.

comunicato stampa

Sabato 15 e domenica 16 luglio alle 21.00

al Teatro Grande di Pompei gran finale della rassegna

Pompeii Theatrum Mundi 2023

con lo spettacolare allestimento

firmato dal regista e coreografo Giuliano Peparini

Ulisse, l’ultima Odissea da Omero

su libretto di Francesco Morosi

La storia di Odisseo raccontata attraverso

un intenso dialogo tra teatro, musica e danza

ambientata in un aeroporto

«Un luogo da cui si parte ma anche un luogo che ci può bloccare»

Con la spettacolare versione dell’Odissea di Omero firmata dal regista e coreografo Giuliano Peparini, dal titolo Ulisse, l’ultima Odissea, in scena sabato 15 e domenica 16 luglio al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei alle 21.00, si chiude la sesta, felice edizione della rassegna estiva del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Pompeii Theatrum Mundi.

Un’edizione che nonostante le difficoltà e la riduzione delle rappresentazioni da tre a due per ognuno dei quattro titoli in programma, ha registrato il sold out alle otto serate complessive con un totale di oltre 12.000 presenze.

Ultimo spettacolo dell’edizione 2023 della rassegna sarà Ulisse, l’ultima Odissea che dal Teatro Greco di Siracusa dove ha debuttato lo scorso 29 giugno nell’ambito della 58esima Stagione di rappresentazioni classiche prodotta dalla Fondazione INDA, accolto da un grandissimo successo di pubblico, giunge ora al Teatro Grande del sito di Pompei.

Una originale versione dell’Odissea di Omero e del mito di Ulisse che il regista e coreografo di fama internazionale Giuliano Peparini propone intrecciando i linguaggi del teatro, della danza e della musica, su libretto del grecista Francesco Morosi.

La creazione è ambientata in un aeroporto, “un luogo – come dice il regista – da cui si parte ma anche un luogo che ci può bloccare”.

Sul palco la musica del gruppo canadese di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido, restando al servizio del testo classico di Omero. Proiezioni e luci completano la visione poetica di questi quadri che faranno leva anche su costumi espressione di forti contrasti e contrapposizioni tra passione, trasgressione e amore per la patria.

«L’Odissea è uno dei testi più emozionanti del nostro canone – dichiara Giuliano Peparini –, è un testo che condensa tutti i sentimenti più intensi: l’attaccamento disperato alla vita, l’odio travolgente e l’amore incondizionato, la passione sfrenata e il freddo calcolo, la paura e il dolore della perdita, la nostalgia e la sete di conoscenza. Nel nostro spettacolo, faremo vivere e prorompere tutte queste emozioni, nelle voci degli interpreti e nei corpi dei nostri performers. Oltre ai viaggi lontani o fermi, scegliendo di trattare il tema di Ulisse questo spettacolo parla anche del nostro tempo e di noi: mette in scena un uomo che si è perso e cerca di nuovo la strada di casa».

Lo spettacolo

In un aeroporto come tanti nel mondo, molti passeggeri sono bloccati a causa di una tempesta. Ci sono disturbi meteorologici in tutto il paese.

La sala di attesa si affolla di tanti passeggeri che non sono riusciti a tornare a casa, aspettando ore ed ore fino all’annuncio del ritardo massiccio dei voli prenotati o delle cancellazioni. Ma, mentre l’aeroporto è costretto a chiudere le piste a causa di queste forti precipitazioni, inizia improvvisamente un altro viaggio. Tra questa folla impaziente, un militare non immagina che il suo incontro con un uomo senza età lo condurrà in una ricerca vertiginosa attraverso l’Odissea e il mito di Ulisse.

In scena Giuseppe Sartori (Ulisse), Giulia Fiume (Calipso, Anima di Anticlea), Massimo Cimaglia (Aedo, Polifemo), Alessio Del Mastro (Lo spazzino, Anima di Tiresia), Giovanna Di Rauso (Circe), Gabriele Beddoni (Argo, Un barbone), Domenico Lamparelli (Eolo).

Compagni di Ulisse, viaggiatori bloccati: Gabriele Baio, Michele Barile, Andrea Biagioni, Luca Capomaggi, Dennis Cardinali, Mariaelena Del Prete, JhonMirco Baluyot Cruz, Luca GoriRaffaele Iorio, Claudio Lacarpia, Danilo Maragioglio, Christian Pace, Carlo Padulano, Andrea Raqa.

Con la partecipazione degli allievi e delle allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico; coro compagni di Ulisse, Vanda Bovo, Althea Iorio, Mariachiara Signorello, Flavia Testa, Marta Parpinel, Elisa Zucchetti, Edoardo Pipitone, Jacopo Sarotti, Andrea Bassoli, Alberto Carbone, Carlo Alberto Denoyé, Matteo Nigi, Moreno Pio Mondì, Francesco Ruggiero, Emilio Lumastro.

Le scene sono di  Cristina Querzola e Lucia D’Angelo; i costumi di Valentina Davoli; le coreografie di Giuliano Peparini; le musiche di Reuben and the Dark; il light designer di Alessandro Caso.

Ideazione e direzione cori cantati Simonetta Cartia.

Direzione del coro Elena Polic Greco.

Una produzione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico

La durata dello spettacolo è di 1h e 50’

Info: www. teatrodinapoli.it


Mirta Lispi

58a stagione al Teatro Greco di Siracusa INDA Fondazione Onlus

ph.
Mirta Lispi

In un aeroporto come tanti nel mondo, molti passeggeri sono bloccati per cause
di forza maggiore. La sala di attesa si affolla di tanti passeggeri: tutti i voli sono
stati cancellati. Questa folla impaziente, ferma nell’impossibilità di raggiungere
le rispettive mete, non immagina che sta per cominciare un altro viaggio, nella
fantasia e nel ricordo. Nell’aeroporto attende infatti anche Odisseo, il grande eroe
di Omero, che desidera impaziente rientrare nella sua amata Itaca dopo dieci anni
di peregrinazioni. Insieme a un cantore, Odisseo rivivrà le proprie avventure più
emozionanti, coinvolgendo i viaggiatori e il personale dell’aeroporto nel
racconto e nell’immaginazione. L’Odissea, uno dei capolavori assoluti della
letteratura antica, prende così vita in un’ibridazione fra parola poetica, musica,
danza, canto e visione. Nella filiazione e nell’eredità di Jean Cocteau che nella
sua epoca si sforzò di «far risuonare la pelle dei miti» per renderli accessibili a
tutti i pubblici, trasporremo l’universalità del personaggio di Odisseo nei panni di
un uomo contemporaneo, che si trova di fronte alle stesse sfide del leggendario
eroe di Omero. Uno dei testi più emozionanti del nostro canone, l’Odissea
condensa tutti i sentimenti più intensi: l’attaccamento disperato alla vita, l’odio
travolgente e l’amore incondizionato, la passione sfrenata e il freddo calcolo, la
paura e il dolore della perdita, la nostalgia e la sete di conoscenza. Nel nostro
spettacolo, faremo vivere e prorompere tutte queste emozioni, nelle voci degli
interpreti e nei corpi dei performers. Mentre Odisseo narra le sue avventure nella
reggia dei Feaci, il suo uditorio è trattenuto dall’incanto: vorrebbe prolungare la
notte, perché il racconto non finisca mai. Il Ciclope crudele, le Sirene che
ammaliano, la maga Circe, il cavallo di Troia, la discesa nell’Ade, i Lotofagi,
Scilla e Cariddi, il Sole Iperione: storie e personaggi che avvincono chiunque li
incontri. Il piacere del racconto è certamente uno dei pilastri dell’Odissea, un
poema che ha creato l’immaginario di un’intera civiltà. Vorrei che fosse questa la
cifra del nostro spettacolo: la magia suscitata dalla parola e dalle immagini,
capace di avvincere spettatori di ogni età ed estrazione. Sul palco, la musica del
gruppo di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e
il teatro dialogano in modo fluido, restando al servizio del testo originale di
Omero. Le proiezioni video supportano e completano la visione poetica dei
quadri che portano in scena alcuni degli episodi più celebri del poema. Oltre ai
viaggi in terre lontane o nella fantasia di ciascuno, scegliendo di trattare il
personaggio di Odisseo questo spettacolo parla anche del nostro tempo, e di noi:
mette in scena un uomo che si è perso e cerca di nuovo la strada di casa.
Giuliano Peparini
www.giulianopeparini.art/it/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *