Jaroslaw Fret, direttore del Grotowski Institute di Wroclaw a Napoli
Jaroslaw Fret, direttore del Grotowski Institute di Wroclaw e docente della National Academy of Theatre Arts di Cracovia, sarà a Napoli in qualità di visiting professor, ospite del Dipartimento di Scienze Formative dell’Università Suor Orsola Benincasa per il laboratorio intensivo “La performance e il training. Il teatro (di Grotowski) come ‘via’ di conoscenza del sé”, promosso dalla prof. Maria D’Ambrosio e dal gruppo di ricerca ‘embodied education’ di cui è responsabile scientifico. Un percorso che Fret conduce insieme a Monika Wachowicz e che offre l’opportunità di approfondire le pratiche vocali e la ricerca sulla dimensione performativa del teatro come luogo dell’incontro e della relazione. Un’occasione per far emergere le matrici teoriche della ricerca del gruppo ‘embodied education’ che uniscono la Pedagogia alle Arti performative, generando insieme uno spazio di lavoro, ricerca e sperimentazione per tutte quelle professioni che operano nell’ambito sociale, educativo, culturale, sanitario, artistico e organizzativo. La presenza di Jaroslaw Fret è preziosa opportunità di lavoro teorico-pratico e di condivisione della sue esperienze con i diversi partner e le Istituzioni con cui la ricerca di ‘embodied education’ è connessa: le attività si muoveranno infatti tra la sede del Dipartimento nella Cittadella universitaria per passare negli spazi degli archivi e delle opere di Casa Morra della Fondazione Morra, che da anni è sede operativa di ‘embodied education’, e poi spostarsi tra opere e installazioni in Fondazione Morra Greco e nel Museo Madre. Qui, in Sala Madre, il laboratorio proseguirà e il gruppo di lavoro presenterà l’esito dell’esperienza formativa con il prof. Fret aprendo poi ad una piccola sessione seminariale pubblica. Importante il seminario aperto perché mette in dialogo il prof. Fret e la sua esperienza con i diversi ‘attori’ e i molti contesti coinvolti nella ricerca di ‘embodied education’. In primis proprio il Dipartimento con il suo Direttore, il prof. Corbi, e con il prof. Pascal Perillo, per far emergere l’interesse verso le pratiche performative per la formazione dei professionisti dell’educazione che si avvale della specifica ricerca più che ventennale della prof. Maria D’Ambrosio. Una ricerca cresciuta nella cittadella universitaria con Ornella De Sanctis ed estesa a quella di Ewa Benesz e Rena Mireska, proprio in chiave parateatrale grotowskiana, e di Lucia Latour e la sua metodologia multiagente intercodice, e che si nutre della ricerca artistica e scientifica a partire da quella di Maria Lai per incontrare quella di Loredana Perissinotto, Alessandra Asuni, Federico Pinna Serra, Matteo Fraterno, Maurizio Elettrico, Virginia Zanetti. Matrice e ricerca condivisa con Vincenzo Pennella e tutto il gruppo ‘embodied education’ unita a quella degli altri
Atenei partner (con Jole Orsenigo e Francesco Cappa dell’Università Bicocca, Elvio Manganaro del Politecnico di Milano, Claudia Secci, Gabriella Baptist, Enrica Spada dell’Università di Cagliari, Rodolfo Seas Araya dell’Università del Costa Rica, Francesca Berti dell’Università di Bolzano) e le Istituzioni sanitarie (la ASL Napoli 1 Centro con Luisa Russo il Dipartimento di Salute Mentale e Cecilia Cocchiaro e la Neuropsichiatria infantile del Distretto 24), quelle educative e formative (il Comune di Napoli con gli Assessori Maura Striano e Luca Trapanese, il Liceo ‘de Chirico’ di Torre Annunziata con Rosalba Robello e Olimpia De Simone, il Liceo ‘Giordano Bruno’ di Arzano e Grumo Nevano con Maria Luisa Buono, l’Istituto ad indirizzo raro ‘Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte con Valter Luca De Bartolomeis, Roseli Ferraiuoli, Tullio Rinaldi), e quelle del mondo dell’arte (Casa del Contemporaneo, Fondazione Morra, Fondazione Morra Greco e anche Museo Archeologico Nazionale, Accademia di Belle Arti di Napoli, Teatringestazione) e del Terzo Settore (Associazione Quartieri Spagnoli, Consorzio Co.Re, Associazione Maestri di Strada onlus, Agita Teatro, Fondazione Valenzi).
I tre giorni di lavoro guidati da Jaroslaw Fret mettono dunque in risonanza la pluralità delle voci di un discorso sulle pratiche performative che porta in evidenza la ‘cura’ e l’attenzione alle metodologie necessarie a formare professionisti in grado di attivare processi di trasformazione e rigenerazione della vita delle comunità.
Jaroslaw Fret – È fondatore e leader di Teatr ZAR, regista teatrale e attore. È direttore del Grotowski Institute, docente presso la PWST National Academy of Theatre Arts di Cracovia (filiale di Wrocław) e presidente del consiglio dei curatori della capitale europea della cultura Wrocław 2016 e curatore del suo programma teatrale.
Nel 1999-2002 ha organizzato una serie di spedizioni in Georgia, Armenia e Iran, conducendo ricerche sulle più antiche forme di musica religiosa del cristianesimo orientale. Negli anni successivi, insieme ai membri del Teatr ZAR, ha condotto spedizioni sul Monte Athos in Grecia, Sardegna, Corsica, Armenia, Turchia e Israele. Ha diretto quattro performance con Teatr ZAR. Il trittico Gospels of Childhood di Teatr ZAR è stato visto a Chicago, Los Angeles, San Francisco, Atene, Belgrado, Edimburgo, Firenze, Madrid, Parigi, Sibiu, Il Cairo, Nuova Delhi e Seoul.
Nel novembre 2013 ha completato il lavoro su Armine, Sister, per il quale ha sviluppato un’originale drammaturgia musicale e un’architettura scenica speciale. Tiene conferenze e conduce sessioni di lavoro in Polonia e all’estero. I suoi premi e onorificenze includono: Best New Music Theatre per Teatr ZAR del Los Angeles Times (2009); Wrocław Theatre Prize per il trittico Gospels of Childhood (2010); il prestigioso Total Theatre Award per Physical/Visual Theatre e l’Herald Angel all’Edinburgh Fringe Festival (2012).
Ha ideato e coordinato numerosi progetti polacchi e internazionali del Grotowski Institute, tra cui Grotowski Year 2009, Masters in Residence, International Theatre Festival The World as a Place of Truth e Theatre Olympics 2016 a Wrocław.