Gli investitori campani si dichiarano i più competenti d’Italia in materia finanziaria e assicurativa (85%), ma solo il 52% conosce gli investimenti responsabili
· Secondo l’Osservatorio Investitori realizzato da CNP Vita Assicura, commissionato a BVA Doxa, gli investitori campani si sentono molto o abbastanza competenti sulle tematiche finanziarie ma pochi conoscono approfonditamente i vari strumenti di investimento
· Emergono anche preoccupazioni in merito al contesto macroeconomico attuale: il 75% degli investitori del territorio regionale si dichiara più preoccupato per l’andamento dei suoi investimenti rispetto a 12 mesi fa
Napoli, 30 maggio 2023 – Le incertezze dell’attuale contesto macroeconomico internazionale influenzano anche i mercati finanziari e, di conseguenza, il comportamento degli investitori campani: il 75% di loro si dichiara più preoccupato per l’andamento dei suoi investimenti rispetto a 12 mesi fa. È quanto emerge dall’Osservatorio Investitori presentato da CNP Vita Assicura, commissionato a BVA Doxa che ha condotto oltre 2400 interviste, di cui oltre 150 in Campania. Lo studio analizza i comportamenti degli investitori italiani, le loro attitudini e le competenze in ambito finanziario, con un focus sulle principali regioni del Paese.
In una fase di transizione, una conoscenza solida degli strumenti finanziari a disposizione degli investitori risulta ancor più importante: l’85% dei campani si dichiara molto o abbastanza competente in materia di investimenti. La stessa percentuale si sente ferrata anche sulle tematiche finanziarie in generale, ma solo il 52% ha familiarità con gli investimenti sostenibili e responsabili.
La conoscenza degli strumenti finanziari
Gli investitori campani si sentono molto o abbastanza preparati anche sulle tematiche legate alle assicurazioni vita e danni (85%) e all’inflazione (80%).
Guardando le diverse tipologie di investimenti, le meno conosciute sono le obbligazioni societarie(67%) e gli investimenti sostenibili e/o responsabili (52%). Il grado di padronanza della materia cresce quando si parla di azioni (conosciute dall’87% degli investitori), di fondi di investimento (89%) e titoli di stato (90%). In testa alla classifica ci sono le polizze vita/investimento/previdenza, strumenti conosciuti addirittura dal 92% dei campani.
Preoccupazioni per il futuro e i comportamenti pratici
Dalla ricerca emerge come i comportamenti pratici degli investitori siano, in questo periodo, fortemente influenzati dalle incertezze legate al contesto macroeconomico.
Il 47% degli intervistati campani dichiara di investire per avere soldi da parte per ogni evenienza, rilevante però anche la percentuale di coloro che investono per poter realizzare alcuni progetti attuali o futuri (35% vs il 22% della media nazionale). Inoltre, più di 7 investitori su 10 si dichiarano più preoccupati dell’andamento dei loro investimenti rispetto a 12 mesi fa (il 22% è addirittura molto più preoccupato).
Il livello di preoccupazione evidenzia un rilevante grado di incertezza su come agire: pensando al contesto socio-economico, infatti, in termini di prospettive di investimento, più di 1 investitore campano su 3 (35%) pensa che sia meglio non fare nulla e capire cosa accadrà nel futuro. Il 34%, invece, sembra avere le idee più chiare e identifica questo periodo di incertezza come un buon momento per investire. Spicca infine un dato ben al di sopra della media nazionale con il 31% dei campani che pensa sia meglio disinvestire.
Paolo Fumo, Direttore Commerciale delle Compagnie CNP Vita in Italia ha dichiarato: “I dati della ricerca che abbiamo condotto grazie alla collaborazione con BVA Doxa ci confermano alcuni aspetti molto interessanti in merito al comportamento degli investitori italiani. Sia per prodotti finanziari che assicurativi, è fondamentale che la consulenza porti un valore aggiunto agli occhi dell’investitore, che al giorno d’oggi ha una maggiore consapevolezza del futuro rispetto a qualche anno fa, ma che ovviamente non può leggere le evoluzioni del mercato con gli stessi strumenti di un addetto ai lavori in momenti di grande incertezza macro-economica, chiedendo risposte ove possibile rassicuranti e che aiutino a vedere in maniera più chiara il futuro.
Mai come in questo momento emerge quindi la grande responsabilità che tutti i professionisti del settore finanziario-assicurativo hanno rispetto al tessuto economico-finanziario del Paese: un contesto che rende sempre più evidente il ruolo sociale delle Compagnie e al contempo consolida quello dei consulenti come punto di riferimento fondamentale per chi investe”.