare attenti alla eccessiva esposizione solare, evitare di consumare troppi cibi piccanti e insaccati e di abusare delle bevande alcooliche, molto meglio sostituite da un bicchiere di buon vino italiano: a tavola non devono mai mancare frutta e verdura, ricche di sali minerali (che solo chi soffre di insufficienza renale dovrebbe evitare). Ovviamente, raccomandiamo di non fumare e di fare 10.000 passi al giorno, monitorandoli con qualche apparecchio specifico per capire la propria mobilità.”
Ma disturbi come la cistite si possono prevenire?
“La cistite è un molesto disturbo della vescica che colpisce soprattutto le donne e può essere di origine batterica oppure dovuto a cattive abitudini che ne favoriscono l’insorgenza come lo svuotamento raro della vescica, che fa accumulare tanta urina e tanti batteri, agevolando la comparsa di infezioni: un meccanismo protettivo è quello di bere molta acqua per diluire il più possibile le urine, eliminando i batteri. Si deve poi evitare di mantenere addosso i costumi bagnati (e qui c’è la spiegazione del picco estivo, quando si passa tutta la giornata al mare), l’utilizzo prolungato di biancheria che andrebbe cambiata più spesso e la mancanza di una corretta igiene intima: a tale proposito, l’attività sessuale va intrapresa con la vescica vuota e seguita da una lavanda vaginale per evitare l’insorgere di irritazioni. Se dovessero comunque verificarsi si potrebbero usare integratori (di blanda efficacia) oppure ricorrere a dei farmaci di vecchia generazione, non utilizzati da tempo ma tornati efficaci contro i microrganismi in quest’epoca di antibiotico- resistenza.”
Ci può illustrare le novità della chirurgia urologica?
“L’urologia è una branca tecnologica sempre aggiornata e molto stimolante: io amo la mia professione perché l’urologia è una disciplina che segue il paziente dalla diagnosi alla terapia e l’urologo è un medico completo – sia diagnostico che chirurgo -e quindi non c’è una scissione fra le due branche, come accade in altri settori. L’evoluzione tecnica ci ha portato all’utilizzo dei laser, dei robot (per la chirurgia oncologica di reni, vesciche, prostata e per la chirurgia ricostruttiva delle malformazioni genito- urinarie) e dei nuovissimi strumenti endoscopici miniaturizzati, davvero rivoluzionari. Con la fibra laser Holmio, ad esempio, nel trattamento dell’adenoma della prostata (iperplasia prostatica benigna in termine tecnico) riusciamo a separare i tessuti patologici da quelli normali risparmiando le normali strutture che – in questa zona così delicata – sono responsabili della sessualità e del controllo delle urine. Una volta isolato, il tessuto patologico viene aspirato da uno strumento miniaturizzato: lo stesso metodo si adatta bene per rompere i calcoli e nelle incisioni per gli interventi endoscopici. Abbiamo poi in dotazione il super-laser, ovvero il laser Tullio ibrido ad alta frequenza, che consente migliori soluzioni cliniche con interventi chirurgici sempre meno invasivi, più efficaci e meno traumatizzanti relativamente alla degenza dei pazienti”.
Professore, da buon Gemelli, lei rispecchia nella sua poliedrica personalità molte delle caratteristiche del suo segno, a cominciare dalla scelta professionale di una carriera nella medicina, ben auspicata dalle stelle: quali sono i suoi hobby?
“In primis il mare, che solco con la mia barca a vela Rosata Bahia e il giardinaggio: nel mio giardino coltivo tanti alberi da frutta, frutti di bosco e pistacchi e svariate tipologie di fiori tra rose, camelie, begonie e gardenie. Amo molto la lettura ma riesco a leggere solo libri scientifici poichè – passando otto ore al giorno in sala operatoria – di tempo libero me ne rimane poco: mi rilasso cucinando pietanze di pesce con cui mi sono classificato bene in qualche concorso amichevole tra vip e personaggi dello spettacolo, ma i miei piatti preferiti rimangono la parmigiana di melanzane e la genovese. Durante le ferie preferisco viaggi di relax e cultura con la mia famiglia composta da mia moglie Costanza con cui sono felicemente sposato da 35 anni (abbiamo, infatti, festeggiato le nozze di corallo) e i nostri due figli Marianna e Riccardo: anche i nostri gatti Figaro e Tommy completano la famiglia ma rimangono a casa quando partiamo, affidati al personale domestico”.
Ha un sogno nel cassetto?
“Sì, da napoletano vorrei vedere finalmente un posto turistico a Napoli – una bellissima città purtroppo difficile da amministrare, che ha delle potenzialità enormi rimaste inespresse come Bagnoli e Nisida – e, come desiderio personale, vorrei poter conoscere il mondo intero e viaggiare tanto: in campo professionale penso di aver raggiunto tutti i miei obiettivi e vorrei lasciare nella mia scuola dei discepoli capaci e preparati a cui donare la mia esperienza come eredità professionale da non disperdere.”