Al Rotary lo sport viene raccontato da Iannicelli
Di Laura Caico
Lo sport come ispirazione dei popoli. Si è svolta presso il Grand Hotel Excelsior la bella conviviale con coniugi del Rotary Napoli Ovest, alla presenza del Consiglio Direttivo con il presidente Ciro Imbimbo, il presidente Incoming Vera Gallo, il vicepresidente vicario Luigi D’Angelo, il segretario Paolo Pizzo, il tesoriere Ferdinando Cinquegrana, il segretario esecutivo Roberto Schiano, il prefetto Maria Sbeglia, il vice prefetto Angelina di Carlo, i consiglieri Vincenzo Del Giudice, Marina Di Domenico, Ferdinando Mazza. Il presidente Ciro Imbimbo ha introdotto la serata ricordando l’importante ricorrenza dei 118 anni del Rotary e il programma “Ulisse 2101: Giovani, aiutiamoli a restare” del Rotary International con cui si vuole fermare la diaspora dei giovani e creare, ove possibile, le condizioni per la loro permanenza o per il loro rientro in Campania ; il programma intende perfezionare la loro formazione tecnico-professionale, mettendo le risorse dei rotariani a sistema con quelle di Atenei, ITS, Enti, Associazioni di categoria e Strutture in Italia e all’estero. Si tratta di un innovativo piano di mentoring che offre tirocini curriculari, praticantati abilitanti alla professione, stage, master, borse di studio bandite dal Rotary International e dagli Enti e Strutture con esso convenzionate e offerte di lavoro in Italia e all’estero, per assistere i giovani della Campania a inserirsi nel mondo del lavoro, attraverso un network di contatti e relazioni dei Club Rotary basato sulle disponibilità professionali e produttive dei soci del Rotary International e anche sul tutoraggio locale, nazionale e internazionale da parte dei rotariani nel mondo.
Il dinamico presidente Imbimbo dà poi il benvenuto del Rotary Napoli Ovest ai nuovi soci Francesco Paolo Titta e Gabriele Busiello e agli ospiti del club tra cui l’Ing. Gennaro Annunziata Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, assieme al Segretario dell’Ordine Ing. Ada Minieri e al Consigliere dell’Ordine e Presidente della Commissione Strutture Ing. Stefano Iaquinta.
Conversatore della serata è il popolarissimo giornalista radio-televisivo Peppe Iannicelli, consulente della Regione Campania, volto storico di “Campania Sport”(ultra-trentennale trasmissione condotta assieme a Umberto Chiariello su Canale 21), nonchè apprezzato speaker di Radio Marte nei programmi di approfondimento sportivo sul Napoli, Dopo qualche nota personale in cui spiega il notevole dimagrimento di oltre 70 Kg «A 206 chili ho scelto di continuare a vivere e mi sono affidato al reparto di chirurgia bariatrica dell’ospedale Ruggi di Salerno diretto dal professore Vincenzo Pilone, allievo del professore Pietro Forestieri, in cui sono stato seguito dal nutrizionista Luigi Schiavo e dal cardiologo Carmine Izzo, oltre al dottor Michele Aliberti per la riattivazione muscolare», il simpatico cronista ha svolto l’interessante tema “Da Omero a Maradona: come cambia il racconto dello sport nel tempo”, un excursus che ( avvalendosi di slides e dell’ottimo impianto stereofonico allestito dal tesoriere Ferdinando Cinquegrana), parte dai graffiti paleolitici che riproducono imbarcazioni preistoriche, antenate dei moderni sculling, con cui i primitivi solcavano i mari mettendo alla prova la forza e la resistenza indispensabili per affrontare le difficoltà della vita come cacciare e difendersi, per arrivare poi alle corse delle bighe, durante i funerali di Patroclo, descritte quasi come una telecronaca nel canto 23 dell’Iliade: si prosegue con la nascita dei Giochi olimpici nel 776 a.C e con le Lettere a Timoteo in cui Paolo di Tarso ovvero San Paolo – il primo teologo cristiano, che traduce il messaggio di Gesù nella cultura ellenica – usa metafore sportive. Il racconto si snoda attraverso i Giochi, strumento di propaganda politica dei Cesari, i gladiatori “Superstar dell’età imperiale”, il massacro tra i coloni di Pompei e Nocera, un combattimento di gladiatori offerto da Livigno Regolo e narrato negli Annales di Tito Livio; man mano si arriva ai poemi cavallereschi, agli scrittori contemporanei come Umberto Eco e Alfonso Gatto, alle corse ciclistiche, grandi romanzi popolari divenuti elemento di unità nazionale, alla diffusione del cricket e dell’hockey su prato in Asia che collegarono ancora di più la cultura inglese con quella asiatica. Non può mancare un corposo accenno a Maradona, alla “mano de Dios”, alla favolosa stagione del Napoli in corsa verso l’agognato scudetto; “Napoli e Maradona fu amore a prima vista” dichiara Iannicelli che ribadisce come sia stato però un errore togliere il nome del santo allo stadio partenopeo che, a suo parere, dovrebbe intitolarsi stadio San Paolo Diego Armando Maradona perché “ un santo in paradiso ora ci serve!” sottolineando poi che “la vera sindrome del Napoli e’ quella dell’ultimo passo: puoi fare la corsa che vuoi ma quando devi fare l’ultimo passo (quello che ti separa dalla vittoria) c’è un universo intero di differenza!”
Iannicelli dopo aver risposto alle domande dei rotariani conclude, fra gli applausi, con la celebre frase di Nelson Mandela “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo; ha il potere di ispirare; ha il potere di unire le persone come poche altre cose riescono a fare. Parla ai giovani in una lingua che essi comprendono. Lo sport può creare speranza là dove prima c’era solo disperazione. Ha più potere dei governi nel rompere le barriere razziali. Irride ogni tipo di discriminazione”.