Nel panorama degli scrittori “in erba” abbiamo potuto, con piacere, scoprirne uno settantaduenneche ha deciso di proporre la sua opera prima ad una affermata Casa editrice di Firenze, la Porto Seguro Editore che, vista esaurita la prima edizione, ha provveduto a stamparne una seconda.
Venerdì, 26 maggio 2023 – Presso il Book Store Mondadori di Santa Maria Capua Vetere, l’Avv. Anna Maria Ferriero (Assessore alla cultura del Comune di S. Maria C.V.) presenterà l’autore e il suo romanzo.
Inserire locandina
L’autore, Filippo Dini Ciacci, nasce ad Aversa nel 1951, studia presso il Magistero di Salerno e all’età di ventidue anni inizia a lavorare in Industria. Dopo quaranta e più anni di lavoro, di cui gli ultimi venti in veste di Direttore Generale di un grande Gruppo industriale, dal 2018 è in pensione e si sta dedicando alla formazione della folta schiera di nipoti (ben dieci) ai quali ha trasferito l’amore per la lettura, il teatro e la musica. Per loro ha già scritto due Commedie, di cui una già rappresentata e cinque Racconti brevi aventi per tema le fantasiose indagini svolte da un’Agenzia investigativa creata e gestita da ragazzi tredicenni. L’Isola nell’Oceanoindiano è il suo primo importante “parto letterario”.
Inserire foto Filippo
Focus di questo romanzo è un tema sicuramente interessante e sentito, almeno occasionalmente, da un buon numero di persone.
Si tratta del “cambio vita” che può sorprendere le nostre fantasie, quando, stanchi della routine, ci chiediamo se si possa sfuggire alle dinamiche lavorative e familiari consolidate, alla ricerca di quell’avventura, novità e sogno che la gabbia consueta ci preclude.
Come l’Ulisse dantesco inappagati dalla noia del solito tran tran, cerchiamo normalmente di inserire qualche elemento che allarghi il nostro cupo orizzonte, in modo da renderlo meno angusto e capace di accendere la nostra mente sprigionando qualche scintilla che converta apatia o insofferenza in nuova vitalità.
Ecco, il protagonista di questo romanzo non vuole “contentini”.
Stufo del proprio lavoro e di quanto realizzato, vuole un taglio netto col passato, al punto da arrivare alla decisione “pirandelliana” di cambiare identità…
Il come e le peripezie affrontate sono certo solo uno dei modi possibili al fine di raggiungere l’obiettivo, e non anticipo nulla, per non togliere gusto alla lettura. Si può essere o meno d’accordo con la sua strategia, ma è un fatto che il libro ci interpella non solo su che cosa avremmo fatto noi al posto del protagonista, ma sulla difficoltà di fronteggiare gli imprevisti che decisioni, seppur ponderate, possono far maturare, per quell’insopprimibile casualità che la vita stessa porta con sé, quel quid incalcolabile, che la rende così bizzarra e proprio per questo affascinante, nonostante tutto…
Ho parlato di un protagonista, ma, come si leggerà, la vicenda ruota intorno a due speculari identità, due anime in qualche misura “gemelle” che con saggezza riusciranno a dare un senso a quello che, di primo acchito, potrebbe sembrare non averne alcuno.
Quel che farà la differenza, sarà la capacità di andare oltre le apparenze, un’onestà di fondo, grazie alla quale ci si può sempre ritrovare, e una visione della vita per la quale, quando ci si salva, non ci si salva da soli.
Anticonformismo, desiderio di avventura e libertà, suspense, un pizzico di “calcolata incoscienza” e di campanilismo frammisto al desiderio dell’esotico, ma, soprattutto, quell’eterna insofferenza che spinge nuovamente alla ricerca, conferiscono attrattiva al romanzo, avallando la speranza che si può sempre ricominciare daccapo se ci si sente inappagati, che nessuno, se non noi stessi, può immobilizzare l’anima, quel guazzabuglio in continuo fermento che ci sprona a trovare le infinite sfaccettature della nostra personalità.
Ma una domanda si affaccia impertinente ed irriverente ad ogni nuovo fremito e tripudio che intenda “cancellare” il vecchio, sostituendolo con qualcosa di più appagante: questa inquietudine esistenziale ci condurrà finalmente nell’altrove desiderato, o saremo sempre e di nuovo costretti al viaggio, nell’ansia, forse, di sfuggire proprio a noi stessi?
Un libro adatto ai lettori di ogni età che, per qualche ora, desiderano viaggiare con la fantasia.