La “Mano de Dios”: il pittore Cristoforo Russo dedica un quadro allo Scudetto del Napoli

Reduce dal successo della sua ultima personale di pittura, “Un presepe Pop”, svoltasi presso la Galleria “La Porta dell’Arte” di Selvaggia La Porta (Roma), l’artista napoletano Cristoforo Russo i questi giorni è sotto i riflettori per la “Mano de Dios”, una creazione che ha dedicato allo scudetto del Napoli: “La cronaca sportiva recente mi ha molto impressionato. soprattutto la sua potenza e immediatezza. Il calcio in particolare, un linguaggio universale che coinvolge tutti e tutto, entra nelle case ad ogni età e rappresenta molto di più di una competizione sportiva, soprattutto in una città come Napoli”.

“Mano de Dios” è un omaggio a Maradona, Pelè e Oshimen per visualizzarli assieme anche se in ere diverse, ma con lo stesso destino: riscattare quel Sud del mondo che soffre ogni giorno lo strapotere del più forte. “La distinzione tra Nord e Sud del mondo non vuole essere una distinzione strettamente geografica (basti pensare all’Australia, alla Nuova Zelanda e al Sudafrica che sono a Sud ma fanno parte del «Nord del mondo», essendo paesi ricchi) – continua Cristoforo -. Bensì – a mio avviso – il Sud è una dimensione emotiva, in cui ciascuno può ritrovarsi e sentirsi rappresentato, a prescindere dalla città d’appartenenza e dal proprio ceto sociale: ecco la potenza aggregante del Sud”.

BIOGRAFIA

Cristoforo Russo, nasce a Torre del Greco (paese vesuviano in provincia di Napoli), il 20 agosto 1978; artista e pittore italiano proveniente dalla scuola del Maestro Vito Esposito (1935-2021). Nel rapporto di alunnato Vito sostiene che “la pittura si fa sulla pittura dei Grandi”. E così Cristoforo studia i paesaggisti tradizionali, elabora uno stile personale, usa una tavolozza calda ed equilibrata. La natura esercita su di lui il potere di smarrire la ragione a favore del sentimento verso i suoi simili: dipinge vibrazioni cromatiche orecchiabili, quella luce, quei toni, quei riflessi, quella figura umana… Giornalista e appassionato di cultura popolare, abbina la formazione teatrale a quella accademica internazionalista. Espone in “I colori del mondo” al Centro Culturale Arianna nel 2016 (Scafati), alla mostra “VibrAzioni” Festival di Arte nel 2017 (Furore), alla 2°rassegna di arte contemporanea al Museo Civico (Striano), vincitore nel 2019 del premio “New York 2019” (Lecce), in “Innamorati della Cultura” a cura dell’Accademia Castrimeniense al Museo Civico “Mastroianni” 2019 (Marino), la prima personale “Autunno Russo” presso la Biblioteca Moroni 2019 (Porto Recanati), per “Castello in Arte” presso il Palazzo Baronale nel 2019 (Torre del Greco), Concorso nazionale di pittura “Dantebus bazart” nel 2020 (Milano),  Campo dei Fiori per “Emozioni Libere” con Karen Thomas curata dalla galleria “Arte in Regola” nel 2020 (Roma), con Rocco Valente personale “Diritto al Colore” presso il Palazzo Comunale nel 2021 (Nola), partecipa a “Pigmenti” presso il Museo Antonacci nel 2021 (Albano), selezionato per la Biennale di arte contemporanea nel 2021 presso il Bastione San Giacomo (Brindisi), espone il progetto “Manhattan Transfer” per la 115ª Mostra Cento Pittori via Margutta nel 2021(Roma), menzione d’onore per “Antonello da Messina” dell’Accademia Internazionale “Il Convivio” nel 2200 (Catania),  espone al museo della Scuola Grande di San Teodoro nel 2022 (Venezia- San Marco),  pubblicato sull’Agenda 2022 “Onyricon la pittura sogna” al Palazzo comunale Rospigliosi (Zagarolo) con Benaglia, Calabria, Kokocinski, Borghese e Fortunato, illustra copertine per Graus Edizioni ed ESA. Espone nel 2022 la personale “Manhattan Transfer” presso la “Galleria dei Miracoli” in Roma piazza del Popolo. Nel 2023 espone 12 opere presso il Museo Venanzo Crocetti per Alta Roma in Town ed è in permanenza presso il Museo di Pulcinella di Acerra.

Le sue opere sono in possesso di alcune collezioni private, musei, ambasciate e sedi istituzionali in Europa, Africa e Stati Uniti. Tra gli artisti ospiti dei Cento Pittori via Margutta, dal 2021 aderisce al “gruppo d’arte Purificato” diretto da Giuseppe Purificato e Francesco Zero in Prati-Roma ed è pubblicato sull’Enciclopedia d’Arte Italiana, l’Archivio della Galleria Nazionale e su Getty Vocabulary, USA. Nel 2021 pubblica il catalogo “Controvento” a cura di Antonio Laghezza e nel 2022 “Manhattan Transfer” a cura di Rosario Pinto e le poesie di Ciro Califano. Nel 2023 pubblicazione sul catalogo generale “Storia dei Cento pittori Via Margutta  -dal 1953 ad oggi”.

Cristoforo inizia il suo processo creativo tra i suoi supporti, schizzi, studi, ricerche, letture, mostre ed esperienze. Ama i Maestri del passato che spesso incontra prima nei musei, nei racconti e poi nei mercatini. Ne acquista i cataloghi e le riproduzioni in attesa della visione: è urgente per l’autore a questo punto recuperare l’oggetto (che ha apparentemente esautorato il suo originario compito) e teatralizzare la scena con una narrazione fantastica del tutto personale. Fonte di ispirazione Dario Fo, che si autodefiniva “attore dilettante e pittore professionista”; allo stesso modo il disegno di Federico Fellini, esperienza essenziale e funzionale alla sceneggiatura dei suoi film; infine, le cartoline ritoccate a scopi satirici di Willi Baumeister.

Cristoforo Russo nel proprio approccio all’Arte ama ricordare le parole di Italo Calvino: “Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore” (“Lezioni americane” 1988).

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